In qualche modo, in passato, odiavo le faccende di casa....
Non perchè mi fossero particolarmente pesanti, ma perchè ho spesso pensato che
il tempo che mi serviva per farle finisse per diventare tempo perso, che
avrei potuto dedicare ad altri
interessi, ad uscire, a fare le cose che preferivo.
Da quando ho cominciato a sentire parlare di presenza
mentale, però, ho dovuto riconsiderare anche le faccende domestiche, perchè la
verità è che non vorrei mai cominciarle, però quando le inizio mi aiutano così
tanto a restare presente, che finisco
per entrare in una specie di stato meditativo.
Questo, dopotutto, dimostra che ci possono essere molti vantaggi nel fare le faccende, anche alcuni che non daremmo affatto per scontati.
Ma immaginando che anche a voi, uomini e donne, capiti di ritrovarsi con le faccende da fare e la voglia pari a zero ho pensato a qualche giro di eft, anche un pochino “provocativa”...
In effetti, però, i motivi per cui non ci piace o non desideriamo fare i lavori di casa possono essere i più svariati...ognuno di noi ha infatti una propria esperienza assolutamente personale e particolarissima.
Nonostante io non abbia, in questa sede, la pretesa di toccare ogni singolo caso, spero che queste frasi potranno servirvi da spunto per farvi quattro sane risate quando guardate la pila di piatti “casualmente”accumulata sul lavello, o state per essere assaliti da gatti di polvere molto più grandi dei vostri veri amici animali.... e poter curare la vostra casa con più gioia nel cuore...
Anche se odio le faccende domestiche mi amo e mi accetto
così come sono... e mi apro alla possibilità di amare anche le faccende....
Fare le faccende di casa mi permette di vivere nell’ordine e nella pulizia...
Da domani cerco di sporcare il meno possibile e obbligo anche gli altri familiari a farlo...
Ho deciso, compro i pattini (copriscarpe) per tutti e metto la carta di alluminio intorno alle zampe del cane e del gatto....
A proposito di gatto, forse dovrei rasargli tutti i peli così non li troverei ovunque...
Anche se quando vedo la pila di roba da stirare mi sento svenire, mi amo e mi accetto...
Anche se ogni volta che decido di pulire e finisco dopo ore di fatica e proprio mentre contemplo il lavoro finito entra mio marito con l’intera squadra di hokey sul prato (con ancora pezzi di prato attaccati) per una cena a sorpresa (la sorpresa è solo mia) mi amo e mi accetto e evito di mettere loro il sale nel caffè..
Anche se quando pulisco a volte parto dall’alto dei mobili, ma solo dopo aver finito mi accorgo di avere sopra la testa un condominio di ragnatele...
Anche se siccome rispetto i ragni il condominio di ragnatele mi sa che non lo tolgo neanche più....
Anche se quando comincio a pulire ci sono luoghi della casa che spuntano pieni di sporco che io non sapevo nemmeno ci fossero, forse ho una casa stregata, mi amo e mi accetto così come sono...
Anche se non capisco come può essere che appena pulito il bagno che ci si può specchiare arriva qualcuno e dopo un momento sembra di nuovo sporco, mi amo e mi accetto e mi apro alla possibilità che certi misteri della vita siano insondabili...
Anche se spesso mi sento una casalinga disperata....
Anche se mi mortifico perchè mia mamma mi ripete sempre che una volta si, le donne pensavano alla casa, e invece io oltre a perdere i calzini in lavatrice perdo anche i cucchiai in lavastoviglie....
Anche se non me ne frega nulla delle faccende di casa e penso che a volte potrei diventare un accumulatrice seriale di sporco....
Anche se in parte provo rabbia perchè sembra che le faccende domestiche siano “lavoro sporco” solo femminile e quando c’è da farle tutti gli altri membri della famiglia scompaiono come Hudini...
Anche se a volte nella mia cucina sembra che sia esplosa una bomba, accidenti a me e a quella volta che ho rifiutato la lavastoviglie....
Anche se mi servirebbe il genio della lampada per fare tutto e bene....
Anche se ho deciso, faccio finta di non vedere fino a sabato prossimo, spero di avere un umore migliore....
Anche se mi cerco un sacco di scuse per non pulire e poi mi trovo con la casa che sembra un terreno di guerra.... mi apro alla possibilità di fare un pochino per volta, forse sarebbe anche tutto più leggero...
Ma a parte l’eft, cosa possiamo fare per risolvere al meglio
le pulizie di casa?
Io personalmente ho trovato un mio metodo, ma penso che ognuno dovrebbe trovare il proprio.
Nel mio caso (e salvo occasioni particolari) cerco di tenere sempre molto ordine. L’ordine infatti mi permette di pulire con più rapidità.
Quando cucino, dato che non ho la lavastoviglie, pulisco un
pò per volta, tipo nei tempi morti... Mentre aspetto che si scaldi il forno per
esempio riesco a pulire tutti gli accessori usati per impastare e fare la
torta.
Avendo poco spazio e poco tempo cucino verdure in quantità,
uso ovviamente le pentole più grandi, ma
poi metto il cibo in dei contenitori per portarlo in tavola, così è più bello e
anche se all’apparenza sembra di sporcare il doppio non è così, perchè le
pentole le lavo subito, mentre il contenitore con la parte che avanza per la sera o il
giorno dopo, appena il cibo è freddo va riposto in frigo.
Quando tiro su i panni li divido già per tipologia e misura.
Le magliette della mia bambina ci metto un attimo a stirarle e se sono tutte
insieme è ancora più facile, le cose lunghe da stirare o le faccio subito (così
mi tolgo il pensiero) o alla fine, se il mio obiettivo è far scendere la pila
in fretta e poi concentrarmi su quelle.
Questi sono solo alcuni dei miei esempi.
Anche se non sembra pulire può essere un gioco..... da fare con i bimbi per esempio, ovviamente lasciando che loro facciano qualcosa alla propria portata.
Oppure può essere un momento di meditazione.....
La prossima volta, per esempio, cercate di pulire pensando
solo ed esclusivamente a quello che state facendo: Ecco adesso prendo lo
straccio, pulisco questo mobile, ecc... osservate la polvere, come si forma,
dove si concentra di più, osservate e contate le ragnatele... (se possibile, in
casa mia non lo sarebbe, sono troppe ihihihih).... osservate come le macchie
vengono via al passare lo straccio o il mocio...
E’ possibile anche sfruttare le pulizie in maniera terapeutica......
Una cliente una volta mi ha detto che era arcistufa di
sentire la suocera criticarla. Il giorno dopo doveva giusto arrivare a casa sua
per il pranzo della domenica e lei, che doveva pulire tutta la casa per fare
bella figura, si sentiva molto angosciata...
Le ho suggerito di immaginare che la bocca della suocera
fosse un forno, e di doverlo pulire da tutte le cose brutte che le aveva detto
fino ad allora... Dopo qualche ora il forno splendeva... Poi ci siamo divertite
a pensare che forse anche il wc si prestava alla faccenda... Il giorno dopo la
mia cliente ha chiamato, dicendomi soddisfatta “con tutte le volte che ho ripetuto
–adesso ti pulisco io quella “wc” di bocca che hai – adesso nel mio bagno ci
posso mangiare”.
Certo questo suggerimento non aveva assolutamente l’intento di criticare la suocera, bensì di aiutare una persona che si sentiva schiacciata dalla paura del giudizio a trovare un proprio “rituale” per fare passare l’ansia...
Ovviamente, se decidete di usarlo anche voi, non raccontatelo alla suocera.......
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