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domenica 20 settembre 2015

Eft e cibo: come non farsi fregare da "ciò che luccica" quando facciamo la spesa.



IL CONSUMATORE CONSAPEVOLE SA LEGGERE LE ETICHETTE



Quando facciamo la spesa mettiamo nel carrello, chi più chi meno, diversi alimenti confezionati. Pensi di conoscerli bene perché li compri con una certa regolarità, ma sai davvero cosa contengono, ti sei mai fermato a leggerne l'etichetta? L'etichetta alimentare è uno strumento importante per valutare cosa consumiamo e per fortuna oggi sono cambiate alcune cose. Voglio illustrartele perché saper leggere l'etichetta accresce il tuo potere di scelta e la tua consapevolezza di consumatore. 

Non dimentichiamoci che la salute è conseguenza anche di cosa mangiamo.
 
Dal dicembre 2014 le informazioni devono essere scritte con carattere più grande, è obbligatorio indicare la presenza di allergeni (come sedano, latte, uova, pesce, frutta a guscio) in modo tale che siano facilmente distinguibili, ad esempio con il carattere in grassetto. 

Altra cosa, che mi ha fatto molto felice, è che i produttori non possono più nascondersi dietro ad un dito. Ovvero dovranno specificare la tipologia di oli vegetali utilizzati senza lasciare la sola scrittura generica che può ingannare. I più esperti sanno che sotto tale dicitura si nascondono olio di palma e cocco potenzialmente dannosi per la nostra salute.

Attenzione mamme! Questi grassi vegetali si trovano nella maggior parte dei prodotti da forno, vedi biscotti e merendine. 



Vi ricordo che l’etichetta alimentare da altre importanti informazioni sul prodotto: stato fisico, durabilità e conservazione dell’alimento, ci dice il luogo d’origine o il paese di provenienza. Ci informa sul contenuto in nutrienti e quest’ultimo aspetto non è da trascurare poiché possiamo verificare la quantità e la tipologia di grassi, le proteine e gli zuccheri presenti, oltre che alle calorie totali. 

In genere la dichiarazione nutrizionale è ben conosciuta, ma vi invito a non fermarvi a quella per valutare la qualità globale di un alimento.

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Come ha ben spiegato Silvia leggere l'etichetta di ciò che compriamo è assolutamente importate.

Ciò che stiamo mettendo nel carrello, magari con l'illusione che siccome è un cibo pronto ci conviene, soprattutto in termini di tempo, e a volte anche di denaro, ci illude di essere la soluzione a parte dei nostri problemi casalinghi: ho sempre fretta, devo anche lavorare, non so cosa cucinare, se preparo le verdure ai bambini non piacciono perchè vogliono gli hamburger, così posso avere una vita anche io invece di impiegare tutto il mio tempo a badare alle pentole... ecc.ecc 

Ciò che invece rischiamo di compromettere è la nostra salute...

Da donna "sempre di corsa" comprendo però bene cosa si prova quando il tempo pare sfuggirti e all'ora dei pasti ci viene in mente la soluzione più rapida: acquistare qualcosa di pronto...

Per non parlare del fatto che a volte questo arreca danni anche alla bilancia (si è sempre la bilancia che si rompe, mai noi che prendiamo davvero peso) e finiamo pure per sentirci in colpa...

Se dopo aver letto l'articolo di Silvia anche tu ti senti un pò "una casalinga disperata" scarica qui il mio lavoro: EFT per le casalinghe disperate, sono sicura che ritroverai il sorriso su molti dei tuoi quotidiani pensieri:-)



e puoi anche guardare questo video su EFT per l'idea che fare la spesa e cucinare sia una perdita di tempo:




Silvia Dagnolo e Virna Trivellato

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