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sabato 6 dicembre 2014

EFT PER LE MAMME



E’ con piacere immenso che vi annuncio che fra un ritardo e una rielaborazione sta per venire alla luce un nuovo progetto che porterà a corsi e seminari nel 2015.

Il neo-nato progetto è realizzato in collaborazione con una grande amica e una bravissima doula, Emanuela Pamio ed è tutto pensato per le mamme, per chi lo sta per diventare, per chi vorrebbe esserlo, ma anche per chi vuole conoscere meglio il mondo di una mamma. La prima opera che ne è nata è un libroc he unisce il sapere delle doule a suggerimenti di tecniche energetiche per accompagnare il periodo di vita delle donne e di chi le circonda, da prima del concepimento ai primi 18 mesi di vita del bambino.

Anche se vi posso anticipare per ora solo la bozza della copertina, vi avverto che tutto il nostro lavoro è già nelle mani di quel sant’uomo che in copisteria riesce a dare forma materiale alle mie idee più fantasiose, e speriamo, da “mamme” in ansiosa attesa, di potervi presentare la nostra creatura libraria prima di Natale.

Perciò se conoscete mamme in attesa o neo mamme potete già prenotare una copia da regalare a Natale. Il costo del libro è 15 euro a copia. Se desiderate l’e book invece lo potete ordinare in formato pdf a 8 euro.

Per anticiparvi qualcosa ecco un articolo di Emanuela, con appendice energetica.

Nel link anche il sito di Tramamme per comprendere meglio chi è e cosa fa uno doula.

Buona lettura.

Virna e Emanuela

 Il nostro piccolo koala di EMANUELA PAMIO

Edito in orgine da  http://www.tramamme.it/Puntodoula.html       

Ci sono dei periodi nella vita in cui ci manca l'aria...non alludo ai momenti in ascensore o in spazi ristretti in cui temiamo di essere diventati claustrofobici....
 
Alludo ad un periodo preciso della vita dei nostri figli...più o meno dagli 8 mesi ai 3 anni.

In realtà per alcuni bambini il periodo è breve, per altri è tardivo, ma quasi tutte le mamme lo hanno sperimentato...i bambini diventano delle vere e proprie "cozze", non si fa a tempo ad allontanarsi un attimo, che è subito: "mammaaaaa!"

Dopo un po' si desidera tanto la solitudine eremitica delle montagne himalayane, perchè spesso non si riesce nemmeno a farsi una doccia, e guai a chiudere la porta del bagno!.

Come sopravvivere?

Cominciamo intanto a vedere l'altro punto di vista...dalla parte del bambino.
Per lui noi siamo "l'aria", siamo la sua tranquillità, la sua forza, il suo punto di riferimento.
Non c'è dimostrazione più grande di affetto...in fondo lui non ci chiede cibo, macchine, soldi...un bambino ha bisogno solo di noi quando si koalizza, solo di noi, noi in persona.

Credo sia fantastico.

Abbiamo l'opportunità di provare "l'esserci " per lui in modo totale, essere accettati solo per quello che siamo.

E' una bella sensazione.

Ma spesso non riusciamo ad assaporarla perchè la vita ci risucchia in un vortice di tempi stretti e appuntamenti improrogabili.
E quando il bimbo poi ha la possibilità di sentire il beneficio della nostra presenza non vuole rinunciare.

I nostri pensieri sono incalzati da una innumerevole serie di voci che ci mettono in guardia sul fatto che non lo stiamo rendendo autonomo, che rimarrà per sempre un mammone, che sarà dipendente e incapace di sviluppare una vita sua.
Sono le voci del nostro passato, di quello che abbiamo sempre sentito dire dei bambini, fomentate dalle nostre paure.
La paura di essere sopraffatti, di non essere presi in considerazione, di non essere rispettati nei nostri spazi...e chi più ne ha più ne metta.

Queste voci riescono persino a sovrastare il nostro cuore....e lui cosa ci dice? riusciamo invece a sentirlo?

Molto spesso la nostra voce affettiva viene messa a tacere, come spesso abbiamo imparato a fare in ragione di una più logica voce razionale.

Ci si mette anche la nostra stanchezza e la voglia sacrosanta di avere un po' di spazio per sè a peggiorare la situazione.

Il risultato è un corto circuito emotivo che a volte ci tira fuori il peggio.

Il nostro bimbo ci guarda con gli occhioni lucciconi e ci dispiace

Da mamma di tre bambini  già un po' cresciuti, vi assicuro che ascoltare i bisogni dei propri figli è sempre benefico...nel frattempo però bisogna anche cercare di ascoltare i propri bisogni e non è sempre facile. Bisogna prendersene cura, e darsi empatia.

Non ci piove che una mamma abbia bisogno del proprio spazio di movimento ma se lo rapportiamo alla situazione, al tempo relativamente breve rispetto a tutta la vita di nostro figlio, le cose già si ridimensionano; non ci salteranno al collo per sempre, ci saranno momenti  più avanti in cui saremo noi a voler saltare al loro collo ;-).

Una cosa che aiuta molto con i bimbi è spiazzarli, giriamo le carte in tavola, cambiamo punto di vista e aspettative, loro di solito reagiscono sempre con molta curiosità.
Allora facciamo noi le cozze! appena si distraggono zac! subito torniamo ad appiccicarci....,
chiediamo di seguirci in ogni stanza in cui dobbiamo andare, poniamo attenzione  e cura alla grande paura che stanno vivendo in questo periodo, che è fisiologica e che ha alla sua base l'immaturità di prevedere gli eventi a lungo termine.
E' un gioco e tale deve restare, (l'atteggiamento non può essere infatti: adesso ti faccio vedere io come ci si sente) ma in questo modo riusciamo a  vivere in modo diverso una relazione che può sfiancarci, e magari finalmente i bimbi possono riempire il sacchettino :"mammaquivicino" che sembra non sia mai pieno.

Possiamo appurare infatti attraverso questo gioco, che una certa autonomia la desiderano anche loro, che il loro è proprio un bisogno di incontro con noi, di sapere che la mamma ha voglia di stare con loro e non devono stare sempre all'erta, per paura che la mamma non torni più.

Di fatto il tempo in più che si "perde " a saldare la connessione con nostro figlio, si recupera dopo con una più breve durata del periodo.

Ovviamente dobbiamo davvero prenderci uno spazio anche breve ma vuoto da tutti i pensieri, chiudiamo gli occhi sul lavello, o sul divano da riordinare e proviamo ad essere li e basta.

 Impariamo a delegare, l'unica cosa che non possiamo delegare è proprio l'esserci con nostro figlio.

A volte "esserci "può anche voler dire solo contatto fisico e mente libera per lui, questo non toglie che cose meccaniche come lavare i piatti non possano essere fatte, basta metterselo a zainetto dietro la schiena (davanti è possibile ma rallenta i movimenti e si riesce a sopportare meno carico) con una fascia, con un marsupio (ergonomico), un mei tai etc...anzi può essere importante che loro possano immergersi con noi nella vita, seguirci, imparare dai nostri movimenti, dal nostro atteggiamento.
In questo caso, più ci si muove e meglio è.

Non voglio dire che solo noi possiamo instaurare un legame con lui, anzi, è importante che possa creare legami affettivi profondi con gli adulti che ruotano attorno.
Se proviamo a pensarci però ogni legame è insostituibile e unico, la sensazione di "abbraccio di mamma" è diversa (non migliore o peggiore) da "abbraccio di papà" o "abbraccio di nonno e nonna"
E' importante ricordarcelo.
Anche il nostro bimbo infatti un po' di aspettative le ha, per quello, per quanto a noi possa sembrare uguale che stia con uno o con l'altro, per lui può non essere così.
Se ha bisogno di "abbraccio di mamma" in quel momento, non è così scontato che possa accettare anche "abbraccio di papà" o viceversa.


Appendice energetica... eft e set per i momenti in cui i nostri figli fanno i koala...


Se qualcuno di voi è gà abituato a “lavorare” sul proprio sistema energetico utilizzando gli articoli del blog magari avrà già iniziato a picchiettare...

Se non lo avete ancora fatto vi chiedo di iniziare la stimolazione dei punti, mentre ci prendiamo il tempo per delle riflessioni:

Scrive, giustamente Emanuela:
“Ci sono dei periodi nella vita in cui ci manca l'aria...”

Ecco qui, volevo tanto essere mamma e il tempo per me è finito... mi sembra che sia finita la mia vita, adesso è tutta vita da mamma........

“ non si fa a tempo ad allontanarsi un attimo, che è subito: "mammaaaaa!"

E io mi sento in gabbia, in prigione, non riesco neppure a fare la doccia....
Sogno una doccia, e penso che fuggirei in un eremo...
Possibile che mio figlio non voglia stare anche un pò con qualcun’altro...

La vita corre veloce, è vero e per qualcuno potrebbe sembrare che chieda di essere WONDER MAMMA...

Anche se non so proprio quando poter riuscire a fare tutto, e mi sento inadeguata, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...

Anche se mi pare che esista solo il bambino, che mi reclama continuamente, e non riesco più a fare nulla, la casa è uno schifo, non so come farò, tutto questo può cambiare, e mi apro alla possibilità che cambi presto.

Poi ci sono anche i grilli parlanti, da un lato quelli che ci dicono che dovremmo guardare di più i figli, dall’altro quelli che ci dicono che dovremmo guardarli meno, che ci sono i super manuali, per insegnare i figli a star soli, a dormire soli, a costruire da soli un razzo intergalattico e chi più ne ha più ne metta....

Anche se sembra proprio che tutti abbiano qualcosa da dire sul mio essere mamma, e a me da fastidio da impazzire, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo..

Anche se ho paura che se adesso do troppa corda a mio figlio ne faccio un mammone, che non sa stare senza di me, tutto questo può cambiare, e mi apro alla possibilità di trovare il giusto equilibrio per noi.....

Anche se i figli di chiunque altro sono perfetti, dormono, mangiano, si lavano da soli, vanno già all’università, e i miei mi stanno sempre appiccicati.... e mi manca l’aria, semplicemente osservo questa sensazione e mi apro alla possibilità che tutto cambi...


“Queste voci riescono persino a sovrastare il nostro cuore....e lui cosa ci dice? riusciamo invece a sentirlo?”

Anche se non so cosa voglio davvero fare e cosa faccio e non faccio per paura, mi apro alla possibilità di ascoltare ciò che è meglio per me...


Anche se a volte sono esausta e mi arrabbio e scatto e urlo, e poi mi sento ancora più male, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...

Anche se sto sempre con i miei figli e forse mi sono dimenticata i miei bisogni, mi apro alla possibilità che tutto cambi...

Anche se forse sono entrata così tanto nel ruolo di mamma che mi sono dimenticata di fare la moglie, e ora che c’è il bimbo la luna di miele non me la ricordo nemmeno più, ma io c’ero per caso?, resto aperta alla possibilità di trovare un equilibrio buono per me e anche per il bimbo e suo padre....

Anche se ho troppo lavoro, e non posso stare con mio figlio e mi sento in colpa, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo.

Anche se vorrei riuscire a far tutto, ma poi finisco esaurita e ho fatto tutto male e tratto male anche il piccolo, mi apro alla possibilità di delegare qualcosa....

Anche se mi sembra di essere giudicata, sia che stia con il piccolo tutto il tempo sia che non lo faccia, mi apro alla possibilità che tutto questo cambi..

Anche se forse mi fa comodo stare sempre con i bambini, così non devo rimettermi in gioco come donna, osservo questa possibilità ...

Anche se vorrei tanto il libretto di istruzioni, ma il fatto che non esiste mi fa star male, e sembra tutto difficile, non so come fare, mi apro alla possibilità di affontare una difficoltà alla volta e utilizzare le mie doti per risolverla...

Le frasi appena lette sono solo degli spunti, non vogliono certo essere esaustive ne pretendono di trattare le mille sfumature di emozioni e pensieri che può aver fatto emergere in ciascuno l’articolo di Emanuela, perciò, se per così dire vi sembra di avere ancora i lavori in corso, vi invito a picchiettare su quanto emerso in voi e ricordate che più vi esercitate più riuscirete a innalzare la vostra consapevolezza, sciogliere le idee limitanti e trovare le soluzioni migliori per ciascuno.

E se avete qualcosa da condividere non esitate a scriverci.

Buon tapping e a presto....

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