I 7 PRINCIPI DELLO SCIAMANESIMO
HUNA
Quella che segue è la collezione
di articoli da me scritti nel 2012 per spiegare meglio i sette principi dello
sciamanesimo hawaiano. Li ripubblico sperando possano far nascere in tutti i
lettori la voglia di approfondire questa bellissima filosofia, molto attuale
anche ai giorni nostri, e anticipo che intendo scrivere presto degli articoli
che combinano le idee racchiuse in questi principi con EFT.
Buona lettura!
IKE – IL MONDO E' COME PENSI CHE
SIA
L'antica filosofia degli sciamani hawaiani si
basa su concetti di bellezza, amore, accettazione e flessibilità, oltre che
sull'armonia e sulla cooperazione fra gli individui. Qui di seguito troverete
una spiegazione molto semplice dei 7 principi fondamentali che stanno alla base
di questa filosofia e che ne racchiudono tutta la saggezza.
Ma prima vorrei raccontarvi le origini di questa
filosofia.
Secondo la leggenda, molto tempo prima della
nascita di Atlantide, una razza superiore proveniente dalle Pleiadi arrivò sul
nostro pianeta in cerca di rifugio da una catastrofe che aveva distrutto il
loro pianeta originario. Altri abitanti di quelle stelle colonizzarono un altro
pianeta. Quelli arrivati sulla Terra diedero vita ad un continente noto con il
nome di Mu. Il popolo di Mu diffuse la propria filosofia per il mondo e per molti
secoli le razze si incrociarono e una civiltà sempre più prospera ed efficente
si affermò nel pianeta. Un giorno però, la popolazione che aveva colonizzato
l'altro pianeta chiese aiuto ai fratelli terrestri, che li ignorarono per non
turbare la propria pace, andando però contro i loro stessi principi. A quel
punto gli esseri dell'altro pianeta arrivarono a farlo esplodere auto
distruggendosi. Ne seguì uno sconvolgimento del sistema solare che portò sulla
Terra molti terremoti ed eruzioni vulcaniche. Il continente di Mu scomparve.
Presto apparvero altre civiltà come Atlantide, che però finì anch'essa
distrutta da lotte fratricide e dall'uso scellerato del potere.
La tradizione
degli Huna continuò a vivere fra piccoli gruppi sparsi qui e là sul pianeta. Un
periodo felice seguì per la parte del popolo che aveva deciso di stanziarsi
nella zona delle Hawai, ma presto le cose andarono storte e le lotte per il
potere portarono la civiltà Huna ad instabilità sociale e oscuramento
culturale. Quando arrivò James Cook tutte le isole erano in guerra. Gli
insegnamenti antichi erano però stati salvati da alcuni saggi, o sciamani
(secondo alcuni la parola deriva da una lingua della Siberia e significa
"la persona che conosce", secondo altri arriva dal sanscrito sramana
e vuol dire "uomo ispirato dagli spiriti - portatore di luce - uomo
saggio). Oggi la conoscenza degli Huna si va rapidamente diffondendo nel mondo
anche grazie all'opera di persone come Serge Kahili King, autore di parecchi
libri sulla filosofia dello sciamanesimo hawaiano.
Come anticipavo la saggezza degli Huna è
racchiusa in sette principi basilari che, se appresi/compresi e applicati nella
vita di tutti i giorni, ci possono aiutare ad aumentare la nostra
consapevolezza e a migliorare la salute, le relazioni e il nostro
benessere generale.
In realtà ognuno di questi principi fa già parte
della nostra consapevolezza più profonda e tutto ciò che dobbiamo fare per
tornare in loro possesso è ri-scoprirli e permettere che scendano dentro di noi
e agiscano da soli.
Il primo di questi principi, IKE, è direttamente
collegato proprio con la
CONSAPEVOLEZZA, e si può esprimere con la seguente
affermazione: "IL MONDO E' COME PENSIAMO CHE SIA".
Ciò significa che tutto ciò che affrontiamo nel
mondo, persone e esperienze, sono plasmate direttamente dai nostri pensieri e
attraverso essi sono filtrate e reimmesse nella nostra riserva esperienziale
per cementare o meno le convinzioni che abbiamo.
In parole semplici possiamo pensare all'Universo
come ad una enorme distesa di energia. Tutto ciò che fa parte dell'Universo è
perciò esso stesso composto di energia, compresi noi e il mondo che ci circonda
(si anche il gatto che è appena salito sul mio pc) e compresi perfino i nostri
stessi pensieri, che proprio perchè esistono sono essi stessi una forma di
energia. Come ci ha chiarito negli ultimi decenni la fisica quantistica, tutto
ciò che è energia vibra a diverse frequenze, proprio come sono diverse le
frequenze delle differenti stazioni radio (per inciso anche quella che mia figlia
di là sta ascoltando a un volume assurdo :-)). Le frequenze di un certo tipo ne
attraggono altre simili, e respingono invece quelle differenti. Ciò che
capita ogni istante nella nostra vita è che determinati nostri pensieri,
vibrando su frequenze di un certo tipo, manifestano esperienze che hanno la
stessa frequenza vibratoria. In altre parole gli sciamani delle Hawaii tendono
a descrivere la realtà come un enorme sogno collettivo, dove ognuno segue il
suo proprio sogno che per certi tratti segue, si incrocia, si fonde con quello
di altri. Se ammettiamo che questo possa essere vero, possiamo anche ipotizzare
che ogni volta che cambiamo modo di pensare su una cosa, emettendo frequenze
differenti, proprio come passassimo dall'emettere musica rap a un brano di
classica, cambiamo anche ciò che arriverà a noi come esperienza. Ora, la nostra
visione del mondo è un riflesso di molte cose, in particolare dei pensieri
primari che abbiamo fatto su di esso attraverso le prime esperienze della
nostra incarnazione e il modo in cui le abbiamo elaborate. Senza dubbio grossa
influenza nell'originare le nostre esperienze primarie e quindi il nostro
"imprintig" lo hanno avuto fin da subito i nostri genitori e il loro
modo di vivere il nostro arrivo, le loro credenze, gli schemi che a loro volta
avevano acquisito nell'arco delle loro vite. Già nella fase della gravidanza
abbiamo "percepito" tutto ciò che a livello energetico capitava nel
nostro spazio personale. Questo ha fatto in modo che in noi si fissassero determinati
concetti sulla realtà. E questi concetti stanno alla base di ciò che via via
abbiamo manifestato nel nostro vivere quotidiano. Le esperienze e le credenze
primarie, poi , influiscono su come noi percepiamo tutto ciò che arriva dopo.
Faccio un esempio pratico: se quando avevo un anno la mamma mi ha lasciato
senza preavviso a casa con una sconosciuta perchè è capitata un'emergenza e io
ho vissuto il fatto come un abbandono e un tradimento che mi hanno
profondamente ferito e mi hanno fatto vivere uno stato di ansia insopportabile
finchè non è tornata, sarò portata a vedere magari l'improvviso desiderio di
mio marito di andare via per un week end con gli amici come un abbandono e
invece di prendere bene la cosa litigherò e mi renderò la vita più difficile
perchè non voglio rivivere lo stesso senso di ansia originario, anche se non mi
ricordo assolutamente dell'episodio scatenante. Nella tradizione sciamanica si
insegna che ogni qualvolta cambiamo i nostri pensieri su un determinato evento
cambiamo anche l'esperienza che avremo sul piano fisico, cioè la realtà. Se la
vita è un sogno allora possiamo intervenire per cambiarlo modificando i
pensieri che danno origine a quel tipo di sogno.
Ecco perchè è importante portare l'attenzione sui
pensieri e sulle convinzioni che abbiamo preso per "verità", di modo
da imparare a guardarci intorno per percepire altre possibilità nel caso che
quelle che abbiamo ci conducano alla sofferenza e all'insuccesso.
Se ci aspettiamo che il mondo sia un posto
pericoloso in cui vivere, sicuramente faremo esperienza di questo, e gli aventi
che ci capitano ci indurranno a confermare ancora di più i nostri timori, ma se
cambiamo prospettiva e ci sintonizziamo sulle esperienze positive, emetteremo
gioia e gratitudine, anzichè paura, e questo porterà altra gioia e gratitudine
nella nostra vita....
Gli sciamani, oltre a essere esperti nel
manipolare il "sogno" sono molto flessibili e tolleranti verso ogni
credenza perchè non esiste soluzione univoca e ciò che va bene per me, come
vedremo più avanti, non è detto che possa andare bene per altri.
Essere consapevoli dei propri pensieri ci regala
un grande potere, perchè attraverso la consapevolezza smettiamo di essere
vittime del "destino avverso" e possiamo renderci conto di come i
nostri pensieri influenzano la nostra vita e ci mettono o meno in uno stato di
benessere, inoltre ogni volta che siamo consapevoli di ciò che pensiamo
possiamo modificarlo e sintonizzarci sul buono e sul bello anzichè sulla paura,
anche grazie a tecniche efficaci come Eft e Logosintesi che ci rendono in grado
di smontare le nostre convinzioni limitanti e accedere finalmente a tutte le
nostre risorse!
KALA – NON ESISTONO LIMITI
Se chiudo gli occhi rivedo l’immagine di uno dei
miei insegnanti del Csv (centro volontariato sociale – ndr) che due anni fa o
giù di lì, alla fine di un bellissimo intervento sulla comunicazione, ha
affermato “E ricordate: le gabbie dentro cui crediamo di essere hanno sbarre
che ci siamo creati con i nostri stessi pensieri.”
Allora quella frase fu per me illuminante, perché
entrò, “spaccando” l’ordine costituito e facendomi venire moltissimi dubbi su
come avevo pensato che il mondo potesse essere fino a quel momento!
Ricollegandomi a quella affermazione mi sento di
dire che quelle sbarre possiamo sempre abbatterle, perché in fin dei conti noi
abbiamo molto più potere di ciò che pensiamo….A tale proposito giova ricordare
il secondo principio dello sciamanesimo hawaiano, una cosa che a molti potrebbe
sembrare assurda, cioè che non esistono limiti!
Se pensiamo all’Universo come ad un’enorme massa
di energia in continuo movimento e trasformazione, ci sarà più facile renderci
conto che, seppure noi appariamo come una cosa separata dalle altre cose, e
anche le nostre esperienze sembrano limitate, in realtà questa è una verità
solo apparente.
Ogni nostro limite fisico, come ad esempio la
legge di gravità che ci tiene ancorati al suolo, o i nostri cinque sensi, che
ci danno dei mezzi per percepire la “realtà” che ci circonda, non sono altro
che “limitazioni creative”, perché ci rendono in grado, una volta incarnati in
un corpo fisico, di esperire una determinata tipologia di esistenza in questa
dimensione.
Inoltre, il fatto di avere giusti limiti fra noi
e gli altri ci dona la possibilità di esercitare una passione distaccata, cioè
aiutare le persone e condividere, senza venire travolti dalle loro sofferenze o
lutti.
Tra noi e gli altri, però, non esistono dei
confini reali perché noi siamo collegati a tutto il resto dell’universo come se
ci fosse un’immensa tela di ragno che unisce ogni cosa.
Per fare un esempio molto banale a dimostrazione
di questo, vi chiedo di ricordarvi se nella vostra vita vi sia mai capitato di
pensare ad una persona che amavate, o ad un carissimo amico o familiare lontano
e nel giro di pochi minuti/qualche ora ricevere una telefonata proprio di
quella persona.
Mi chiedo, allo stesso modo, se vi siate mai
trovati a dire una frase del tipo “ero fuori casa e sono rientrata, pareva che
me la sentissi che era successo…..” Oppure, in qualche caso più estremo magari
vi sarete trovati anche voi a “sentire” che a qualche vostro
conoscente/amico/familiare era successo o stava per succedere qualcosa, pur non
avendo ancora ricevuto nessun avviso.
Ebbene, tutti questi fenomeni sono la prova più
semplice che nessuno di noi è un’entità isolata e dovrebbe farci capire che
perfino ogni nostro pensiero, di odio o di amore, ha effetto su tutto
l’universo.
Mai sentito dire, per caso, che il battito di una
farfalla in Europa può causare uno Tsunami in Giappone?
Certo, magari questa affermazione cita un esempio
un po’ forte, ma non significa altro che la nostra idea di separazione è
un’idea puramente concettuale e assolutamente infondata.
Se quindi diamo per scontato questo tipo di
interconnetività, non solo fra le persone ma fra tutto ciò che esiste, in un
mondo che risulta essere ciò che di lui pensiamo non ci sono limiti neppure
alla nostra realizzazione, ovvero alle esperienze che possiamo creare a nostro
vantaggio.
Questo perché è sufficiente cancellare dalla
nostra idea del mondo le “limitazioni castranti”, imposteci dall’esterno, dalle
figure di riferimento quando eravamo piccoli, o dalle nostre stesse esperienze
dolorose e portare nella propria consapevolezza nuovi aspetti del mondo per
fare esperienza anche delle cose che ora reputiamo “estreme”… come ad esempio
diventare milionari, avere finalmente successo in tutti i campi della nostra
vita, usare la nostra saggezza innata per auto-guarirci o perfino vivere felici
e contenti per tutta la vita.
In fondo anche i miracoli hanno una spiegazione
molto semplice: la fede!
In tutte le sacre scritture, infatti, Gesù non fa
altro che ribadire che è la fede delle persone a “salvarle”, cioè la loro
CAPACITA’ DI AGIRE CONSIDERANDO UNA COSA (la guarigione, la liberazione, il
perdono) COME POSSIBILE.
Certo, proprio perché non siamo soli
nell’universo, il limite alla condivisione di qualcosa dipende anche da altri
intorno a noi e da ciò che essi credono e più sono le persone che credono nella
possibilità di un cambiamento desiderato più sarà facile ottenerlo.
Ma per quanto riguarda ogni singolo campo della
nostra esperienza personale, espandere la nostra consapevolezza all’idea che
non esistono limiti, se non quelli che noi stessi decidiamo di darci, potrebbe
comunque aprirci alla possibilità di manifestare nella nostra vita un grado di
benessere mai vissuto prima!
Penso valga la pena provare!
MAKIA – L’ENERGIA VA’ DOVE VA’ L’ATTENZIONE
Tutto l’Universo è fatto di energia. La materia,
ma anche ciò che noi percepiamo come vuoto, sono fatti di energia e la cosa più
stupefacente è che sono fatti di energia anche i pensieri e le emozioni.
Secondo lo sciamanesimo Huna, lo sottolineo,
l’energia è quindi infinita e il vuoto non esiste. Esistono però diverse
frequenze di vibrazione di energia, che possono dare origine a diverse
manifestazioni materiali.
Il terzo principio afferma che, se focalizziamo
la nostra attenzione su di un determinato tipo di cosa, automaticamente viene
attivato un flusso di energia che si concentra su quella cosa stessa e ne
attira l’equivalente materiale. Ne deriva che concentrare la nostra attenzione
focalizzata su un obiettivo contribuisce a farlo realizzare.
Se la nostra vita va bene e siamo felici,
possiamo mantenere le cose così come sono, ma se qualcosa non và dovremmo
portare l’attenzione su ciò che origina la manifestazione di un
evento/emozione/esperienza sgraditi per cambiarli.
Quello che normalmente succede nella nostra vita
ogni giorno è che manifestiamo alcune cose in maniera cosciente, ma altre
vengono attirate dai nostri pensieri inconsci e da tutti quegli schemi
limitanti ed esperienze che abbiamo fatto nel passato e che ci condizionano
ancora.
Questo avviene in modo ancora più evidente se la
nostra carica emotiva su una cosa è molto forte, perché più forte è la
concentrazione di energia che ci investiamo.
Facendo un esempio, se noi restiamo sintonizzati
tutto il tempo su di uno stato di paura di essere derubati perché abbiamo visto
al telegiornale che stanno avvenendo una serie di rapine e ci siamo spaventati
a tal punto che in ogni momento, ogni rumore ci crea emozioni negative, saremo
molto più esposti a vivere proprio un’esperienza di questo tipo, in quanto su
di essa stiamo concentrando tutta la nostra attenzione.
Qualsiasi cosa facciamo ogni giorno della nostra
vita è importante che focalizziamo le nostre energie esattamente su ciò che
vogliamo che si realizzi, e non su ciò che temiamo.
Inoltre per mantenere il focus della
concentrazione sono utili pratiche come la meditazione, o le visualizzazioni
creative, che tendono a coinvolgere tutti i nostri sensi, il corpo e la mente
su di un oggetto, evitando distrazioni.
Se vogliamo cambiare la nostra esperienza
dobbiamo apprendere come praticare la concentrazione e la focalizzazione,
unendo la volontà all’energia.
Nel libro di Serge Kahili King “A scuola dallo sciamano” viene suggerito
un esercizio per dimostrare come l’energia vada dove va’ l’attenzione e come il
pensiero influenzi l’energia: sollevate in aria una sedia afferrandola dal
sedile e giudicatene il peso.
Ora concentrate l’attenzione sulla parte alta
dello schienale e sollevatela di nuovo afferrandola dal sedile. Se la vostra attenzione
è buona la sedia vi sembrerà più leggera. Se volete potete fare anche altre
prove, ma se vi capita di sollevare un oggetto sarà più facile se concentrate
l’attenzione sulla parte alta dello stesso o addirittura un palmo al di sopra.
Un esercizio per aiutare a sviluppare la
concentrazione invece consiste nel guardare una qualunque immagine: il vostro
giardino, un poster, un quadro o una foto. Dopo avere osservato l’immagine
nell’insieme provate invece a notare un dettaglio alla volta. Ciò su cui vi
focalizzate di volta in volta vi apparirà molto più chiaro del resto
dell’immagine, perché avete portato la vostra attenzione consapevolmente su un
punto preciso.
Ampliare la vostra capacità di concentrazione vi
aiuterà ad ampliare la vostra capacità di osservare tutti i dettagli in tutte
le situazioni e a direzionare la vostra energia dove lo ritenete più utile.
MANAWA – ADESSO E' IL MOMENTO DEL
POTERE
Secondo gli huna il presente è
l'unico momento che esiste e l'unico momento che conta. Per questo è anche
l'unico momento nel quale possiamo avere potere sulla nostra esistenza.
Ma cosa
succede normalmente?
Capita purtroppo che la maggior parte delle persone
finiscono per "perdersi" il presente, perchè vivono costantemente
spostate nei ricordi del passato o nelle illusioni sul futuro. Secondo gli
sciamani il passato non rende l'individuo ciò che oggi è, bensì lo fanno le
convinzioni, i pensieri, le decisioni e le azioni dell'individuo stesso nel
momento attuale. E l'ambiente e le circostanze esterne in cui si trova ogni
persona sono il riflesso esatto del comportamento mentale e fisico della
stessa. Certo è che la memoria ci consente di portarci appresso abitudini e
schemi di giorno in giorno, ma questi non sono verità immutabili. Possiamo in
ogni istante agire e ripensarci nuovi rispetto a come eravamo ieri. Nel
presente il passato ci influenza nella misura in cui noi decidiamo consciamente
o aderiamo inconsapevolmente ai nostri ricordi per prendere decisioni o fare
valutazioni. Ma ciò che capita è solamente che diamo un'interpretazione alle
esperienze, agli eventi e agli incontri di oggi con strumenti di ieri. Quindi
per cambiare la nostra esperienza e ciò che attiriamo nel nostro presente basta
mutare il nostro modo di pensare. Altrettanto dovremmo fare con il futuro.
Secondo la filosofia huna il futuro è solo una potenzialità ancora inespressa ,
nessuno può sapere cosa contiene perchè esso è futuro solo in virtù del
presente e quando arriverà sarà presente a sua volta. Spesso e volentieri,
però, le ansie per il futuro o le elucubrazioni su come potrà andare ci
spostano dal nostro oggi e non ci consentono di vivere appieno il momento,
finendo per influenzare negativamente le nostre esperienze e creare una sorta
di "gorgo" chiamato "profezia che si auto avvera". Per
farvi un esempio, moltissime volte, quando iniziamo una nuova relazione, ci
capita di farci condizionare dalla paura di perdere la persona amata, e questo
magari ci spingerà a diventare gelosi e a reagire male a molti dei
comportamenti consueti del nostro innamorato/a, come uscire con gli amici,
prendersi dei momenti solo per se stesso, andare a fare delle camminate in
montagna da solo per meditare. Se non siamo nel presente, valutando ogni
singolo evento per quello che è, ma invece restiamo prigionieri delle ansie
rispetto al futuro, potrà capitare che ci ripetiamo cose come "ecco se fa
così vuol dire che presto mi lascerà... se stiamo poco insieme e va via da
solo/a conoscerà un'altra/o..." ecc e quasi sicuramente finiremo per
litigare. Ora potrebbe benissimo capitare che questa persona, pur provando per
noi dei sentimenti, si stanchi di gelosia, attaccamento e litigi e ci lasci e
noi non faremo altro che convincerci che quello che credevamo che sarebbe
accaduto alla fine si è avverato, non rendendonci conto, spesso, che siamo
stati proprio noi a determinare l'andamento della storia, adottando comportamenti
infantili e sospettosi anzichè sfruttare le nostre potenzialità migliori.
Se
invece di perderci nel passato o nel futuro esercitiamo la nostra attenzione
nel presente ci accorgeremo che ogni giorno ci sono nuove occasioni favorevoli
e che ogni giorno possiamo decidere noi dove direzionare la nostra energia .
Stare nel presente aumenta proprio la nostra energia e ci permette di avere a
disposizione tutta la nostra consapevolezza in ogni secondo. Naturalmente
restando nel presente è possibile anche fare dei cambiamenti nel passato.
Se
restiamo nel qui ed ora ci sarà infatti possibile anche rievocare un trauma o
un qualsiasi evento spiacevole della nostra vita e modificare la nostra
reazione emotiva ad esso, sciogliendo quei mondi congelati legati ai ricordi
,che ci deprivano di energia, grazie a tecniche come EFT, LOGOSINTESI o altre,
utilizzabili da soli o con l'aiuto di un operatore esperto.
Nel presente è
possibile anche intervenire sul futuro, in quanto utilizzare tecniche di
riprogrammazione come ad esempio EFT generativa ci renderà in grado di
concentrarci su emozioni positive visualizzando risoluzioni positive di
situazioni, o immaginando per esempio di avere già abbandonato abitudini
negative come il vizio del fumo, gli eccessi alimentari ecc. e faciliterà il
cambiamento in noi.
Se vi capita spesso di estraniarvi dal presente, finendo
nei ricordi passati o nelle illusioni sul futuro è utile esercitarsi un pò.
Potete ritagliarvi un momento tranquillo della vostra giornata e iniziare a
focalizzarvi sul luogo in cui siete: potete osservare i colori della stanza o
dell'ambiente esterno, cercare di identificare delle forme, immergervi nei
suoni che percepite intorno, nei profumi che ci sono, nel sapore che avete in
bocca. Potete poi, molto lentamente, concentrarvi su di voi, sul vostro corpo,
sul vostro respiro. Potete portare attenzione su ogni parte di voi, percepire
la vostra testa, il vostro volto, le spalle, il busto, le braccia, le mani, la
pancia, le gambe, i piedi. Potete tornare al respiro, inspirando ed espirando
lentamente alcune volte . Potete poi valutare se dopo aver fatto questo sentite
calma e rilassamento. Restare nel presente porta proprio calma e rilassamento e
consente di essere connessi con la vostra parte più profonda, la vostra Essenza
e di valutare ogni cosa con lucidità e senza paura.
ALOHA – AMARE E' ESSERE FELICI
CON…
Il significato letterale della
parola Aloha non e' "Ciao", come molti sono stati portati a credere
dalla tv, bensì : Amare e' essere felici con... o meglio "condividere con
gioia la propria energia vitale nel presente". A proposito dell'amore si
scrive, si canta, si parla continuamente... Ma spesso, quando usiamo questo
termine, finiamo per usarlo a sproposito.
Ti amo finisce per intendere: ti
voglio, ho desiderio sessuale di te, ho bisogno che tu stia qui, ho una
dipendenza da te. Invece il vero amore non ha nulla a che vedere con le
dipendenze, la manipolazione, il desiderio di possesso. Il vero amore e'
incondizionato, e' gioiosa condivisione con gli altri, non conosce limiti e
spinge chi lo prova ad evolversi.
La verità e' che il quinto principio dello sciamanesimo
hawaiano mi fa venire in mente il più importante dei comandamenti: Ama il
prossimo tuo COME TE STESSO.
Amare se stessi e' il primo passo, per potere
essere felici con qualcuno, in qualche luogo. Amare se stessi e' un presupposto
fondamentale per riuscire ad eliminare della propria vita rabbia, paura,
dubbio. E come si fa ad amare se stessi? Si può fare imparando a dar retta alla
nostra Essenza, al nostro cuore, a quella parte di noi che sempre sa
riconoscere se stiamo vivendo con amore o se invece stiamo agendo spinti dai
timori, dai condizionamenti, dai desideri altrui.
Quando c'è amore la paura non
c'è.
E viceversa, quando ci sono la paura e le critiche l'amore non riesce a
prevalere.
L'amore e' un vero e proprio potere sciamanico. Amare ci da energia,
fare ciò che più amiamo ci da energia, focalizzarci sul buono e sul bello di
ogni persona e di ogni situazione ci da energia e tende a fare aumentare quel
buono e quel bello ancora di più. L'amore puo' essere impiegato come uno
strumento di guarigione verso se stessi e sugli altri. Imparare a inviare
energia d'amore ad una persona malata, a qualcuno in crisi, ad una situazione
che non si sblocca o che sembra negativa, produce effetti positivi. La cosa più
importante, ogni giorno della nostra vita, e' amare, lodare, benedire, augurare
il meglio con sincerità e convinzione. Evitate di vedere le cose solo al
negativo. Focalizzatevi sugli aspetti positivi di ogni evento, di ogni
incontro, di ogni persona. Lodate tutte le cose che amate. Ascoltate la vostra
voce interiore e fate ciò che davvero vi da gioia, ciò che vi rende felici, ciò
che vi fa sentire amore. Imparate a lodare voi stessi, a vedere le parti più
preziose di voi, a riconoscere il vostro valore. Amate voi stessi per poter
spargere amore nel mondo!
MANA – TUTTO IL POTERE VIENE DA
DENTRO
Il concetto fondamentale che viene espresso dal
sesto principio dello sciamanesimo hawaiano è che non siamo vittime di un
destino avverso o fortunato a seconda della pura casualità, bensì protagonisti
della nostra vita, dotati del potere di fare della nostra esperienza su questa
terra ciò che vogliamo.
Questo concetto potrà sembrare a molte persone assurdo.
Ciò che però ci suggerisce la filosofia hawaiana è che nessuno può avere potere
su di noi, se non siamo noi a cederglielo. Spesso, però, questo è purtroppo ciò
che facciamo, anche se inconsapevolmente.
Per molti di noi non è facile credere
di potere dirigere la propria esistenza. Cresciamo convinti che i nostri
genitori, i medici, i sacerdoti, il governo, gli amici, i patners oppure gli
eventi ci rendano impotenti e che abbiano facoltà di influenzare la nostra vita
(spesso rendendola impossibile) senza che possiamo farci nulla.
Ma qualcuno un’idea diversa comincia ad averla….
Pochi giorni fa sono entrata in contatto con un progetto bellissimo, nato
grazie a due amiche piemontesi. Il progetto si chiama Volo dei palloncini e lo
potete trovare su internet. Inoltre ho deciso di proporre un gemellaggio e
importarlo anche a Padova. Le due amiche di cui vi parlo hanno organizzato una
serata per presentare un libro, solo che nel momento in cui gli autori
avrebbero dovuto comparire sul palco non si è fatto vivo nessuno. La verità è
che il libro che avevano portato era un libro quasi interamente bianco, a parte
per poche frasi e foto inserite dalle ideatrici stesse. A quel punto gli
intervenuti sono stati invitati a scrivere nel libro qualunque cosa volessero e
a farlo girare di mano in mano, passandolo a chiunque vogliano, per i prossimi
due mesi. Ho fatto i miei complimenti ad Alessia e Francesca, questo il nome
delle due donne, perché hanno messo in luce con un progetto eccezionalmente
fantasioso e delicato una verità fondamentale: TUTTI POSSIAMO ESSERE AUTORI E
NON SOLO SPETTATORI.
Nel mio lavoro di coaching questo concetto è emerso sempre
con molta forza. Io vedo le persone, le ascolto, le sento e mi rendo conto di
quanto sia il loro potenziale. Mentre parlano vedo, sento, percepisco i loro
talenti, quelli che molte volte non hanno mai notato di avere, e mi impegno affinché
emergano e fioriscano.
La filosofia hawaiana crede che lo Spirito sia in ogni
cosa e che ogni cosa sia viva e sensibile. Ogni cosa è dotata di spirito e ha
potere. Lo Spirito è la sorgente della Vita e conferisce ad ogni essere vivente
il potere di sperimentare la propria esistenza interagendo con gli altri,
secondo i pensieri e le aspettative che ha e che plasmano gli avvenimenti cui
va incontro.
Certo, mi rendo conto che sentirsi dire che tutta la nostra vita
dipende da noi può essere un’idea gradevole, se va tutto bene, ma se, come
spesso capita, qualcosa non và o non è andata “bene”, allora immagino, per
averlo sperimentato io stessa in prima persona, quante resistenze si possano
avvertire prima di essere disposti a prendersi la responsabilità della situazione.
Quello che la filosofia hawaiana cerca di dirci, attraverso il sesto principio,
non è che abbiamo “la colpa” di ciò che di negativo ci siamo trovati a vivere
nella nostra esistenza, bensì che abbiamo un libero arbitrio molto più ampio di
quello che normalmente siamo portati a pensare e se ci rendiamo conto che tutti
hanno potere, allora sarà facile comprendere che perché qualcosa si manifesti ci
sono in gioco la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti e la
libertà di scelta di ognuno. Ecco allora che diventa fondamentale, per vivere
una vita secondo i nostri desideri, essere consapevoli di come abbiamo
contribuito a creare un evento, dato che se siamo consapevoli di ciò che
facciamo, pensiamo e scegliamo con parole, gesti, azioni, ogni momento della
nostra giornata allora abbiamo il potere di cambiare il nostro futuro.
Il vero potere non è controllo sugli altri o
manipolazione, bensì ci deriva dall’essere presenti nel Qui e Ora, dal
consapevolizzare cosa stiamo pensando, cosa scegliamo ogni giorno, cosa stiamo
manifestando oggi nel nostro cammino. Se continuiamo a credere che gli altri
abbiamo potere su di noi finiremo per lasciarci vivere e per condurre
un’esistenza “non nostra”. Mentre se adoperiamo il potere della focalizzazione,
nel presente, se seguiamo il nostro cuore, che sempre è in grado di dirci dove
e facendo cosa siamo veramente felici e noi stessi, se dirigiamo la nostra
volontà verso ciò che realmente vogliamo, se impariamo a lasciare andare il
passato e non crearci ansie per il futuro, se ci regaliamo la possibilità di
comprendere il significato più vero delle emozioni (anche quelle negative) e
degli eventi, se diventiamo abbastanza flessibili per cambiare tutto, qualora
ciò che stiamo vivendo non ci renda felici, allora torneremo in possesso della
nostra facoltà più preziosa: IL POTERE DI INFLUENZARE LA NOSTRA VITA E DI
VIVERLA MOMENTO PER MOMENTO DA PERSONE LIBERE.
PONO - L'EFFICACIA È LA MISURA DELLA VERITÀ.
La verità è che non esistono un modo giusto o un
modo sbagliato, bensì esistono una serie di modi, più o meno efficaci a seconda
delle circostanze. Il settimo e ultimo principio dello sciamanesimo hawaiano
sostiene proprio questo. L’efficacia è la misura della verità. Cioè per me è
“vero” ciò che funziona. E quello che funziona per me può non funzionare con
te.
La verità assoluta non esiste. Bisogna credere che ci sono differenti
soluzioni per i problemi, anche se spesso ci attacchiamo sempre ad un unico
modo di fare le cose. Di contro, quando ci rendiamo conto che la nostra
esperienza non cambia di una virgola, portare attenzione a questo semplice
fatto è la cosa migliore che ci possa capitare per cominciare a mettere in
dubbio la nostra visione, spesso parziale, su qualcosa. Il modo giusto, se
proprio vogliamo usare questo termine, che ognuno ha di fare una cosa,
affrontare una situazione o risolvere un problema, è quello più efficace per
lui. Questo significa che se qualcosa và male basta fermarsi un momento e
cambiare tecnica. La nostra vita e l’universo stesso ci offrono possibilità
infinite, solo che noi neppure le vediamo.
Mi viene in mente una barzelletta,
che forse era più un raccontino con morale. C’era una volta una persona che era
imprigionata in un castello. Tutti i giorni provava a forzare la porta chiusa a
chiave, ora con la lima, ora con una forchetta, ora con un altro oggetto..
Tutto questo per decenni. Ogni giorno il suo carceriere entrava, portava da
mangiare, sistemava la stanza e poi usciva. Il prigioniero non vedeva l’ora che
se ne andasse per ricominciare a cercare di forzare la porta. Una mattina il
carceriere, entrando, vide che qualcosa non andava e disse “ Che stupido, ieri
mi ero scordato di chiudere la finestra, meno male che tu sei un buon
prigioniero e non hai tentato di fuggire, se no avrei passato un brutto guaio.”
Ma la verità è che il prigioniero era talmente convinto che avrebbe trovato un
modo per forzare la porta che non si era neppure accorto della finestra
lasciata per sbaglio aperta dietro le sue spalle. Morale? Dobbiamo imparare ad
essere flessibili.
La flessibilità è la chiave dell’efficacia. Non c’è mai una
soluzione valida per tutto e per tutti, bensì ci sono molte differenti
soluzioni e in mezzo a quelle c’è la più opportuna per ciascuno.
Quanto optiamo per una soluzione è bene portarla
avanti e metterci impegno, ma se non vediamo concretizzarsi dei risultati
concreti entro un lasso di tempo ragionevole, allora, invece di scoraggiarsi e
desistere è opportuno prendere un’altra strada.
Tutto ciò riguarda, per
estensione, anche tutte le tecniche energetiche. Spesso le persone ne provano
una spinti dal desiderio di vedere un cambiamento nella propria esperienza di
vita, ma non sempre ottengono quello che si aspettavano e allora si convincono
che anche quelle tecniche non servono a nulla e che i loro problemi sono
irrisolvibili. Sia che ci si rivolga a tecniche non convenzionali, sia che si
scelgano percorsi più tradizionali la mia esperienza di vita mi ha suggerito
che se nulla cambia ciò può dipendere da una serie di fattori principali: o non
si è focalizzato il problema alla radice, cioè la vera causa all’origine di uno
stato non desiderato e quindi si è lavorato troppo sul generico, o non si è
applicata la tecnica con cura (esempio tipico, voglio perdere peso, mi iscrivo
in palestra e mi fanno una scheda che prevede venti sedute, e alimentazione
corretta, io per contro continuo a mangiare a casaccio e faccio solo quattro
sedute, per poi affermare che non riesco proprio a dimagrire :-)), o non ho
trattato tutti gli aspetti del problema, oppure da solo, nel caso di tecniche
di auto aiuto, sono bravissimo a raccontarmi delle cose sempre uguali
sulla situazione e ciò non mi aiuta certo a cambiare prospettiva e favorire il
mutare degli eventi. Quindi? Quindi applichiamo la flessibilità nella nostra
vita…
Facciamo una “spremitura del nostro cervello” ogni volta che dobbiamo
affrontare qualcosa e annotiamoci più di una soluzione, o meglio ancora, tutte
quelle che ci vengono in mente. Di fronte a ogni elenco saremo poi liberi di
valutare i pro ed i contro di ogni punto per scegliere quello che reputiamo più
efficace. Proviamo con la soluzione da noi identificata come migliore e stiamo
a vedere, ma se non ci soddisfa quello che succede in un tempo ragionevole,
beh, allora evitiamo l’auto-commiserazione, la lamentela e lo scoraggiamento.
Restiamo flessibili, cambiamo modo di applicare la soluzione, cambiamo tempi, o
cambiamo soluzione, provandone un’ altra di quelle che avevamo identificato, o
una nuova. Lo stesso si può dire per le tecniche energetiche. Se ne stiamo
utilizzando una e pare non soddisfarci, cambiamo modo di applicarla,
rivolgiamoci ad un operatore esperto, oppure cambiamo tecnica… L’universo è
pieno di opzioni, e risorse: sta a noi restare aperti per poterle cogliere.
PRESTO UNA SERIE DI ARTICOLI SU
COME APPLICARE INSIEME I PRINCIPI DELLO SCIAMANESIMO HUNA ED EFT.
sono molto attratto dallo sciamanesimo perche' penso di essere stato anch'io uno sciamano in una vita precedente
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