Questo articolo, oggi rivisitato
e integrato con suggerimenti su come applicare EFT al nostro rapporto con il
cibo, è stato pubblicato la prima volta nel BLOG di ASSOCIAZIONE SINERGIE, di
cui sono uno dei soci fondatori.
Cibo e alimentazione dovrebbero
davvero essere sinonimi di piacere e benessere, ma a volte non è così.
Come mai?
Spessissimo il nostro rapporto
con il cibo diventa “spia” di qualcosa d’altro.
L’eccesso, o al contrario, il
rifiuto del cibo sono spesso reazioni a stati d’animo che nascono in noi a
fronte di eventi, situazioni, ricordi, abitudini, conflitti e chi più ne ha più
ne metta.
Allora il cibo non è più un
piacere ma finisce per essere uno sfogo, una consolazione, un auto-punizione,
una via di fuga, la compensazione di altre cose che ci sembra di non poter
trovare altrove (affetto, soddisfazione
personale, attenzione e così via).
Altre volte lo squilibrio data
molto in là, al momento in cui da piccoli si sono gettate le basi per il nostro
futuro rapporto con il nutrimento.
In certi casi possiamo avere
appreso che il cibo, magari collegato ad un sapore dolce, calmava uno stato di
ansia, preoccupazione o tristezza che stavamo provando.
Altre volte può essere accaduto
che le figure familiari di riferimento ci abbiano dato eccessi di cibo,
convinti di farci del bene, magari per tranquillizzarci, che ne so, dopo un
piccolo incidente (ti sei fatto male? Vuoi una caramella?) oppure che abbiano
trascurato la nostra alimentazione, magari perché presi da altre incombenze e
questo, anche se non è nostra intenzione criticare l’operato di nessuno,
presumibilmente potrebbe avere contribuito a creare in noi una certa confusione
fra FAME REALE E FAME EMOTIVA.
Premesso che per problemi seri è
opportuno rivolgersi ad un professionista del settore, i fiori di Bach, per
ammissione stessa del loro scopritore, sono rimedi che possono essere
complementari a qualunque cura o terapia si intenda intraprendere. Allo stesso
modo, qualunque sia la strada terapeutica da noi scelta, EFT si può
tranquillamente applicare, senza effetti collaterali, per aiutarci a trattare
tutti quei mondi congelati, quelle convinzioni limitanti, le paure, le ansie
anticipatorie e i ricordi che influenzano in maniera non utile il nostro rapporto
con il cibo.
Per quanto riguarda i fiori, essi
non agiscono su un fatto, un evento o su un problema, bensì sulle nostre
emozioni collegate a qualcosa, in particolare se si tratta di “cose” che
viviamo come problemi.
Mi spiego meglio: se una persona
non ha un fisico magro ma è felice anche di avere qualche rotondità, va tutto
bene e non c’è nulla su cui intervenire, se una persona, al contrario, è magra
ma odia il proprio aspetto allora quelle emozioni che prova possono essere
riequilibrate anche grazie all’apporto della floriterapia.
Sebbene questo articolo non
voglia essere esaustivo, ma solo fornire qualche spunto, ci tengo a far
presente che tutti e 38 i fiori di Bach potrebbero essere in qualche modo utili,
nel caso singolo, se decidiamo di intraprendere un percorso per migliorare il
nostro rapporto con il cibo. La scelta di quali siano i rimedi più adatti per
noi dovrà però essere fatta in base a quali stati d’animo proviamo nello
specifico.
Alcuni fiori però possono essere
indicati, a livello generale, ogni volta che c’è di mezzo il cibo:
CRAB APPLE: per coloro che non
amano il proprio aspetto fisico e non lo accettano (fino a provarne disgusto),
per chi si vergogna di qualche parte di sé; è indicato in ogni fase di
depurazione. Aiuta a tornare ad accettarsi per come si è realmente.
Disintossicante a livello fisico e
mentale.
WALNUT: è il fiore del
CAMBIAMENTO, che aiuta ogni volta che si deve affrontare una situazione nuova,
un mutamento importante. Porta la persona a lasciare andare le abitudini.
Inoltre serve per aiutarci a riconoscere il nostro spazio personale, evitando
le influenze esterne, quindi è di ausilio anche per tutte quelle situazioni in
cui qualcuno può spronarci a mollare, a restare come siamo, o può contrastare
le nostre scelte, anche alimentari.
AGRIMONY: è importante per
calmare l’ansia e aiuta tutte le volte che ci sono in ballo emozioni che
seppelliamo sotto un apparente serenità ma che poi ci logorano spingendoci a
colmare il nostro eventuale malessere con il cibo. Aiuta a lasciar emergere le
proprie vere emozioni e ad accettarle.
WHITE CHESTNUT: quando il cibo, e
soprattutto certo cibo “spazzatura”, è per noi un’ossessione, quando mangiare è
un pensiero fisso che ci sovrasta. Aiuta a non subire più i pensieri, bensì a dirigerli.
Questi fiori possono essere
assunti tutti insieme in una miscela per depurare e accompagnare una fase di
disintossicazione. Vanno assunte 4 gocce per 6 o più volte al giorno.
Eventualmente si può aggiungere
OLIVE, nel caso ci si dovesse sentire particolarmente stanchi e prostrati
fisicamente per il cambio di abitudine
alimentare e per la disintossicazione conseguente.
Nel caso si desideri dimagrire la Dottoressa Mereu,
grande esperta di fiori di Bach suggerisce la seguente miscela:
Star of Bethlem, Larch, Crab
Apple, Pine, Centaury, Cherry Plum, Scleranthus, Walnut, White Chestnut,
Willow, tutti insieme in una boccetta da 30 ml: prendere 4 gocce da 6 a più volte al giorno, per
almeno 3 mesi, anche senza intraprendere una nuova dieta da subito.
Oltre all’assunzione dei fiori di
Bach, anche EFT o SET possono rivelarsi molto utili nel caso ci rendiamo
conto di avere un rapporto con il cibo non soddisfacente.
(Per chi non conosce bene queste tecniche rimando al mio e-book gratuito "CON EFT E SET NEL PAESE DELLA CONSAPEVOLEZZA", scaricabile dalla home page di questo blog e ai vari articoli inseriti nelle sezioni specifiche).
(Per chi non conosce bene queste tecniche rimando al mio e-book gratuito "CON EFT E SET NEL PAESE DELLA CONSAPEVOLEZZA", scaricabile dalla home page di questo blog e ai vari articoli inseriti nelle sezioni specifiche).
Qui di seguito alcune frasi da
utilizzare mentre picchiettate che toccano diversi aspetti:
Anche se ho qualche chilo di
troppo…
Anche se ho quei fastidiosi
rotolini che non mi piacciono proprio..
Anche se quando vado a comprarmi
dei vestiti non trovo nulla che mi piaccia della mia taglia….
Anche se sono così tonda che mi
sembro una mongolfiera….
Anche se ho preso peso…..
Anche se non sono più in forma
come una volta….
Anche se sono troppo tonda….
Anche se il peso in eccesso mi fa
sembrare un pallone senza forma…..
Anche se non entro più nei
jeans….
Anche se ogni volta che vado in spiaggia
rischio che urlino che c’è da salvare una balena….
Mi sento fuori posto…
Non mi piace il mio aspetto
fisico….
Non amo come sono….
Sono troppo sovrappeso…
Sono grassa….
Anche se non mi metto più in
costume da bagno perché mi vergogno….
Anche se mi faccio schifo così
ingrassata come sono…
Mi sento gonfia…..
Mi pare di dovermi vergognare ad
ogni passo…..
Mi imbarazza molto uscire di
casa….
Ho paura che non troverò mai
nessuno cui passa piacere il mio aspetto, quanti chili ho di troppo….
Mi sento molto arrabbiata con me
stessa per quanto cibo mangio….
Temo che il mio fidanzato mi
lascerà per una più magra…
Mi vergogno molto del mio
aspetto……
Anche se sono troppo magra…
Anche se non riesco proprio a
mangiare, non ne ho voglia…
Non ho più appetito da quando x
mi ha lasciata….
Quando vado al lavoro mi viene un
tale nervoso che non mangio più….
Se mangio troppo ho paura di
ingrassare, preferisco saltare il pasto….
Sono così magra,….vorrei mettere
su qualche chilo ma non riesco….
Mi guardo nello specchio e non mi
piaccio, sono tutta ossi…
Anche se il mio fidanzato mi ha
detto che lo ammacco, magra come sono….
Ho sempre fame… soprattutto
quando mi arrabbio….
Quando sono triste devo per forza
di cosa mangiare dei dolci….
Un cioccolatino mi consola
sempre…
Mangiare mi calma i nervi…
Anche se non so più quando ho fame e quando mangio per altri
motivi… e intanto i chili aumentano…..
Penso sempre al cibo….
Non riesco a non pensare a mangiare, ne sono ossessionata…
Quando sono nervosa mangerei tutto quello che c’è in frigo….
Mangio perché mi sento sola…
Quando vedo dei dolci non sono capace di resistere…
Mangiare è più forte di me…
Il mio rapporto con il cibo è peggiore di quello che ho con
il mio capoufficio (leggi , se più adatto, mamma, sorella, collega…ecc…)
Quando mangio mi sento in colpa…..
Sono un disastro…..
So che mangio troppo ma non riesco a farne a meno…
Sto a dieta per un po’ e poi mi abbuffo…
Non penso di poter cambiare….
Sono così da così tanto tempo….
Non merito di essere amata… con questo aspetto che ho…
Non penso di sopportare una dieta…
Ci ho già provato mille volte a dimagrire, e poi sono sempre
tornata più grassa di prima….
Non so proprio cosa fare….
Forse dovrei smettere di mangiare….
Senza cibo non posso restare, è tutto ciò che ho, solo la
buona tavola mi da soddisfazioni nella vita…, non ho altro….
E chi più ne ha più ne metta. Libero spazio alla vostra fantasia.
In alternativa è possibile fare SET diretta, cioè applicare
la stimolazione dei punti restando focalizzati sul rapporto che abbiamo con il
cibo. Pensando al vostro rapporto con il cibo in qualunque modo vogliate,
osservate che cosa emerge in voi, a livello di sensazioni fisiche, pensieri,
ricordi, emozioni e continuate la stimolazione….
È possibile intervenire con la stimolazione del sistema
energetico ogni volta che il pensiero del cibo si affaccia alla nostra mente.
Personalmente consiglio di mettersi a picchiettare e
concentrarsi per alcuni minuti sul respiro….magari portando una mano
all’altezza della zona pancia-stomaco. Picchiettare vi aiuterà a percepire le vostre
sensazioni e ad aumentare la vostra auto consapevolezza, aiutandovi poco alla
volta a focalizzare se lo stato di fame
che pensate di sentire è reale o come si accennava in apertura, la “spia” di qualcosa d’altro che vi condiziona.
Sarò lieta se vorrete condividere con me la vostra esperienza.
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