Immagine tratta da Symbolon -Mazzo di 78 Carte
Il gioco della memoria nella simbologia degli aspetti planetari
Sapere di dover parlare in
pubblico può essere vissuto da alcune persone come una cosa entusiasmante e
magari come un traguardo, finalmente raggiunto grazie al proprio grande impegno
e dedizione.
Non c’è niente da fare, alcuni sembrano
nati per parlare in pubblico, indipendentemente dall’aspetto fisico, dall’età,
da quante volte è capitato loro o se si tratta di un debutto. Quando abbiamo
occasione di ascoltarli ci viene di pensare che hanno il carattere giusto, la
giusta predisposizione, il giusto approccio.
Poi un bel giorno ci dicono che
dobbiamo parlare NOI in pubblico, ad esempio fare una relazione per i colleghi
su un nostro progetto, parlare agli altri genitori a scuola dei nostri figli,
essere intervistati per promuovere la nostra attività o altri casi del
genere…..
E lì scattano una miriade di
emozioni diverse che vanno dal leggero nervosismo per la “prima volta”,
all’ansia da prestazione, al timore di avere un brufolo sul naso spuntato
proprio la notte prima, alla paura di apparire grassi, al terrore di fare
brutta figura, e chi più ne ha più ne metta,….fino al vero e proprio panico.
Ma come mai proviamo queste
emozioni?
Le emozioni non sono nostre
nemiche, bensì sono preziosi alleate. Esse ci comunicano sempre qualcosa sulle
nostre mappe del mondo, ovvero ci segnalano che ci sono in noi ricordi,
convinzioni, conclusioni, paure, che a volte se ne stanno anche ben nascoste
nell’inconscio ma che finiscono per influenzare la nostra vita, spesso in
maniera poco utile per noi.
L’idea migliore per scoprire cosa
provoca le nostre emozioni è mantenere il contatto con esse quando le proviamo,
e ascoltarci.
Tornando al tema di questa
mattina immaginiamo di dover parlare in pubblico.
Ascoltiamo cosa avviene in noi.
Cerchiamo prima di tutto di
ascoltare e rintracciare quali reazioni fisiche stanno avvenendo in noi, quali
ricordi, emozioni, pensieri, idee, convinzioni troviamo nel nostro spazio
personale…
Se emerge più di una cosa
prendiamo pure appunti e poi cerchiamo di valutare quale delle cose emerse ci
crea più disagio su una scala soggettiva da 0 a 10.
Se siamo alle prime armi con EFT possiamo
esercitarci su quella che ci dà meno disturbo e poi picchiettare quelle più
disturbanti.
Se invece ci sentiamo abbastanza
pronti possiamo anche partire da quella che ci crea più disagio.
Se non ci sembra di rintracciare
niente, o ci è difficile ascoltarci possiamo fare una serie di respiri
profondi. Respirare aiuta a restare presenti nel Qui e Ora e quindi facilita
l’ascolto di ciò che ci capita in un determinato momento sia a livello fisico,
che emozionale, che mentale.
Se ancora non riuscite ad
ascoltarvi provate a fare intervenire l’immaginazione.
Pensate al fatto di dover parlare
in pubblico e all’emozione che vi suscita e provate ad immaginare di poter
creare un quadro che rappresenti la situazione. Non importa se vi vengono alla
mente immagini reali o astratte, colori o figure… potete partire da questa
immagine, darle un titolo e picchiettare a partire da questo titolo
Anche se c’è – TITOLO – nella mia
vita… e anche se io non so che cosa rappresenta mi apro alla possibilità di
lasciare andare tutto ciò che non mi è più utile e di aprirmi al mio massimo
bene e alla mia massima realizzazione
e lasciate che emergano altri
elementi facendo un giro concentrati su questo.
Oppure pensate a qual è la cosa
più terribile che riuscite ad immaginare che possa capitare quando parlerete in
pubblico e picchiettate su quello che emerge
Aggiungo, a titolo puramente
esemplificativo, qualche giro di EFT a tema “PARLARE IN PUBBLICO”
Anche se ho paura di parlare in
pubblico….
Anche se non mi sarei mai
aspettato di parlare in pubblico….
Anche se non ho la minima
intenzione di parlare in pubblico, ma mi sa che non posso evitarlo….
Anche se io non voglio parlare in
pubblico…
Anche se sono molto nervoso all’idea
di parlare in pubblico….
Anche se provo panico all’idea di
parlare in pubblico..
Anche se parlare in pubblico mi
rende molto nervoso…..
Anche se temo che tutti
guarderanno i brufoli che ho sulla faccia…
Anche se temo che non troverò le
parole…
Anche se ho paura che resterò
senza voce….
Anche se secondo me tutti
noteranno che ho preso qualche chilo….
Anche se ho paura di trasformarmi
in zucca mentre parlo in pubblico…
Anche se ho paura che tutti gli
occhi saranno puntati su di me e potrebbe venirmi un attacco di panico….
Anche se sono troppo timida per
parlare in pubblico…..
Anche se sono convinto di non
essere capace di parlare in pubblico…
Anche se sono sicuro che farò una
pessima figura…
Anche se ho la convinzione che
parlare in pubblico non fa per me….
Anche se sono sicuro che non
riuscirò…. Per parlare in pubblico sono negato….
Anche se sono convinta che tutti
rideranno e io non saprò esprimere quello che penso….
Anche se sono convinta che non
posso fare una buona figura, chi sono io per parlare in pubblico???
Anche se dover parlare in
pubblico mi fa venire in mente l’esame di terza media dove ho fatto scena muta….
Anche se parlare in pubblico mi
fa pensare a quella volta che stavo parlando in pubblico e mi sono accorta che
avevo i jeans slacciati e tutti ridevano..
Anche se parlare in pubblico mi
fa pensare a quella volta che l’insegnante mi ha interrogato e ho fatto una brutta
figura davanti a tutta la classe....
Anche se parlare in pubblico mi
ricorda quando una volta, ad un convegno, ho fatto una domanda e mi sono
vergognata tanto che poi mi sono messa a piangere…
Anche se parlare in pubblico mi
ricorda che in casa mia non potevo mai esprimere la mia opinione….
Buon picchiettamento!
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