domenica 25 ottobre 2015

Eft per il rapporto complicato con il cioccolato!




IL CACAO SERVE PER COMBATTERE L’INVECCHIAMENTO.

Theobroma cacao, detta anche cibo degli dei è la pianta dalla quale si ricava la polvere di cacao. Questa viene usata principalmente per ottenere il cioccolato insieme ad altri ingredienti, quali la parte grassa dei semi della pianta (burro di cacao), zucchero, latte, nocciole, ecc.

Perché voglio parlarvi del cacao e perché ritengo che dovrebbe far parte di una dieta sana, equilibrata e gustosa?

Perché il cacao e i prodotti derivati come le tavolette contenenti almeno il 70% di cacao hanno ottime proprietà antiossidanti. Le sostante ossidanti provocano un accumulo di radicali liberi che danneggiano il DNA e la cellula stessa. Questi processi accelerano l’invecchiamento della cellula.

Non a caso in questi anni si parla tanto di integratori e vari prodotti antiossidanti, spesso spacciati come miracolosi. Io preferisco trarre le “cose buone” dalla natura, anche perché le molecole di sintesi, intendiamoci, sono meno efficaci. Cosa c’è di meglio di un pezzetto di cioccolato extra fondente ad accompagnare il risveglio e completare la colazione?

Le molecole con attività antiossidante contenute nel cacao sono i polifenoli. Questi, come le vitamine, riducono lo stress ossidativo, l’infiammazione; inoltre proteggono dai tumori e dalle patologie degenerative e rafforzano il sistema immunitario.

Come in tutte le cose ci vuole buonsenso, perché eliminare il cacao dal regime alimentare, che sia di dimagrimento o meno? La cosa importante è chiedere ad un esperto quando mangiarlo e in che quantità. Diffidate dalle diete drastiche e troppo restrittive, divertitevi a mangiare in modo sano e gustoso!


:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Come scrive sopra la nutrizionista e mia collaboratrice Silvia Dagnolo, una dieta troppo drastica o restrittiva è una cosa di cui diffidare. Ciò che è più utile per la nostra salute è imparare ad ascoltare il nostro corpo e non abusarne, così come non abusare del cibo, dei dolci, del cioccolato.






Se anche tu pensi di avere un rapporto complicato con il cioccolato ti invito a guardare il video seguente:


Silvia Dagnolo e Virna Trivellato

 

domenica 18 ottobre 2015

EFT per "gli insegnati che vorrebbero non andare a scuola"



Come sempre lo sguardo profondamente esperto ed attento che ci guida nel mondo della scuola è di Una prof a forma di mamma.
Oggi, un pochino in ritardo rispetto all'inizio dell'anno scolastico, per ragioni di programmazione del blog, la nostra attenzione và alla categoria dei professori, anche loro alle prese con le loro emozioni rispetto al lavoro che fanno e al ruolo di educatori delle future generazioni!

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::


E sono ancora qui, eh sì!
Stessa scuola, stessi colleghi, stesso bar.
Stessa atmosfera lugubre d'inizio d'anno.
Gli allievi che ti dicono – prof. quanto si stava bene in vacanza!- e tu facendo finta di non capire che rispondi, come sempre, da tanti, tanti anni - hai fatto belle vacanze? Dove sei andato di bello?-
Ma non è quello il punto.
Il punto è che nessuno ha voglia di tornare a scuola. Nessuno. Neanche il Preside.
Perchè noi TORNIAMO  a scuola, la viviamo come un periodo di detenzione, di sacrificio.
Pensiamo che ad un certo punto finirà, con le vacanze, i ponti, e poi, di nuovo, l'estate.
Ci siamo dimenticati.
Ci siamo dimenticati dell' entusiasmo che avevamo all' inizio della nostra carriera, di poter insegnare, fare da ponte, da trampolino di lancio ai talenti dei nostri allievi.
Certo "una volta" gli allievi venivano per imparare, dicono in molti, ora per "criticare".
"Una volta" gli allievi erano rispettosi, adesso ti "mandano".
Non voglio più fare questo lavoro. Non voglio più lottare per dover lavorare.
Ma non era che "un buon insegnante è un buon educatore"?
Non era che siamo NOI INSEGNANTI i detentori del sapere?
Il sapere non è solo la grammatica, gli autori..è il saper stare al mondo.
Allora, insegnamoglielo!
-         Ci sono le famiglie, per questo-
Si le famiglie.
Le avete viste, le famiglie?
Per una dove i figli vengono ascoltati e accuditi, amati ed aiutati, ce ne sono dieci dove questo non avviene, o avviene solo in parte, perchè i genitori stessi sono in gravi difficoltà. Economiche, psicologiche, di salute.
E non parlo del loro stato di famiglia, conosco genitori separati o coppie di fatto molto più presenti di genitori regolarmente sposati, nuclei familiari dove l'impegno di crescere i figli è interamente delegato alla madre, mentre magari il padre si occupa d'altro, magari al bar del paese..
E quindi NOI siamo l'ultima speranza di questi ragazzi.
Siamo la fonte del sapere, delle regole, dell' entusiasmo che possono (e devono) trovare nella vita.
Perchè i ragazzi, loro, non sono cambiati.
Quando parli loro di cose che non sanno, pendono dalle tue labbra.
Quando insegni loro ad essere adulto, lo capiscono e ti ricambiano impegnandosi.
E quindi, SIAMO FIERI DEL NOSTRO ESSERE INSEGNANTI, sempre e comunque.
Sappiate che se ci combattono, è perchè hanno paura di noi.
Noi insegniamo ad usare il cervello.
E chi lo usa, capisce ed agisce.
In modo critico e responsabile.
Grazie a tutti noi, quindi, e BUON ANNO SCOLASTICO!

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Quando ho letto il nuovo articolo di Tiziana, come sempre perfettamente in grado di farmi entrare in contatto emotivo con la situazione che descrive, mi è tornata in mente una vignetta che ho visto su facebook all'inizio dell'anno scolastico.

Nella vignetta si vedono un uomo che ha le mani posate su di una porta chiusa e due fumetti.
Il primo fumetto, a sinistra in alto, proviene da dietro la porta chiusa e dentro c'è scritto "Ti prego, ti prego, non farmi tornare a scuola!"
Nel secondo fumetto, che parte dalle labbra dell'uomo in primo piano, c'è scritto "Ma tesoro, tu sei l'insegnante."

Questo mi ha fatto pensare due cose.
La prima è che spesso critichiamo gli altri senza, per così dire, metterci nelle loro scarpe. Per esempio nel mondo della scuola non è raro che i genitori, oggi, critichino gli insegnanti, i ragazzi critichino gli insegnanti, e magari gli insegnanti critichino i genitori e gli allievi.... e per finire tutti criticano il PRESIDE, che in quanto ruolo sopra le altre parti si prende la maggior parte delle "colpe".
Ma cosa potrebbe succedere se ci fermassimo tutti un attimo a pensare che anche l'altro che stiamo per incontrare sul nostro cammino ha una sua vita, le sue emozioni, le sue modalità di reazione. 
Cosa potrebbe succedere se cambiassimo il dialogo che abbiamo rendendolo più aperto all'ascolto e alla condivisione?
Cosa potrebbe succedere se ci spostassimo per un attimo da un atteggiamento di tipo accusatorio --------------- Tu mi stai facendo questo, tu fai questo che non mi piace!!!
ad un ragionamento del tipo 
"Quando vedo che tu ti comporti così, in me si muove......." 
Ovviamente queste sono domande aperte, ognuno può leggerle e sentire cosa suscitano nel suo intimo, e forse ci vuole tempo per trovare la propria risposta.
Sono convinta che le altre persone ci fanno da specchio, perciò il mio invito è questo: Quando qualcuno fa qualcosa che ti turba, anzichè pensare solo che l'altro sta sbagliando, chiediti che cosa sta suscitando in te, quale emozione ti muove, quali ricordi hai, se ne hai di questa emozione, quando la hai già provata, quali sono i pensieri dietro a questa emozione.
Se decidi di praticare questa introspezione abbastanza a lungo scoprirai presto che ogni tua prospettiva potrebbe cambiare.... in meglio... offrendoti maggiore empatia e capacità di entrare in relazione con l'altro.

La seconda cosa che ho pensato mi è stata suscitata da questa frase:

- Ci siamo dimenticati dell' entusiasmo che avevamo all' inizio della nostra carriera, di poter insegnare, fare da ponte, da trampolino di lancio ai talenti dei nostri allievi. -

Qualche volta iniziamo un'avventura, un nuovo lavoro, una nuova relazione, un nuovo progetto, pieni di amore, carichi di entusiasmo, con negli occhi e nel cuore l'idea che da ragazzi ci anima che "renderemo il mondo un posto migliore"... e poi ce lo dimentichiamo.
Ci dimentichiamo di donare amore ed entusiasmo ogni giorno a ciò che viviamo, a ciò che vogliamo viverre ancora e ancora, a ciò che ci piace, a ciò che desideriamo venga nutrito, e finiamo per scivolare nel lamento e nelle critiche, finiamo per guardare il nostro lavoro, quello che dicevamo d'amare; ma anche il nostro compagno; la nostra casa; il nostro vecchio hobby, che non seguiamo perchè non abbiamo più tempo; perfino i nostri animali, come un peso, come qualcosa che non ci piace, che ci da fastidio... a volte finiamo per farlo anche con i figli, se ne abbiamo; con i nostri ragazzi, se siamo i loro insegnanti, i loro educatori, le loro guide; con le cose più preziose.... e se non invertiamo questa tendenza, avveleniamo quello a cui teniamo di più...

C'è un unico modo per invertire questa tendenza: fermarsi, respirare e riprendere contatto con il cuore.

Questa riflessione ha ispirato il giro di eft di oggi:

https://youtu.be/MbRfWf8W6YM 


Tiziana Manca Gherrino e Virna Trivellato




domenica 11 ottobre 2015

La luce nel soffio - accogliere l'autunno







Ho deciso di ripubblicare oggi un e-book omaggio realizzato nel 2013 insieme alla mia amica Tatiana Vecchiato:

https://drive.google.com/file/d/0Bzqfr8bYCjlxRlpQVUdBdGJfV2s/view?usp=sharing

La luce nel soffio.


l’Elemento Metallo, l Autunno, i Polmoni...




Io ho curato l'appendice, che suggerisce come utilizzare le tecniche energetiche per vivere al meglio questa stagione autunnale e trarre anche spunti dal momento per donarsi una riflessione personale.


Sono convinta che ogni cambio di stagione, così come ogni cambiamento nella vita, ci porta occasioni nuove, nuove proposte, nuove richieste. L'autunno è un momento in cui il corpo ci chiede di mutare i nostri ritmi e di ascoltarci maggiormente, di vivere di più la nostra interiorità e di essere disposti a lasciare andare ciò che non ci serve più, affinchè venga preparato spazio per il nuovo che nascerà in primavera.

Leggi l'e-book omaggio e scopri molto di più.






Se vuoi saperne di più su Tatiana Vecchiato è Operatrice Shiatsu, Reiki, Floriterapeuta, Insegnante del Gioco Curativo, Ricercatrice indipendente.

Ecco i suoi contatti:


Cell: 3402291896
Facebook: Tuning in with Nature

Buona lettura!!!! 

Virna

domenica 4 ottobre 2015

EFT IN FAVOLA: IL GENIO EFFETTI E IL GIOCO DEL PICCHIETTO

immagine di Sara Stradi - vedi http://www.lospazioblu.it/lang/It/main.html

Chi mi conosce sa bene quanto amo le favole e quanto le favole mi aiutino nel mio lavoro.
Per diffondere le tecniche energetiche e portare il lavoro sulle emozioni a diversi livelli di profondità ho lavorato con favole celebri, ho utilizzato favole meno note, ho scritto alcune favole, e infine altre ne ho scritte per me, per facilitare il processo di guarigione di alcune ferite.

Questa favola, Il Genio EFFETTI e il gioco del picchietto, si è scritta da sola: una sera mi chiedevo come avrei potuto fare a portare l'EFT a scuola, ai bambini del ciclo della primaria, e l'ultimo pensiero fatto prima di dormire è stato che avrei dovuto trovare un modo divertente.

Effetti mi ha raggiunto in sogno, come spesso succede e nella mia testa era già chiaro che era proprio lui che poteva aiutarmi, perchè non è un genio molto rigido nelle cose, è piuttosto sbadato, qualche pasticcio lo combina, ma sa sempre aiutare gli altri e soprattutto, da quando ha conosciuto l'Eft, la porta per il mondo con entusiasmo, chiamandola "il gioco del picchietto", nella versione per bambini.

Sebbene fosse tutto chiaro nella mia testa ho scritto parecchie versioni, nel tentativo di rendere i miei pensieri più "semplici" possibili, ma quando sono arrivata al sesto tentativo ho rinunciato, consapevole che ogni cosa ha una ragione di essere come è e che nello sforzo di cambiare le mie idee le avrei snaturate.


Il test è arrivato a scuola, durante un progetto con le classi seconde nel 2014: tutti i bimbi hanno ascoltato tranquillamente la storia, hanno riso di EFFETTI e dei pasticci che fa e hanno giocato con me per un pò al gioco del picchietto. E' stata una bellissima giornata.


La mia amica-anima sorella-compagna di avventura e creazioni Sara Stradi, che amo e sempre ringrazio, ha come sempre indossato le sue ali magiche di poeta della tela ed è riuscita ancora una volta a entrare nel mio cuore per prendere le immagini che conteneva e dargli forma materiale, da allora EFFETTI e il suo mondo hanno anche un volto.

Ebbene, EFFETTI, oggi, ha già due anni e devo ammettere che dopo avere fatto un viaggio gioioso nelle scuole del mio comune è tornato a vivere nella sua casa lampada.

Oggi però celebro i 12 anni di mia figlia, e come il suo arrivo ha cambiato la mia vita.  

Per questo mi è venuto in mente che per celebrare ancora meglio questa giornata è ora di mandare EFFETTI per il mondo, libero di viaggiare e di raggiungere più persone possibili.

Se la sua storia ti piace diffondila pure liberamente, sono certa che lui sarà felice di andare dove la vita lo porta.

Grazie.
Virna

Scarica qui IL GENIO EFFETTI E IL GIOCO DEL PICCHIETTO:
https://drive.google.com/file/d/0Bzqfr8bYCjlxWnVlSjBzOUJhM0k/view?usp=sharing