domenica 30 giugno 2013

EFT E LA PAURA DELLA MORTE




Giulia mi chiama una mattina per fare una sessione nel pomeriggio. Conosce già E.F.T. e la applica spesso con successo. Decidiamo di fare una sessione tramite Skype.
Quando le chiedo che cosa posso fare per lei mi racconta di essersi recata ad una visita medica di controllo un paio di giorni prima e che al termine della visita le hanno prenotato un ulteriore accertamento fra quindici giorni per verificare alcuni valori che non sembravano esattamente nella norma, perché “è meglio verificare che non ci sia nulla che non và.”
Giulia dice che questa frase così vaga, pronunciata dal medico, le ha dato il là per perdersi in un sacco di pensieri che l’hanno messa in uno stato di ansia molto grande.
“Vorrei riuscire a tenere sotto controllo le mie emozioni” – mi dice – “Ho paura di tutte le situazioni che non so controllare, tipo quando devo fare esami scolastici o medici. Ho lavorato molto da sola e và meglio ma devo tornare dal dottore fra 15 giorni e il mio pensiero ricorrente è: Oddio chissà che cosa ho. Questa paura mi paralizza, non riesco più a vivere serena.”

Giulia è visibilmente agitata. Tutta la sua attività di pensiero è concentrata sulla frase detta dal dottore e sul fatto che non ha assolutamente nessuna risposta certa in mano in questo momento sul proprio stato di salute. Dovendo restare nel dubbio per giorni, cerca di prepararsi ad ogni responso immaginabile e così pensa a tutte le possibili ipotesi che potrebbero verificarsi dopo il prossimo controllo, soffermandosi con dovizia di particolari ad immaginare le situazioni più funeste.

Quella che sta colpendo Giulia è una sorta di ansia anticipatoria che le impedisce però di vivere il presente, tutta presa com’è da fantasie negative per il futuro.

Cominciamo a fare EFT insieme:
Anche se ho tutta questa paura, mi amo e mi accetto così come sono….
Anche se la paura mi paralizza……
Anche se sto vivendo un momento di sospensione….
Anche se mi faccio un sacco di seghe mentali…
Anche se vedo già il mio funerale…….
Anche se ansie e paure mi paralizzano….
Anche se ho paura di morire….

Chiedo a Giulia dove si trova questa ansia nel suo corpo.
Lei mi risponde che è nel suo stomaco e che ci vede una casa nera, senza finestre, senza niente, solo la sagoma di una casa, buia  fredda, senza porte né finestre. Aggiunge che la casa è così buia e fredda che non ci può vivere nessuno.

Continuiamo i giri di EFT su questa immagine.

Anche se ho questa casa nera, buia e fredda nel mio stomaco mi amo e mi accetto…

Dopo il primo giro Giulia mi dice che la casa si è spostata nello sterno e le toglie il respiro. Si sente soffocare.

Anche se ho questa casa nera nello sterno che mi fa soffocare…
Anche se mi sento soffocare e provo ansia ed angoscia…

Giulia dice di sentirsi un po’ meglio ma che sente ancora una paura 6.

Le dico di immaginare la morte su di un palcoscenico, in una rappresentazione e le chiedo “la morte di chi sarebbe ?”
Mi risponde “Di mio marito, di mia mamma, dei mie cari…, ma molto di più la mia… è di morire io che ho paura, paura da paralizzarmi.”

Le chiedo quale sarebbe la cosa più brutta e terribile che potrebbe succedere se lei morisse.
Mi risponde che ha paura di morire e di essere rifiutata da Dio.
Facciamo abbondante EFT su questo.
Anche se temo di morire e di essere rifiutata da Dio…
Anche se non so se sono pronta a morire…
Anche se non voglio morire…. Mai….

Introduco alcuni giri di EFT generativa sulla morte come cambiamento di stato, sulla possibilità di accettare che non possiamo avere il controllo totale degli eventi e che la morte fa parte della vita.

Mi apro alla possibilità di accettare che la morte fa parte della vita…
Accolgo l’idea che la morte è una cosa naturale…
Mi apro alla possibilità di accogliere l’idea che non posso sapere quando morirò, né quando moriranno i miei cari…
Accetto che non posso controllare tutto…
Accetto di vivere ora e qui e di non pretendere che coloro che amo muoiano solo quando lo dico io, come dico io e se lo dico io e soprattutto se a me và bene….
Accetto l’idea di vivere senza temere di morire…

Alla fine dei giri Giulia sorride, si sente più sollevata e mi dice che si rende conto di essersi “imprigionata da sola”, di essere lei stessa a paralizzarsi. “Faccio molta fatica a lasciare andare le cose, da sempre. Mi rendo conto che mi “incateno” alle cose, anche alla vita! Non voglio passare 15 giorni a preoccuparmi. Ho la visita fra 13 giorni. Voglio vivere 12 giorni e il 90% del 13° normalmente, mi concederò un po’ di paura nei cinque minuti prima del controllo, prima di entrare nell’ambulatorio del medico. Questo è quello che farò”.

Le chiedo in modo provocatorio se è sicura di non volere spendere i prossimi giorni a procurarsi preventivi delle imprese di onoranze funebri e dei fiorai per non correre il rischio di arrivare impreparata al suo funerale.
Giulia scoppia a ridere in una risata bella e sonora e mi manda a quel paese dicendomi inoltre che se ho premura di pensare alla morte si può procurare qualche preventivo, ma per me.

Decisamente EFT ha aiutato Giulia a cambiare prospettiva.



martedì 25 giugno 2013

EFT E CENTAURY: per chi non riesce a dire di no e finisce per farsi sfruttare.





INTRODUZIONE

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento
.

CENTAURY – stato d’animo negativo

Centaury è la persona che dice sempre di si, gentile, disponibile e amichevole, non riesce però a fissare dei limiti e spesso finisce per essere sfruttato, al punto da diventare “lo zerbino” di qualcuno. La persona in uno stato Centaury negativo si lascia facilmente sottomettere da persone più forti e reprime i propri desideri e le proprie necessità per compiacere gli altri. Spesso i Centaury si accollano troppo lavoro, oppure si lasciano convincere a prendere strade non proprie, come ad esempio il figlio che si lascia convincere a prendere in mano l’attività dei genitori, o quello che bada ai genitori anziani e malati ma senza farsi una vita propria. La vocazione di Centaury è quella di mettersi al servizio degli altri, ma è un problema quando per far ciò si lascia calpestare.
Spesso Centaury accontenta gli altri per necessità di sentirsi accettato, di gratificazione, oppure per la paura del rifiuto e della solitudine. Centaury ha difficoltà nell’autoaffermazione e finisce spesso nel ruolo di vittima.


CENTAURY – stato d’animo trasformato

Il rimedio Centaury interviene per aiutare le persone a definire i propri confini ed ascoltare le proprie necessità. Aiuta a farsi valere e distinguere quando è il caso di andare incontro agli altri oppure no. Centaury non cambia le caratteristiche di gentilezza e disponibilità della persona, ma le consente di comprendere quali sono i suoi ritmi e i suoi desideri, potenziando la sua volontà. Il fiore aiuta anche a riconnettersi al proprio Sé e a non aver più bisogno del riconoscimento degli altri per sentire di esistere e ritenersi utile.


CENTAURY ed EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo CENTAURY

PER CHI NON SA DIRE DI NO

Punto karate: Anche se non so proprio dire di no, mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: a volte vorrei saper dire di no
Sopracciglio: mi piacerebbe imparare a dire di no.
Lato dell’occhio: la mia famiglia (o i colleghi, o il fidanzato) mi sfrutta troppo
Sotto l’occhio: e io quasi non ho più le forze
Sotto il naso: devo fare tutto io…
Sotto il labbro: non so dire di no

Clavicole: tutti si aspettano che lo faccia io
Sotto ascella: finisco sempre per fare quello che dovrebbe fare X per aiutarlo e non riesco a fare il mio.
Sotto seno: non posso dirgli di no

Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sul fatto di non sapere dire di no.
Vedere che emozione è collegata al fatto di non sapere dire di no e partire con un altro giro cominciando con
Anche se provo (RABBIA, TRISTEZZA, DOLORE, RASEGNAZIONE ecc.) per il fatto di non saper dire di no, provo ad amarmi e accettarmi…


PER L’ANSIA DA APPROVAZIONE E LA PAURA DI NON ESSERE ACCETTATI

Punto karate: Anche se ho tanta paura di non essere accettata da mia mamma (o chiunque altro), e così faccio di tutto per accontentarla, provo ad amarmi comunque
Sopra la testa: ma io voglio essere amata da lei
Sopracciglio: farei di tutto per accontentarla
Lato dell’occhio: ha bisogno di me
Sotto l’occhio: mi è impossibile dirle di no
Sotto il naso: le sue necessità sono più importanti delle mie
Sotto il labbro: ciò che voglio io può aspettare

Clavicole: e poi non è così importante
Sotto ascella: voglio che mia mamma mi accetti
Sotto seno: non voglio farla soffrire

Pollice: preferisco sacrificarmi
Indice: mi turba se non riesco a soddisfare le sue aspettative
Medio: mia madre si aspetta da me che l’aiuti
Anulare: meglio restare a sua disposizione che deluderla
Mignolo: voglio farla contenta.


PER CHI SI SENTE “VITTIMA”

Punto karate: Anche se mi sento “vittima” del mio capo ufficio (o chiunque altro), mi apro alla possibilità di ascoltare il mio vero io
Sopra la testa: mi sfrutta continuamente
Sopracciglio: mi devo sottomettere a tutte le sue richieste
Lato dell’occhio: non posso mai fare di testa mia
Sotto l’occhio: ho paura che non noterà mai quanto faccio per lui
Sotto il naso: forse se faccio di più lo farò contento
Sotto il labbro: non riesco mai a dirgli di no

Clavicole: anche se c’è da lavorare fino a tardi
Sotto ascella: o fare doppi turni
Sotto seno: ho paura di perdere la sua stima se non accetto, e poi magari mi licenzia


Pollice: preferisco fare quello che mi chiede
Indice: mi turba se non riesco a soddisfare le sue aspettative
Medio: voglio tanto rendermi utile
Anulare: ma a volte mi sento svuotato e stanco
Mignolo: spesso mi sento esausto.

venerdì 21 giugno 2013

EFT E LA PERCEZIONE DEL CALORE

Eft e la percezione del calore…

(dal Dizionario di Medicina  ed. 2010) La termocezione è il sistema di percezione delle sensazioni termiche. Le sensazioni di caldo e di freddo non sono sensazioni assolute ma relative, in quanto non dipendono solo dalla temperatura dell’ambiente in contatto con il corpo, ma anche dalla temperatura di quest’ultimo. Se si immerge una mano in acqua calda e l’altra in acqua fredda per un certo tempo e, successivamente, si immergono entrambe in acqua tiepida, la mano passata dall’acqua calda all’acqua tiepida ha una percezione di freddo, mentre l’altra di caldo. La percezione delle sensazioni termiche è mediata dallo stesso sistema coinvolto nella discriminazione tattile, nella percezione del dolore  e nella propriocezione, ossia il sistema somatosensoriale. La combinazione delle informazioni contenute nei pattern di attività dei recettori periferici e la loro elaborazione che dà origine alla percezione del caldo e del freddo avvengono, invece, tramite processi non ancora chiariti.

Per ogni persona, la percezione caldo/freddo è condizionata da: temperatura, umidità relativa dell’aria, ventosità nonché dall’esposizione alla luce solare diretta. Inoltre c’è la variabilità tra individui: io ho caldo e tu stai bene (a parità di tutte le altre condizioni).

Negli ultimi giorni non faccio altro che sentire persone lamentarsi del caldo, che è comunque piuttosto intenso su buona parte dell’Italia e in alcune regioni, per esempio qui a Nord Est, si combina con una grande umidità.

Queste “lamentele” ripetute non hanno altro effetto che aumentare la nostra percezione del calore esterno perché, come potete confermare tutti, più tempo passiamo a pensare e quindi più energia concentriamo su una cosa (persona, evento, situazione) fastidiosa e più tendiamo a provare fastidio nei suoi confronti.

I pensieri circolari come “Ma quanto caldo fa, ma che umidità assassina, è caldo da morire, ho così caldo che muoio, mi sento male per il caldo ecc. ecc…” che ci girano in testa e cui diamo voce tutto il giorno, sostenuti da altre lamentele di amici, familiari e colleghi, non fanno altro che aumentare il nostro malessere generale e mettono tutto l’organismo in uno stato di stress ancora più grande.

Sono certissima che evitare di esporsi al sole nelle ore calde, concedersi un’alimentazione molto leggera e ricca di vitamine e sali minerali, in cui siano abbondanti la frutta e la verdura anche solo crude, e bere molta acqua siano buoni consigli che possiamo ascoltare e da cui trarremo certo beneficio.

Io però mi sento anche di suggerirvi di ricorrere a qualche giro di EFT per spezzare il circolo vizioso delle “lamentele” e aiutare il nostro corpo a reagire in maniera adeguata al caldo intenso.

Se avete dei dubbi su come fare EFT consultate pure le altre sezioni di questo blog o visionate qualche video su you tube.

Un primo giro per iniziare:

Anche se non sopporto più questo caldo…..mi amo e mi accetto così come sono e accetto anche il caldo ….

Picchiettate abbondantemente su tutto quello che emerge.

E poi a seguire ecco degli altri giri tipo che potete utilizzare:

Anche se non ci sono più le mezze stagioni…
Anche se muoio dal caldo….
Anche se c’è un sacco di umidità e mi sembra di sciogliermi come un gelato…
Anche se non riesco più a uscire di casa per il caldo….
Anche se adesso che c’è il sole non si può più stare all’aria aperta e questo mi fa arrabbiare….
Anche se odio il caldo…
Anche se mi sembra di non riuscire a respirare…
Anche se con il caldo la gente che incrocio per la strada è cattiva…..
Anche se odio le zanzare…
Anche se non riesco più a dormire per il caldo…
Anche se con questo caldo non ho più voglia di fare niente…
Anche se con questo caldo mi da fastidio tutto e soprattutto gli altri…..
Anche se con il caldo non ho voglia nemmeno di stare vicino a mio marito/moglie/fidanzato perché è troppo caldo…
Questi sono solo degli esempi, ricavati dalle frasi che sento ripetere continuamente in questi giorni…
Ognuno può partire con: Anche se e, se ci sono, aggiungere una frase che rappresenti al meglio i propri pensieri e emozioni “disturbanti” collegati alle temperature elevate del periodo…


Alla fine ciascuno di noi può concedersi dei giri di picchiettamento della cosiddetta EFT generativa, per aiutare il nostro corpo a interagire al meglio con il caldo intenso..

Cominciando dal punto karate o da un punto qualunque:

Accolgo le circostanze, e anche la temperatura esterna, e anche se mi va di lamentarmi scelgo di accettare ciò che la vita e il clima mi offrono…..
Accolgo la temperatura esterna e lascio che il mio corpo possa fare del proprio meglio per adattarsi ad essa….
Ho fiducia nella capacità del mio corpo di bilanciare il grande caldo esterno….
Ho fiducia nel mio corpo e in ogni mia cellula e scelgo di lasciarli lavorare in pace affinché possano attivare tutte le loro abilità per trovare un equilibrio ottimale anche con il grande caldo…..


Buon picchiettamento a tutti!!!

martedì 18 giugno 2013

EFT E BEECH: per l’intolleranza nei confronti degli altri, del loro comportamento, del loro modo di affrontare le cose.





INTRODUZIONE

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento.



BEECH – stato d’animo negativo


BEECH è spesso critico e intollerante nei confronti degli altri. Non approva quelli che la pensano diversamente da lui. Reagisce in modo anche abbastanza esagerato, fino a cadere in scoppi d’ira. Non riesce a mettersi nei panni di quelli che ha di fronte, trova spesso da ridire e può apparire come uno sbruffone o un arrogante. Generalmente il suo atteggiamento è dovuto a sensibilità, scarsa autostima e vulnerabilità, che gli impediscono di guardare alla propria interiorità e tendono a fargli proiettare tutta la negatività all’esterno. Ama la precisione e l’ordine ed è molto infastidito se qualcuno si comporta diversamente da come lui ritiene giusto. Come segni dello stato di rifiuto continuo in cui vive può manifestare allergie, intolleranze, vomito o certi tipi di tosse.


BEECH – stato d’animo trasformato

Il rimedio Beech agisce sulla critica e sull’intolleranza incoraggiando la persona ad accettare modi di essere e di agire differenti rispetto ai suoi. Il fiore fa si che chi prima riusciva solo a condannare possa comprendere la diversità di vedute di chi ha intorno e che si apra con compassione e comprensione verso il prossimo, consentendo anche a se stesso di utilizzare la realtà come uno specchio, per poter osservare i propri “difetti” e correggersi senza entrare in crisi.


BEECH ED EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo BEECH

PER L’INTOLLERANZA NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI

Punto karate: Anche se non sopporto che gli altri (oppure una persona nello specifico, es. il collega, la suocera, la mamma, gli altri condomini) la pensino diversamente da me (eventualmente in una situazione specifica), mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: mi auguro che la smettano, mi stanno facendo uscire fuori di testa..
Sopracciglio: se potessi gli direi io quello che penso
Lato dell’occhio: il loro comportamento è intollerabile
Sotto l’occhio: è tutta colpa loro…
Sotto il naso: ho deciso di dir loro dove sbagliano
Sotto il labbro: in fondo hanno bisogno che qualcuno glielo mostri

Clavicole: io so di avere ragione.
Sotto ascella: se non mi danno ragione gliela faccio vedere io
Sotto seno: quello che fanno (dicono, scelgono ecc.. ) è intollerabile.

Picchiettare tutti i punti delle dita concentrati sul fastidio che ci da che gli altri (o un altro in particolare) la pensino diversamente da noi.


PER UN FORTE RIFIUTO VERSO UNA SITUAZIONE O UNA PERSONA (prendo ad esempio il proprio lavoro)


Punto karate: Anche se non sopporto più questo lavoro, non mi accetto affatto.
Sopra la testa: vorrei andarmene
Sopracciglio: questo posto mi fa schifo, per non parlare poi della gente con la quale lavoro… se non mi servisse il denaro li manderei tutti a quel paese
Lato dell’occhio: non ne posso più di stare qui
Sotto l’occhio: non tollero il modo di fare che hanno i miei colleghi e il mio capo
Sotto il naso: nemmeno il lavoro mi piace più…
Sotto il labbro: anche i clienti (o i fornitori, o i sottoposti) mi urtano i nervi

Clavicole: sento un fortissimo rifiuto per questa situazione
Sotto ascella: vorrei cambiare ma non posso..
Sotto seno: non tollero questo luogo e doverci venire tutte le mattine

Identificare dove è possibile localizzare questo rifiuto nel proprio corpo. Percepire in che punto del corpo si fa sentire.
Cercare, se possibile, di dargli una forma e un colore.
Picchiettare sull’immagine che è emersa.



PER L’ANSIA DA PERFEZIONISMO e ORDINE (quando qualcuno intorno a noi non è così ordinato e preciso – ad esempio la collega con la quale lavoriamo ogni giorno, ma anche i figli, il compagno…ecc.)


Punto karate: Anche se provo una grande rabbia nei confronti di X per come continua a creare disordine e confusione in ufficio (o in camera sua, in casa, IN BAGNO .. ecc), mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: è X che non amo e non accetto per nulla
Sopracciglio: e non riesco a capire quanto può essere stupido, e irrispettoso….
Lato dell’occhio: non mi sento affatto capita
Sotto l’occhio: dovrei buttare via tutte le sue cose
Sotto il naso: quasi quasi le butto dalla finestra
Sotto il labbro: così la finisce di lasciare disordine

Clavicole: mi da un grande fastidio
Sotto ascella: e questo è solo uno dei suoi tanti difetti.
Sotto seno: è proprio una persona incapace, inetta…..

Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sul fastidio che si prova verso chi non è preciso e ordinato come noi.

sabato 8 giugno 2013

EFT E ASPEN: per la paura delle cose vaghe e le ansie immotivate.




 
INTRODUZIONE

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento.



ASPEN - stato d'animo bloccato

La caratteristica principale dello stato ASPEN negativo è la sensibilità verso influenze sia positive che negative. Il tipo Aspen ha spesso la sensazione che stia per succedere qualcosa, prova timori vaghi e immotivati che a volte lo fanno diventare ansioso o lo spingono fino agli stati estremi di timore e di panico. La persona in questo stato tende a non parlare delle sue paure, che pure emergono facilmente, perché non le sa spiegare e teme che non sarebbe capito da chi gli sta intorno. Il timore, in Aspen, nasce improvviso e senza cause evidenti. A volte Aspen si sente minacciato o prova disagio anche in mezzo alla gente, di cui pure ama la compagnia, perché percepisce gli umori degli altri. Aspen è indicato anche per gli incubi e i sogni irrequieti o per la paura del buio.

ASPEN - stato d'animo trasformato

Il rimedio Aspen porta la persona a sentirsi protetta e sicura e a vivere la propria sensibilità come un dono. Il fiore dona maggiore fiducia in se stessi e placa le ansie e la paura dell’ignoto.



ASPEN ed EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo ASPEN

PER LE PAURE VAGHE

Punto karate: Anche se provo una grande paura e non so perché, mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: provo una paura molto forte.
Sopracciglio: e non riesco a capire da cosa è causata….e non posso parlarne con nessuno, perché non saprei nemmeno spiegare di cosa ho paura….
Lato dell’occhio: non mi sento affatto al sicuro….
Sotto l’occhio: mi sento minacciato…
Sotto il naso: è come se sapessi che sta per succedere qualcosa di brutto… ma non so cosa.
Sotto il labbro: mi sento molto in ansia…

Clavicole: ho tanta paura
Sotto ascella: e più la nascondo meno riesco a contenerla…..
Sotto seno: se potessi farei sparire questa paura ma non ci riesco…..

Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sulla paura che si prova.

PER GLI INCUBI

Punto karate: Ho avuto un incubo…. Ma mi amo e mi accetto lo stesso.
Sopra la testa: ho paura
Sopracciglio: non so spiegarmi perché ma la notte fatico a dormire
Lato dell’occhio: è come se qualcosa fosse in agguato
Sotto l’occhio: non sono capace di spiegare cosa mi capita
Sotto il naso: ma non riesco a dormire sereno
Sotto il labbro: se mi addormento ho gli incubi

Clavicole: incubi che mi terrorizzano…
Sotto ascella: anche di giorno sento un timore indefinito
Sotto seno: ma di notte peggiora moltissimo…

Pollice: e non riesco a dormire…
Indice: oppure dormo poco e male
Medio: oppure faccio incubi tremendi
Anulare: e sono sempre più stanca
Mignolo: con tutta questa ansia…

E’ possibile fare un giro su uno specifico incubo e quello che si ricorda di esso.

Se invece degli incubi prevale l’insonnia è possibile fare dei giri partendo da
Anche se soffro d’insonnia mi amo e mi accetto così come sono…. E continuare seguendo quello che emerge.









PER GLI INCUBI (E LE PAURE VAGHE NOTTURNE) NEI BAMBINI

Punto karate: Anche se ho fatto un brutto sogno e ho tanta paura… io sono un bravo bambino lo stesso… e la mamma e il papà mi vogliono tanto bene
Sopra la testa: ho proprio paura….
Sopracciglio: ho paura del buio…
Lato dell’occhio: e di stare nella mia cameretta da solo…
Sotto l’occhio: ho paura che ci siano delle cose brutte nella mia camera
Sotto il naso: ma voglio essere coraggioso..
Sotto il labbro: un incubo è come un film e io posso smettere di vederlo  o cambiare canale quando voglio..

Clavicole: va tutto bene…
Sotto ascella: se voglio posso giocare a cambiare il finale del mio sogno… 
Sotto seno: ho ancora un po’ di paura… ma mi piaccio così come sono
Chiedere al bambino quanta paura sente da 1 a 10 e far picchiettare il numero….


Un'altra idea è far picchiettare il bambino sull’incubo avuto partendo dalla frase:
Anche se ho avuto un incubo sono un bambino eccezionale e decido che farò solo sogni belli…
E utilizzare la ripetizione “farò solo sogni belli” su ogni punto.


In alternativa si possono fare picchiettare i bambini sull’incubo che hanno avuto chiedendo di raccontarci cosa hanno sognato e di fare inventare un finale diverso….
Oppure si può chiedere ai bambini di dirci cosa farebbero i personaggi dell’incubo se potessero scegliere di giocare ad un gioco che amano…

In entrambi i casi è utile che il bambino continui a picchiettare oppure lo aiuteremo noi picchiettando o massaggiando i punti delle dita.

Stimolare la normale capacità del bambino di utilizzare la propria fantasia lo aiuterà ad assumere diversi punti di vista e ad imparare a sfruttare le proprie risorse interiori per affrontare incubi o altre situazioni che lo disturbano.




lunedì 3 giugno 2013

EFT E RAPPORTO CON IL DENARO



 Liberarsi dalle convinzioni limitanti aiuta a vedere quelli che consideriamo problemi in modi nuovi e a trovare soluzioni nuove per realizzare i propri obiettivi.

Fra i mezzi più importanti che abbiamo per raggiungere questo risultato ci sono la Consapevolezza e l’Auto-consapevolezza.

La prima ci aiuta a sapere cosa sta succedendo intorno a noi.
La seconda cosa sta succedendo all’interno di noi.


Se abbiamo problemi di denaro, se i soldi sembrano non bastarci mai, se non riusciamo a mettere da parte nulla, o peggio, se spesso arriviamo ad intaccare i nostri risparmi perché non guadagniamo abbastanza, tutto ciò dipende dal nostro rapporto con i soldi e dal nostro indice finanziario.

L’indice finanziario è una sorta di “limite personale” collegato all’insieme delle nostre credenze sul denaro e sul nostro modo di considerarlo e gestirlo.

Tutti noi abbiamo un indice finanziario. Se non ci soddisfa dobbiamo diventare consapevoli di esso e cambiarlo.


Se decidiamo di affrontare il nostro rapporto con il denaro utilizzando EFT, potenziare Consapevolezza e Auto-Consapevolezza ci consente di far luce su tutti gli aspetti che possono minare la nostra stabilità finanziaria e che può essere necessario trattare “picchiettando”.  



Per cominciare può essere utile porsi alcune domande sulla situazione “esterna”.

Qual è il mio attuale rapporto con il denaro?
Come posso definirlo?
Quello che guadagno da stabilità alla mia situazione finanziaria?
Da 0 a 100 quanto sono soddisfatto di ciò che guadagno?
Qual è la mia idea di libertà finanziaria?
Di quanto denaro penso di aver bisogno per vivere il tipo di vita che vorrei?



Ovviamente mentre rispondete a queste domande sarà molto probabile che emergano anche delle emozioni collegate alle domande stesse e alle risposte che vi sentirete di dare.


A mio avviso, potrebbe essere più utile concentrarsi sulle diverse domande in diversi momenti, seguendo di volta in volta tutti i pensieri, le immagini, i ricordi e le sensazioni che eventualmente dovessero emergere in ogni giro, picchiettando abbondantemente, fino a scogliere l’intensità di ogni  specifico aspetto che ci crea qualche disagio.

Dopo aver fatto abbondante esercizio sulla situazione esterna è possibile passare ad auto-consapevolizzare le nostre credenze principali, cioè le fonti del nostro rapporto con il denaro.

(ricordiamo che            I PENSIERI GENERANO EMOZIONI
                                   
LE EMOZIONI GENERANO LE AZIONI
                                                                       
                                    LE AZIONI DETERMINANO I RISULTATI)


Anche in questo caso è utile abbondante picchettamento su tutto quello che emerge durante l’esecuzione degli esercizi.


Potete anche decidere di fare un esercizio al giorno, ovviamente seguito da tanti giri di EFT, quanti ne ritenete utili .

Es. 1

Annota tutto ciò che hai sentito dire da bambino sul denaro, la ricchezza e le persone ricche.

Es. 2

Ripensando agli anni dell’infanzia e dell’adolescenza prendi nota di qual era la situazione finanziaria della famiglia.
Se le ricordi scrivi le abitudini dei tuoi genitori o di altre persone care rispetto al denaro.
A quale membro della famiglia pensi di assomigliare nel rapporto con il denaro?
Dal comportamento di chi, invece, ti discosti totalmente?
Come ti fa sentire quello che hai annotato?


Es. 3

Descrivi almeno un evento che ti ha coinvolto legato al denaro. Quello che ti ricordi.
Se ne ricordi più di uno annotali brevemente.
Come pensi che questo evento (o più di uno) sia legato al tuo atteggiamento verso il denaro?


Ovviamente, lo ribadisco, queste domande hanno lo scopo di fare da spunto per far emergere i diversi aspetti che possono condizionare il nostro rapporto con il denaro.

Potete anche decidere di farvi altre domande, di partire da queste e successivamente integrarle con altre che ritenete buone per voi.

Potete provare a fare un esercizio di visualizzazione immaginando di poter dipingere sulla tela il vostro attuale rapporto con il denaro. Sia che vi vengano in mente immagini reali, che qualcosa di astratto (tipo schizzi di colore, figure geometriche ecc.) va comunque bene. Una volta afferrata un’immagine datele un titolo e poi picchiettate partendo da questo titolo.

Per ulteriori approfondimenti, dubbi, domande, condivisioni e perplessità non esitate a scrivermi:
virna.trivellato@yahoo.com