“L’emozione non ha voce”, cantava qualcuno, ma forse dovrebbe invece averne.
La verità è che molti di noi sono
stati cresciuti come una sorta di “ignoranti emozionali”, costretti a reprimere
i loro sentimenti per non apparire ridicoli, perchè in casa non si sapeva come
dare valore alle emozioni , perchè chi ci doveva educare non aveva imparato a
sua volta o magari perfino perchè chi era intorno a noi non sapeva affrontare
le nostre emozioni di bambini, considerate disturbanti per i più svariati
motivi.
Spesso siamo passati per l’essere
considerati fuori tempo, fuori luogo e fuori spazio se ci permettevamo di
sentire, percepire e dare ascolto alle nostre emozioni.
Percepire delle emozioni era
magari “scontato” in parte alle femmine, esseri emozionali per natura, ma le
troppe emozioni venivano comunque associate a mancanza di controllo, un
comportamento assurdo, o ancora peggio prese a sinonimo di “isteria”. Per i
maschi invece nulla di peggio che essere in contatto con le emozioni, perchè
questo avrebbe inficiato il loro essere forti, anzi, il senso stesso del loro
essere uomini.
E così ci è stato insegnato o
abbiamo imparato l’arte del reprimere.
L’EMOZIONE NON HA VOCE, MEGLIO
COSI’ ALTRIMENTI....
Ti chiedo si restare in ascolto
del tuo corpo, delle tue reazioni e leggere queste frasi... sia che tu sia un
maschio che una femmina, e sentire cosa suscitano in te:
Stai sempre a piangere, sei
ridicola.
Non vorrai piangere come una
femminuccia?
Ti fai guidare troppo dalle
emozioni.
Non si soffre per la morte di un
animale.
Dai, dai, anche se hai perso
quella cosa non farne un dramma.
Ma si, ti ha lasciato, ne
troverai un altro.
Quando fai cosi ti strozzerei.
Devi essere forte.
Un uomo non reagisce così.
Vuoi essere considerato una
mammoletta?
Ti devi prendere cura degli
altri, non star qui a lagnarti.
Non ha alcun senso che continui a
soffrire.
Adesso prendi un bel respiro. Certo
lo so, alcune frasi sono generiche, il più generiche possibili, ma volevo
rappresentare un campionario di affermazioni tipiche che qualche adulto o
qualche persona vicina puo averti rivolto in un momento in cui eri
particolarmente carico emotivamente e forse avevi solo bisogno di sentirti
compreso in ciò che provavi e che ti venisse insegnato a fare spazio all’emozione...
L’EMOZIONE NON HA VOCE, MA OGNI
EMOZIONE COMUNICA QUALCOSA
La verità è che spesso ci è stato
insegnato a trattare le emozioni come se fossero “il male”, scollegandoci così
da una importante fonte di informazioni ed evoluzione.
Ma come ho già scritto altrove e
ribadito tante volte:
NON ESISTONO EMOZIONI GIUSTE ED
EMOZIONI SBAGLIATE.
NON ESISTONO EMOZIONI BUONE ED
EMOZIONI CATTIVE.
ESISTONO PERÒ EMOZIONI ADEGUATE
ED EMOZIONI INADEGUATE ALLO STIMOLO RICEVUTO.
(sia le Iper (eccessive) che le
Ipo (quasi inesistenti) reazioni sono inadeguate).
L’emozione traduce SEMPRE, in un
modo che noi possiamo percepire, quello che c’è dentro di noi….e ci serve per
orientarci.
Ricordati che ogni volta che
nella tua vita accade un evento
L’EVENTO GENERA DEI PENSIERI
I PENSIERI GENERANO EMOZIONI
LE EMOZIONI GENERANO LE AZIONI
LE AZIONI DETERMINANO I RISULTATI
MA NON È MAI L’EMOZIONE CHE
DOBBIAMO “ATTACCARE”, REPRIMERE O CERCARE DI CANCELLARE.
L’EMOZIONE NON HA VOCE, FINCHE’
NON LE DAI SPAZIO: A CHE COSA SERVE UN’EMOZIONE
Le nostre emozioni sono un
potente mezzo di comunicazione con l’interno.
Esse ci dicono sempre qualcosa della
nostra “mappa del mondo”.
Sia che viviamo un evento
piacevole, sia che ne affrontiamo uno di spiacevole le emozioni ci aiuteranno
ad elaborarlo.
Mentre tutte le volte che
cerchiamo di reprimere o trattenere una emozione essa troverà comunque il modo
di farsi “notare” anche attraverso importanti sensazioni di disagio, squilibri
emozionali, sintomi fisici.
Se poi ci rendiamo conto che
anche a molta distanza da un evento permangono in noi emozioni disturbanti esse
vogliono probabilmente avvisarci che c’è qualcosa che è fuori posto, uno stato
di disarmonia all’interno di noi.
La cosa più utile, a mio avviso,
quando si prova un’emozione che “ci disturba”, è chiedersi
CHE COSA MI STA DICENDO DI ME
(OGGI)?
Le emozioni adeguate sono sempre
frutto del nostro essere radicati nel momento presente, del vivere esattamente
nel fluire della nostra vita, cioè nel QUI ed ORA.
Invece le emozioni inadeguate
sono frutto di tracce di memoria che ci sono rimaste appiccicate addosso dal
passato o di proiezioni (fantasie) sul nostro futuro (quasi sempre
influenzate/create sulla base di esperienze passate).
VIVERE FUORI DAL QUI ED ORA È
PROPRIO UNA DELLE COSE CHE COMPROMETTE LA NOSTRA LIBERTÀ.
L’emozione è una messaggera, un
ambasciatore, e sopprimere l’ambasciatore significa solo non riuscire a
scoprire quale era il messaggio per noi.
Dobbiamo quindi fare una scelta
differente ed intervenire sulle memorie, sulle convinzioni e sui pensieri che
ci creano emozioni negative sostituendoli con altri piu’ costruttivi.
Ecco perché può essere utile
usare EFT.
Per ri-scoprire la LIBERTÀ DI
ESSERE NOI STESSI, nel PRESENTE, come sanno fare i bambini…
Eft viene in nostro aiuto e interviene
sui pensieri negativi, sui ricordi dolorosi, sui blocchi, i conflitti e le
disarmonie e che scatenano in noi stati emotivi inadeguati e non ci consentono
di vivere liberi e goderci il presente.
Se non sai come utilizzare EFT
puoi scaricare il mio e book qui
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