Liberamente ispirato da Le
cinque ferite e come guarirle di Lise Bourbeau
Questo articolo segue quello dal titolo Le ferite e le maschere. In esso si spiega come nel testo della
Bourbeau sopra menzionato si identifichino 5 ferite primarie, che viviamo da bambini
e che ci spingono a “indossare” una maschera per proteggerci dalla sofferenza
secondo il seguente schema:
MASCHERA
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FERITA
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Fuggitivo
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Rifiuto
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Dipendente
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Abbandono
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Masochista
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Umiliazione
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Controllore
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Tradimento
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Rigido
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Ingiustizia
|
Ogni persona può avere vissuto più di una ferita, anche
tutte e cinque.
Per qualcuno una ferita
può essere prevalente rispetto alle altre, mentre per altri possono
esserci una o più ferite leggere.
Qualcuno può anche manifestare caratteristiche di tutte le
maschere in egual misura.
Alcune ferite possono essere molto ben nascoste.
Per comodità espositiva ho deciso di seguire l’ordine dei
capitoli del libro originale.
Oggi affrontiamo l’ultima delle ferite identificate dalla
Bourbeau, la FERITA DA INGIUSTIZIA.
La cosa singolare della ferita da ingiustizia è che essa ha
a che fare con il “giusto” valore... quindi può essere rintracciata nelle nostre vite sia che riteniamo
di non avere visto riconosciuto il nostro giusto valore per difetto, sia per
eccesso.
Chi soffre di ingiustizia, però, nella maggior parte dei
casi, sente di non aver ricevuto il giusto merito, o di non essere stato
rispettato e questo in particolare dal genitore dello stesso sesso.
Il bambino in cui si attiva questa ferita, intorno ai tre, cinque anni di età, percepisce
il proprio genitore come freddo, anche se non lo è.
Ricordiamo che tutte le ferite di cui si parla nel libro
hanno a che vedere con come noi percepiamo la realtà esterna.... e non c’è una
verità assolutamente valida per tutti.
Chi soffre di una ferita da ingiustizia può essersi sentito
criticato, può aver sperimentato comportamenti intolleranti o severi da parte dei genitori.
La maschera che si crea la persona che soffre da ingiustizia
gli consente di tagliare i ponti con il proprio sentire, per proteggersi.
Questa maschera è quella del RIGIDO.
Per la descrizione completa di questa maschera vi rimando al
libro della Bourbeau, che descrive le cinque ferite in maniera eccezionalmente chiara.
Ecco però qui alcune caratteristiche salienti.
Il rigido ha la tendenza al perfezionismo per evitare i
problemi.
Da molta importanza al concetto di merito, e se pensa di
ricevere più di quanto merita fa di tutto per perderlo, anche se a livello
inconscio, perchè convinto di non meritarlo.
Ha una forte paura di sbagliare e cercando sempre di più la
perfezione non si rende conto di essere ingiusto con se stesso.
Siccome teme moltissimo la situazione in cui si trova a fare
delle scelte spesso si trova a dubitare di se anche dopo la scelta.
Il rigido fatica ad ascoltare i propri limiti e soprattutto
a conoscerli, preferisce far da solo perchè sia tutto perfetto.
Il rigido ama molto mostrare e far sapere cosa sta facendo,
perchè così facendo pensa di meritarsi una ricompensa, un riconoscimento. Vuol
meritare quello che gli accade.
Anche se chi non vive questa situazione può non capirlo il
rigido cerca sempre di ristabilire la giustizia, soprattuto quando pensa di
avere avuto più degli altri.
Non riesce a reggere di essere favorito.
Il rigido ha una grande forza di volontà e la usa per tenere
sotto controllo le cose, di modo che non si creino ingiustizie di alcun tipo,
ma spesso fatica a distinguere fra rigidità e disciplina, perdendo di vista il
fine per il mezzo.
Il suo bisogno di perfezionismo lo espone a diventare una
persona molto stressata e a scoppiare in eccessi di collera, soprattuto verso
se stesso.
La persona rigida ha difficoltà ad amare e lasciarsi amare,
e finisce per sembrare freddo, perchè cerca di nascondere la propria parte
vulnerabile... In fin dei conti però, la freddezza degli altri è ciò che teme
di più.
Chi soffre per questa ferita ha una enorme paura del
giudizio, ma è il primo a giudicarsi perchè ha difficoltà a vedere le cose
buone che fa e le proprie qualità e stenta davvero molto a concedersi qualcosa
che gli piace.
Ecco qui alcuni suggerimenti per utilizzare EFT se vi siete
sentiti in sintonia con la descrizione di cui sopra:
Anche se forse tendo ad essere troppo perfezionista, e mi
carico di troppo lavoro, mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi...
Ho difficoltà nel lavoro perchè ho paura di sbagliare... non
me lo posso permettere.
Voglio che tutto sia perfetto, se casa mia non è in perfetto
ordine mi sale un nervosismo......
Anche se mi fa soffrire che mia madre sia ingiusta con me, e
anche se faccio bene non lo riconosce, mi apro alla possibilità di osservare
questa sofferenza...
Non sopporto le critiche ingiustificate, eppure pare che il
capo ufficio ce l’abbia sempre con me, ma io cerco di fare in modo che sia
tutto perfetto...
Io non ho nessun problema, perchè mai dovrei averne, va
tutto bene....
Anche se non riesco a dormire perchè ho ancora quel lavoro
da finire, e non mi piace proprio che resti lì..
Devo assolutamente rispettare la dieta, non posso
assolutamente sgarrare...
Non sono brava come mia sorella.....
Anche se mi fa ancora arrabbiare il ricordo di mia madre,
che mi dice che non sono brava come i miei fratelli....e continuo a reagire a
questo ricordo, recupero tutta la mia energia legata a questo ricordo e la
riallineo al mio centro..
Anche se sento ancora rabbia quando mia sorella mi fa
un’osservazione su come mi comporto, è come se non facessi abbastanza...
Mio marito è così freddo con me, non riesco a tollerarlo, è
ingiusto...
Anche se mi rendo conto che sono troppo esigente con me
stesso, ma non riesco a smettere, è più forte di me...
Quando assisto ad un’ingiustizia non riesco a tollerarlo, mi
va il sangue alla testa....
Ho ottenuto un punteggio più alto della mia collega, ma non
è giusto, mi sento in colpa...
Provate ad osservare il vostro bisogno di perfezione, nel
caso vi riconosciate in questo aspetto, e picchiettate lasciando emergere
spontaneamente ricordi, emozioni, pensieri, idee, convinzioni, fantasie...
Provate ad immaginare la cosa più terribile che potrebbe
succedere se vi permetteste di essere un pochino imperfetti..... Cosa accade?
Provate a focalizzare il vostro concetto di merito.....
Seguite spontanemente ciò che emerge...
Anche se ho una grande paura di sbagliare, e più ne ho paura
più tendo a sbagliare, mi amo e mi accetto..anche se forse mi sbaglio.....
Non mi sento rispettato da mio padre, nemmeno ora che ho 40
anni...
Vorrei solo che per una volta mia madre riconoscesse che
valgo anche io qualcosa...
Non ho mai tempo, ma ci vuole un sacco di tempo per fare le
cose alla perfezione...
Queste frasi vogliono offrirvi degli spunti...
Potete anche rileggere il riassunto della descrizione del RIGIDO
e lasciare che emergano pensieri, convinzioni, immaginini che vi riguardano più
direttamente. Così facendo troverete le frasi migliori per voi sulle quali fare
abbondante tapping...
Buon picchiettamento.