E se sono totalmente sincera con me stessa devo dire che aumentare la mia Consapevolezza e Auto consapevolezza, per la prima volta, mi sta aiutando a trovare un buon equilibrio fra dire e non dire.
A volte, in un passato neanche molto lontano, mi e' capitato invece di restare
imprigionata nei miei stessi pensieri, lacerata da cio' che provavo nel
pensare a tutte le parole che non avevo detto. A quelle che avrei voluto
dire. A quelle che avrei potuto non dire.
La verità e' che spessissimo
la nostra tristezza, i nostri "malesseri" hanno a che vedere con
qualcosa che dovremmo esserci lasciati alle spalle, ma che proprio perche' irrisolto e' diventanto un pesante mondo congelato, che ci portiamo dietro e al quale continuiamo a reagire.
Sovente quel qualcosa assume la forma di una zavorra che non
ci permette di volare liberi e di realizzare ogni giorno della nostra
vita al pieno delle nostre potenzialità'.
Un insegnante e un uomo che stimo molto ha scritto una frase molto bella. L'inizio di tale frase era: " se siamo tristi stiamo vivendo nel passato...."
Un insegnante e un uomo che stimo molto ha scritto una frase molto bella. L'inizio di tale frase era: " se siamo tristi stiamo vivendo nel passato...."
In effetti la
tristezza spesso si manifesta quando abbiamo lasciato una parte di noi
nel nostro passato.
Ogni volta che nella nostra vita ci imbattiamo in un evento che non corrisponde alle nostre aspettative, che rompe il corso che la nostra esistenza ha avuto fino a quel momento, che assume ai nostri occhi e nella nostra percezione delle cose, il ruolo di evento traumatico, che non riusciamo a elaborare, allora e' come se una parte di noi si staccasse e restasse chiusa in un castello, similmente alla principessa rapita dal mago cattivo, senza poterne piu' uscire. In quel preciso istante iniziamo a cedere una parte della nostra energia vitale, che si disconnette da noi e si cristallizza in un momento altro, rispetto al presente che viviamo.
Ogni volta che nella nostra vita ci imbattiamo in un evento che non corrisponde alle nostre aspettative, che rompe il corso che la nostra esistenza ha avuto fino a quel momento, che assume ai nostri occhi e nella nostra percezione delle cose, il ruolo di evento traumatico, che non riusciamo a elaborare, allora e' come se una parte di noi si staccasse e restasse chiusa in un castello, similmente alla principessa rapita dal mago cattivo, senza poterne piu' uscire. In quel preciso istante iniziamo a cedere una parte della nostra energia vitale, che si disconnette da noi e si cristallizza in un momento altro, rispetto al presente che viviamo.
Ovviamente tutto ciò non e' un bene
per noi. Soprattutto quando, oltre alla tristezza, ci portiamo dietro un
carico di dolore, rabbia, paura di riprovare lo stesso "dolore" e altre
emozioni "sintomo" che compromettono il nostro benessere.
Ma che cosa
possiamo fare per ricucire la distanza fra la parte di noi che abbiamo
"lasciato indietro" e il nostro vero io??? A tal fine sono utilissime e
hanno effetti sorprendentemente rapidi e duraturi le tecniche
energetiche, come l'Eft, Set, Logosintesi e altre. Ognuno può trovare
facilmente quella che più risuona ed e' la più adatta a se'.
Ma se
nell'esatto momento in cui state leggendo questo articolo avete in mente
proprio "le parole che non avete detto" allora forse sarebbe il caso di
dirle.
Si! Ho scritto proprio così.
In fondo penso che non sia mai
troppo tardi per dire ciò che sentiamo di voler dire. Ma come fare?
Forse le persone con cui vorremmo parlare saranno nel frattempo uscite
dalle nostre vite.. Forse la persona cara cui vorremmo parlare non c'è
più... Forse la persona verso cui proviamo ancora rancore e'
lontanissima da noi e anche se noi stiamo cedendo la nostra energia da
un secolo o due per un torto subito da lei/lui, magari quella persona
continua inconsapevole la propria esistenza e manco si ricorda chi
siamo...
Beh la soluzione e' una bella lettera.... Una lettera in cui
scrivere tutte le cose che non avete detto, tutte le cose che avreste
dovuto dire, e magari anche delle scuse per le cose che avete detto in
più...
OVVIAMENTE LA LETTERA NON LA DOVETE SPEDIRE.
Soprattutto se
piena di rabbia o se assume il carattere di uno sfogo per un torto
ricevuto.
Pero' la dovete scrivere di cuore, esprimendo tutti voi
stessi, tutto ciò che vi sentite di dire, per così dire: la vostra
versione della storia!!!
Dopo averla scritta vi invito a lasciarla nel
cassetto per un giorno o due. Trascorso questo tempo potete tirare fuori
la lettera dal cassetto, provare a immedesimarvi mentalmente con la
persona cui avete scritto e leggerla.
Quindi, sempre restando nella
posizione percettiva dell'altra persona, dovreste rispondere alla prima
lettera con un'altra, proprio come se foste lui/lei che scrive a voi.
Quando avete finito piegate il foglio su cui avete scritto la lettera
senza rileggerla. Comprate una busta, un francobollo e speditevela con
posta ordinaria. Non importa quanto la lettera ci metterà ad arrivarvi.
Quando la troverete nella cassetta della posta apritela e leggetela,
proprio come se non l'aveste scritta voi. Sono sicura che vi sembrerà
strano ma questo semplice esercizio e' molto utile per distaccarsi dalla
propria visione delle cose e cominciare ad acquisire nuove prospettive
su eventi passati a volte anche molto dolorosi.
Ovviamente se avete una
conoscenza di tecniche energetiche (e se non l'avete potete impararne
alcune di molto semplici gia' leggendo i miei post precedenti su Eft e
Set e scaricando il materiale gratuito da questo blog) potrete abbondantemente
farne uso per trattate tutto cio' che dovesse emergere.
Se poi, dopo
avere sperimentato quel che vi suggerisco in questo articolo, vi andasse
di condividere le vostre impressioni e sensazioni sarà mio piacere
leggerle.
Che le vostre parole siano sempre provenienti dal cuore!