domenica 27 marzo 2016

Risvegliare la passione con EFT



Una classe prima.
Di quelle con quella bella con l'Ipad, quella tutta occhi e non capisco, quella che fa tante domande.
Poi i maschi, che o dormono o cazzeggiano, sì, si dice così: ridono e scherzano perchè stare attenti non è cosa "maschia".
E 4 maschi su 30 allieve/i devono mostrarsi maschi altrimenti perdono la faccia.
Poi succede che entri in classe, hai già in mente cosa devi fare , ma un' allieva fa una domanda.
La domanda.
La domanda cardine di tutta la tua materia.
La domanda che da anni non ti hanno più fatto.
Nessuno se ne era più accorto.
Che, a seconda dei casi, ci sono desinenze diverse.
Che là dentro c'è un mondo.
Il TUO mondo. Ma forse, anche il LORO.
E parti.
Parti perchè ti sei accorto che quella ragazza VUOLE SAPERE.
Ha chiesto: " Qual è la differenza, Prof.?"
E dietro quella differenza c'è tutto.
Dietro il vedere le differenze e cogliere la loro voglia di capirle, c'è TUTTO.
Ma soprattutto ci sei TU, con il tuo ruolo di "ponte" tra contenuto e allievo.
Perchè l'allievo ha un cuore.
E sente quando parli col cuore.
Nessuno cazzeggia più, gli occhi ridono, persino la bella ha messo via l'Ipad.
La curiosità ha vinto.
Bentornato.
Grazie.

Tiziana Manca Gherrino


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Tiziana ha scritto questo brano per me e io lo trovo molto significativo.

Lei ci parla, con amore, del mondo della scuola e in questo brano in particolare di come un insegnante, in un determinato momento della sua vita, possa incappare in un evento che risveglia nel suo animo la passione per quello che fa.
Ciò che abbiamo letto, l'emozione che trapela dalle parole, potrebbe applicarsi a qualunque lavoro, ma anche a qualcunque settore della vita.

Qualunque sia la cosa che stai facendo anche tu, oggi,  l'importante è che tu sia in contatto con il tuo cuore, che si tratti di professione, di relazioni, di amicizia, di un hobby, cosa pensi che succederebbe se la tua passione fosse spenta?
Cosa pensi che otterresti in cambio se invece di mettere energie e flusso in ciò che fai tu le affrontassi senza calore, senza anima, senza sentire la sottile gioia che alimenta chi vive pienamente ciò che è, ciò che ha scelto, ciò che fa?

Ebbene, a volte gli eventi ci portano un momento di fiacca, un momento in cui è più facile focalizzarsi su ciò che non và, sono momenti in cui mettiamo in discussione noi stessi e tutto ciò che ci circonda, ci chiediamo "chi me lo ha fatto fare?", o ancora "ma perchè tiro avanti in questa situazione?"

Questi sono esattamente i momenti in cui EFT e le tecniche energetiche possono venirti in aiuto.

Per questo ho preparato questo brevissimo video per risvegliare la passione con EFT.

Buona visione.




Virna e Tiziana

domenica 13 marzo 2016

EFT E ESSERE ADULTI

Oggi è il mio compleanno e per celebrare questa ricorrenza esprimo tutta la mia gratitudine per ogni cosa che ho vissuto lungo il mio cammino.

Oggi compio 40 anni e perciò la gente mi guarda e sorridendo mi dice "eh, non sei mica più una bambina", ma non sa quanto ci ho messo per  recuperare tutti i pezzi di me che avevo lasciato in giro "congelati" in un infanzia complessa e poco elaborata, e che ancora influenzavano la mia vita e i miei rapporti con gli altri.

Oggi, io, sorridendo, penso "AH, si, finalmente non mi sento più una bambina, impotente e in balia degli eventi, bensì una persona piantata dentro i suoi passi, in contatto con se stessa, che sa far ricorso al proprio sè adulto, ma anche a caratteristiche bambine o a quelle  da "genitore" quando servono.... e se una parte "bambina di me" prende il sopravvento, oggi so che non devo rifiutarla o negarne l'esistenza, perchè basta comprendere come mai si affaccia, e integrarla in chi sono oggi."

Oggi ho deciso di pubblicare un articolo molto bello, scritto dalla mia amica doula Emanuela Pamio, e siccome il suo articolo non ha bisogno certo di molti commenti, aggiungo solo che alla fine troverete il link ad un mio video per contattare il vostro SE' più adulto, la parte saggia, che non smette mai di guidarvi, anche quando ci sono in voi dei mondi congelati dovuti ad un passato non elaborato.

Buona lettura e che possiate sempre essere felici di CHI SIETE.


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L’adulto

Siamo davvero adulti?

Quando ero piccola, osservavo gli adulti attorno a me,  e sentivo che, in ogni relazione c’era qualcosa che mancava, ne ero cosciente, ma non sapevo esattamente cosa.
Sognavo di poter seguire dei veri adulti…ma da qualche parte essi mancavano in qualche cosa.
No non desideravo la perfezione, ma sognavo che essi potessero davvero guidarmi vedendo come ero e aiutandomi a scoprire il cammino più adatto per me.
Volevo delle persone oneste e leali, che accettassero i loro difetti, che ammettessero i loro sbagli, facendomi vedere che si può sopravvivere ai propri errori.
Era mio diritto poterlo avere.


I miei genitori non hanno difettato in questo, anzi mi hanno insegnato l’onestà di coscienza, quella cosa che ti impedisce di “fare il furbetto”, di “fregartene degli altri”, solo per avere dei vantaggi passeggeri, e piuttosto ti regala una grande pace nel corpo perché sai che hai fatto il meglio che potevi fare con i mezzi a disposizione. Però in quanto a protezioni verso questo mondo, nemmeno loro le avevano.

Nella società invece…immagino che io piccola ragazzina facessi davvero terrore, gli adulti erano così spaventati da me ed impauriti che non erano in grado di dirmi onestamente le cose come stavano, di prendersi le giuste responsabilità.

Però capisco, questa società è davvero difficile, appena scopri un attimo le tue vulnerabilità è facile che qualcuno ti possa attaccare. Bisogna essere abbastanza adulti per poterlo fare.

Ma io mi domando se lo sono.

Non lo so, ci sto lavorando parecchio.





Ma pensiamo a cosa è o NON è un adulto:

Un adulto Non alza la voce per coprire la tua sperando che questo gli dia più ragione.
Non ne ha bisogno, per un adulto il confronto è importante, non ne ha paura, un adulto non deve convincere gli altri per non sentirsi solo a pensarla in un certo modo o per valorizzare sé stesso..

Un adulto non dice cose non vere o che non ha verificato, solo perché possano affossare la tua immagine facendo risaltare la sua nel suo moscio splendore.

Un adulto si prende le sue responsabilità e lascia agli altri le proprie, non infila sensi di colpa nei suoi consigli affinchè possa essere più sicuro che tu sia portato a seguirli, non ne parla in modo assoluto come se fosse l’unica via da seguire, ma ti lascia sempre la scelta motivandola onestamente.

Un adulto non ti giudica in modo assoluto, comprende la tua umanità perche non può fare a meno di vedersi nella propria e capire che in fondo potrebbe aver sbagliato anche lui in quel modo se si fosse trovato nella stessa situazione.

Un adulto sa prenderti anche di peso e portarti via da una situazione veramente pericolosa, se capisce che tu non hai i mezzi per accorgertene, non si limita ad avvisarti, se ne prende la responsabilità o ti segue passo passo perche sa che è importante che tu possa farne esperienza, pronto a prenderti non appena le cose si possono fare davvero difficili.

Un adulto non sminuisce, deride, affossa, ridicolizza gli altri…perché non ha bisogno di aumentare la sua autostima in questo modo.

Un adulto gioca molto, gioca molto seriamente, senza mancare di rispetto agli altri.
Gioca con le parole, gioca con se stesso, con gli altri, con la vita….perche altrimenti “non passa più”

Un adulto prende il dolore di ognuno molto sul serio…perché sa che ogni dolore è importante per chi lo vive, ed ognuno ha diritto di essere preso sul serio ed abbracciato nel proprio dolore….poi sa anche trasformarlo in vita che va avanti, quando l’altra persona è stata abbracciata abbastanza.

Un adulto non tiene musi, non fa ripicche, non ha orgogli da vendicare, sa che il confronto è occasione di crescita, e sa mettersi in gioco, non è più bambino, ora può difendersi.

Un adulto sa aiutare con gratuità se è qualcosa in cui crede profondamente. E’ qualcosa che può donare e davvero non si aspetta nulla in cambio.
Sa anche chiedere il giusto compenso in termini monetari quando è necessario perché valorizza il proprio lavoro.
Un adulto non dà più di quello che può dare, perché non può andare in crisi di risorse.

Un adulto è profondamente onesto con sé stesso e con gli altri, nello stesso tempo sa difendersi da una società che le persone oneste le rivolta come calzini.

Un adulto non tratta i suoi figli come soggetti da “educare” da raddrizzare, da punire.
I figli sono persone prima di tutto ed hanno una loro dignità. Hanno bisogno piuttosto di una persona su cui contare che si prenda le responsabilità che loro non sanno prendersi (per ovvie ragioni di esperienza e immaturità).

Un adulto accetta le crisi, pur nella loro dolorosità, e si mette in gioco per superarle.

Un adulto non ha paura del dolore, o meglio ne può avere paura ma accetta di affrontarlo, magari a piccole dosi, magari con i dovuti tempi.

Un adulto si vuole bene, o vuole imparare a farlo.

Un adulto anticipa ciò che non vuole che succeda, più che può, e per il resto, accetta la sua fallibilità o ciò che la vita gli riserva, perché sa che non può controllare tutto o prendersi la responsabilità di tutto.

Un adulto sa aspettare, sa attendere il momento giusto per fare le cose, e se per caso non riesce, sa fermarsi, sa tornare indietro, sa imparare dai suoi errori.

Un adulto sa fare spazio anche agli altri, sa accettare gli errori, sa aiutarli se cadono.

Un adulto sa che non può stare davvero bene, se c’è chi soffre  e invece potrebbe stare meglio. Certo sa anche che non potrà cambiare il mondo, ma accetta di fare la sua piccola parte per migliorarlo.

Un adulto accoglie la sofferenza altrui, se non può fare niente per risolverla accetta di stare accanto con rispetto e pazienza, perché ognuno deve viversi il suo lutto per le aspettative disattese della vita.

Un adulto pensa a sé stesso ma anche agli altri, e sulla bilancia cerca di far coincidere al massimo il beneficio per tutti.
E’ disposto a rinunciare a qualcosa se sa che più persone possibile ne possono trarre beneficio.

Un adulto sa che la soddisfazione personale non ha prezzo.

Un adulto sa che la meta è importante, ma anche il cammino ha la sua bellezza e forse a volte è molto più importante.

Un adulto sa che ognuno fa secondo le sue possibilità, ma ci tiene al fatto che sarebbe un dispiacere se ognuno non contribuisse al suo meglio, perciò favorisce anche il lavoro degli altri riducendo la sua attività se serve.

Un adulto sa che a volte può anche non essere indispensabile, può anche essere incapace, può anche non sapere cosa fare, se c’è un bambino nei paraggi. Un adulto sa che ogni bimbo vuole essere un valore per lui  e ci tiene ad aiutarlo.

Un adulto sa che quello che ognuno ha dentro è importante, parla di sé bisogna ascoltarlo.

Un adulto ama incondizionatamente i propri figli, ma l’amore verso il proprio partner sa che è un amore condizionato al rispetto e alla collaborazione.

Un adulto sa prendersi cura di se stesso, sa fare tutto ciò che serve, cibo, vestiti, e pulizia, e sa prendersi cura degli altri (bambini, non autosufficienti etc)

Un adulto è una persona consapevole del fatto che se qualcosa non glielo hanno insegnato o non c’è stata occasione, può sempre impararlo.
Un adulto sa che se un altro adulto non ha imparato, lo puo sempre fare con i dovuti tempi, anche se ha 100 anni. ; )

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Guarda il prossimo video su EFT E ESSERE ADULTI.


Alla prossima e una fetta di torta virtuale per tutti!!!

Virna