Introduzione
Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.
Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.
Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta
Buona lettura e Buon picchiettamento.
ROCK ROSE – stato d’animo negativo
Chi si trova in uno stato Rock Rose negativo si sente paralizzato, spaventato; prova terrore, panico. Secondo il punto di vista di Orozco, questo fiore, l’ultimo dei Dodici guaritori, è indicato in tutti i casi in cui si riscontra un arresto, la paralisi, in qualunque forma. Rock Rose può essere considerato anche un’estensione degli stati di Mimulus e di Apsen, in quanto è da usare tutte le volte che la paura sconfina nel terrore e ci impedisce di agire e pensare in modo razionale. Il rimedio è utile anche quando si è ossessionati da incubi, da fobie o si prova ansia ecessiva.
ROCK ROSE – stato d’animo trasformato
La qualità positiva di Rock Rose è il coraggio. Questo rimedio consente di ritrovare la sicurezza, la forza, la lucidità e la libertà di agire, che il panico aveva “bloccato”. Il fiore scioglie le paure, l’ansia eccessiva e dona la capacità di restare calmi e ridimensionare ciò che ci spaventa, per poterlo affrontare.
ROCK ROSE ed EFT
Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra, o che stiate già assumendo ROCK ROSE
PER GLI INCUBI CHE CI SUSCITANO TERRORE (QUANDO CI SI SVEGLIA NEL PANICO)
Punto karate: Questo incubo
Sopra la testa: ho ancora il cuore in gola
Sopracciglio: mi sento ancora terrorizzato
Lato dell’occhio: questo incubo
Sotto l’occhio: mi ha gettato nel panico
Sotto il naso: mi sento bloccato e terrorizzato
Sotto il labbro: che incubo terribile
Clavicole: pareva vero
Sotto ascella: è stato tremendo
Sotto seno: mi sento tremendamente scosso
Pensare a cosa ci ha terrorizzati di più dell’incubo fatto.
Lasciare che emerga spontaneamente ciò che ci ha terrorizzato.
Picchiettare su ciò che emerge che ci crea disagio.
Se ad avere l’incubo è un bambino si può aiutarlo a ridimensionare le proprie paure facendolo disegnare ciò che ha sognato e invitandolo a inserire poi nel disegno qualcosa che modifichi l’immagine portando per esempio ”luce”. Gli si può anche dire, di fronte al suo disegno “Se il tuo eroe preferito potesse risolvere questa cosa, cosa pensi che farebbe?”
Quando si è nel panico per un incidente, sia che vi abbiamo solo assistito, sia che siamo stati coinvolti, oppure per la notizia di una malattia improvvisa, o in qualunque caso di urgenza che ci susciti terrore invito a stimolare i punti dei meridiani, anche senza bisogno di formulare affermazioni, facendo SET. Qualunque cosa emerga, pensieri, paure, immagini, emozioni, ricordi potete continuare a picchiettare facendo un esercizio di osservazione rispetto a ciò che emerge, o anche ripetendo il nome del rimedio come un mantra...
Anche in caso di fobie specifiche che vi spingano alla paralisi, ad esempio nel caso incontriate un animale verso cui nutrite una fobia, vi invito a provare il tapping (picchiettamento) continuo, in modo libero, per tutto il tempo che vi sembra necessario....
Punto karate: rock rose
Sopra la testa: rock rose
Sopracciglio: rock rose
Lato dell’occhio: rock rose
Sotto l’occhio: rock rose
Sotto il naso: rock rose
Sotto il labbro: rock rose
Clavicole: rock rose
Sotto ascella: rock rose
Sotto seno: rock rose
Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita.
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