Intelligenza emotiva, cosa ne dice WIKIPEDIA:
L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni. L’intelligenza emotiva è stata trattata la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer nel loro articolo “Emotional Intelligence”. Definiscono l’intelligenza emotiva come “La capacità di controllare i sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse e di utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni”. (…)
Tale definizione iniziale è stata poi successivamente aggiornata in quanto appariva imprecisa e priva di un ragionamento sui sentimenti, trattando solo la percezione e la regolazione delle emozioni. È quindi stata definita come segue: “L’intelligenza emotiva coinvolge l’abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l’abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l’abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotiva; l’abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale”.
L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni. L’intelligenza emotiva è stata trattata la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer nel loro articolo “Emotional Intelligence”. Definiscono l’intelligenza emotiva come “La capacità di controllare i sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse e di utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni”. (…)
Tale definizione iniziale è stata poi successivamente aggiornata in quanto appariva imprecisa e priva di un ragionamento sui sentimenti, trattando solo la percezione e la regolazione delle emozioni. È quindi stata definita come segue: “L’intelligenza emotiva coinvolge l’abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l’abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l’abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotiva; l’abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale”.
Il tema dell’intelligenza emotiva è stato successivamente trattato nel 1995 da Daniel Goleman nel libro “Emotional Intelligence” tradotto in italiano nel 1997 “Intelligenza emotiva che cos’è perché può renderci felici”. Grazie a questo libro quindi anche in Italia il tema dell’intelligenza emotiva ha iniziato ad essere utilizzato e studiato sia in ambito psicologico che anche in ambito organizzativo/aziendale.
INTELLIGENZA EMOTIVA, perché serve svilupparla:
Come ho scritto nel mio E-book gratuito su EFT “Con EFT E SET nel Paese della Consapevolezza”:
“A volte pensiamo che le nostre emozioni siano sbagliate… o peggio, proprio perché proviamo una certa emozione pensiamo di essere noi “sbagliati”.
Quante volte hai provato rabbia, dolore, o altre emozioni, hai reagito in conseguenza a ciò che sentivi e poi ti saresti tirato una martellata sul piede perché magari il solo fatto di provare quella emozione non ti ha fatto comportare come avresti voluto…?
“A volte pensiamo che le nostre emozioni siano sbagliate… o peggio, proprio perché proviamo una certa emozione pensiamo di essere noi “sbagliati”.
Quante volte hai provato rabbia, dolore, o altre emozioni, hai reagito in conseguenza a ciò che sentivi e poi ti saresti tirato una martellata sul piede perché magari il solo fatto di provare quella emozione non ti ha fatto comportare come avresti voluto…?
NON ESISTONO EMOZIONI GIUSTE ED EMOZIONI SBAGLIATE.
NON ESISTONO EMOZIONI BUONE ED EMOZIONI CATTIVE.
ESISTONO PERÒ EMOZIONI ADEGUATE ED EMOZIONI INADEGUATE.
(sia le Iper (eccessive) che le Ipo (quasi inesistenti) reazioni sono inadeguate).
MA NON È MAI L’EMOZIONE CHE DOBBIAMO “ATTACCARE”.
L’EMOZIONE È UNA MESSAGGERA, UN AMBASCIATORE, E SOPPRIMERE L’AMBASCIATORE SIGNIFICA SOLO NON RIUSCIRE A SCOPRIRE QUALE ERA IL MESSAGGIO PER NOI.
(…)
Le emozioni adeguate sono sempre frutto del tuo essere radicato nel momento presente, del vivere esattamente nel fluire della tua vita, cioè nel QUI ed ORA.
Le emozioni inadeguate sono frutto di tracce di memoria che ti sono rimaste appiccicate addosso dal passato o di proiezioni (fantasie) sul tuo futuro (quasi sempre influenzate/create sulla base di esperienze passate).
(…)
La cosa più utile, a mio avviso, quando si prova un’emozione che “ti disturba”, è chiedersi
CHE COSA MI STA DICENDO DI ME (OGGI)?”
Imparare ad ascoltare e a gestire le tue emozioni, accorgendoti della differenza fra una emozione adeguata a ciò che stai vivendo, a ciò che è davanti a te in un determinato momento, e una emozione che è frutto dei tuoi film mentali, produzioni di un vissuto non elaborato, è una componente fondamentale del diventare persone adulte, in grado di far ricorso a tutte le proprie risorse, e restare in comunicazione con il proprio Sé superiore.
INTELLIGENZA EMOTIVA: come distinguere le emozioni adeguate da quelle inadeguate?
Una esperienza emotiva si articola in tre fasi:
EVENTO
PENSIERO
REAZIONE EMOTIVA – COMPORTAMENTALE
Un evento funge da attivatore.
Per ciascun evento si attiva in te un dialogo interiore.
Provi una emozione.
Se accade un evento negativo, come un lutto, provare emozioni come tristezza, dolore, e in uno stadio iniziale perfino rabbia, è assolutamente normale e fisiologico.
Quando però provi delle emozioni spiacevoli troppo intense; prolungate nel tempo; in modo disgiunto da qualunque evento esterno; oppure in relazione ad eventi esterni molto lontani nel passato; o ancora come conseguenza di immagini “mentali” di come potresti finire per vivere nuove esperienze negative nel futuro, ciò è dovuto al fatto che sei probabilmente preda di pensieri irrazionali.
Modificando il tipo di pensiero che formuli è possibile intervenire sulle tue emozioni.
EVENTO
PENSIERO
REAZIONE EMOTIVA – COMPORTAMENTALE
Un evento funge da attivatore.
Per ciascun evento si attiva in te un dialogo interiore.
Provi una emozione.
Se accade un evento negativo, come un lutto, provare emozioni come tristezza, dolore, e in uno stadio iniziale perfino rabbia, è assolutamente normale e fisiologico.
Quando però provi delle emozioni spiacevoli troppo intense; prolungate nel tempo; in modo disgiunto da qualunque evento esterno; oppure in relazione ad eventi esterni molto lontani nel passato; o ancora come conseguenza di immagini “mentali” di come potresti finire per vivere nuove esperienze negative nel futuro, ciò è dovuto al fatto che sei probabilmente preda di pensieri irrazionali.
Modificando il tipo di pensiero che formuli è possibile intervenire sulle tue emozioni.
INTELLIGENZA EMOTIVA: come cambiare pensieri per cambiare le nostre emozioni
Affrontiamo praticamente il caso in cui una emozione che stai vivendo ti porta a soffrire intensamente:
1- focalizza nel dettaglio l’emozione o le emozioni che provi
2- focalizza come questa emozione influisce sul tuo corpo, cosa vivi, quali reazioni stai avendo?
3- chiediti chi o che cosa ti procura questa emozione?
4- chiediti che cosa pensi di questa persona – cosa – situazione – evento – ricordo ecc. ecc.
5- Inizia a stimolare il tuo sistema energetico.
1- focalizza nel dettaglio l’emozione o le emozioni che provi
2- focalizza come questa emozione influisce sul tuo corpo, cosa vivi, quali reazioni stai avendo?
3- chiediti chi o che cosa ti procura questa emozione?
4- chiediti che cosa pensi di questa persona – cosa – situazione – evento – ricordo ecc. ecc.
5- Inizia a stimolare il tuo sistema energetico.
6- Utilizza la frase seguente:
RILASCIO OGNI ATTACCAMENTO EMOTIVO A ……pensiero…
Esempio:
a. emozione RABBIA
b. sento un crampo nello stomaco
c. provo rabbia perché ho litigato con una amica e non mi ha dato ragione
d. penso che avevo ragione io
e. STIMOLA IL SISTEMA ENERGETICO
f. RILASCIO OGNI ATTACCAMENTO EMOTIVO ALL’IDEA CHE AVEVO RAGIONE IO
g. respira, rilassati e valuta cosa cambia e cosa emerge
h. eventualmente ripeti la frase su ogni cosa che è emersa
RILASCIO OGNI ATTACCAMENTO EMOTIVO A ……pensiero…
Esempio:
a. emozione RABBIA
b. sento un crampo nello stomaco
c. provo rabbia perché ho litigato con una amica e non mi ha dato ragione
d. penso che avevo ragione io
e. STIMOLA IL SISTEMA ENERGETICO
f. RILASCIO OGNI ATTACCAMENTO EMOTIVO ALL’IDEA CHE AVEVO RAGIONE IO
g. respira, rilassati e valuta cosa cambia e cosa emerge
h. eventualmente ripeti la frase su ogni cosa che è emersa
Buon lavoro
Virna
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