martedì 23 dicembre 2014

CALENDARIO ATTIVITA' GENNAIO - MAGGIO 2015

Qui in dettaglio il calendario dei prossimi eventi in VENETO.
Consultate periodicamente il calendario per essere informati su nuovi eventi.
Ricordo che ogni seminario richiede la prenotazione obbligatoria a 
virna.trivellato@yahoo.com
o vial cell. 3485417466

IN COLLABORAZIONE CON:






GENNAIO


CORSO BASE DI EFT INTEGRATA: 

25 GENNAIO 2015 

A CAMPOSAMPIERO - PADOVA



EFT Integrata è nata ufficialmente nel 2013 e rappresenta l’incontro fra EFT E LOGOSINTESI. EFT/EFT INTEGRATA E SET sono tecniche di auto-aiuto che permettono di individuare e trasformare i blocchi (per la maggior parte inconsci) che limitano la naturale espressione dell’individuo, aiutano a gestire stati emotivi difficili (paure, dipendenze, blocchi, ansie, “seghe mentali”), ad individuare e sciogliere i conflitti causa di molti sintomi fisici, a trasformare comportamenti indesiderati, a scoprire i propri talenti, a lasciar andare le ferite del passato, a focalizzare meglio il futuro, e tanto altro ancora.
 
Durante lo svolgimento del Corso grande rilevanza viene data all’aspetto pratico: ogni metodo proposto viene insegnato attraverso esercizi singoli o di gruppo.

Ai partecipanti verranno fornite delle dispense del corso e un attestato di partecipazione.

I corso è a numero chiuso, verrà svolto con un minimo di 6 partecipanti e si chiede gentilmente di prenotarsi entro il 10 GENNAIO 2015. 

CONTRIBUTO PER LA FREQUENZA: 120 EURO – E’ INCLUSA UNA SESSIONE INDIVIDUALE DI 1 ORA PER APPROFONDIMENTI O PER TRATTARE UN TEMA A SCELTA DA FRUIRE NEI SEI MESI SUCCESSIVI O DA REGALARE. CHI DECIDE DI PAGARE ALL’ISCRIZIONE POTRA’ USUFRUIRE DI UNO SCONTO DI 20 EURO.





25 GENNAIO 2015 ore 10:00-18:00

ore 13.00-14.00 pausa pranzo libera




 

 






via MOGNO 34 (sopra negozio NATURA AMICA) CAMPOSAMPIERO – PD

 

 PER MAGGIORI INFO O ISCRIZIONI TELEFONA AL 3485417466

 O SCRIVI UNA MAIL A virna.trivellato@yahoo.com

 

 

 

 

 

SCARICA IL VOLANTINO DEL CORSO E SE TI FA PIACERE CONTRIBUISCI A DIFFONDERLO: 

https://drive.google.com/file/d/0Bzqfr8bYCjlxYmZqX2stLU1ZZEk/view?usp=sharing


                              FEBBRAIO




Seminario “Tecniche energetiche per l'Abbondanza”
08 febbraio dalle 9:00 alle 13:00
Via MOGNO 34 – CAMPOSAMPIERO - PADOVA  
Per informazioni e iscrizioni :
Virna Trivellato: 3485417466
Nel seminario di tecniche energetiche per l’abbondanza avremo modo di imparare, in modo semplice ed efficace, la tecnica energetica EFT (Emotional Freedom Techniques) e la sua versione più moderna EFT I;
con questa e con altre tecniche potremo lavorare immediatamente per:

scoprire il nostro vero potenziale e il nostro ruolo nel plasmare la realtà che ci sta intorno,
capire come memorie, fantasie e credenze, anche ereditate dai nostri avi, influenzano la nostra vita e come liberarcene,
riscoprire e dare fiducia alle nostre illimitate risorse,
scoprire tutti gli auto-sabotaggi che mettiamo in atto inconsciamente, incasinandoci la vita,
eliminare definitivamente i blocchi, anche molto antichi, nei confronti del denaro e dell’abbondanza,
riprogrammare i nostri obiettivi senza più impedimenti.


Il costo è di 50,00 Euro. Iscrizioni entro la fine di GENNAIO. Il seminario partirà con un minimo di 6 iscritti.


 MARZO

Il Genio Femminile – seminario breve
8 Marzo 2015  09:00 - 13:00

Via MOGNO 34 – CAMPOSAMPIERO - PADOVA  
Per informazioni e iscrizioni :
Virna Trivellato: 3485417466
L’Energia femminile e quella maschile hanno bisogno di essere riconosciute, accolte e nutrite affinché entrambi i generi trovino un loro Equilibrio all’interno del nostro Essere : Donne e Uomini.
Il Genio Femminile si propone come possibilità pratica di riequilibrare aspetti del nostro femminile che, per svariati e profondi motivi, abbiamo a lungo dimenticato. Come noi, ed insieme a noi, scoprirete che affrontare, sanare le nostre ferite e arrivare alla vera guarigione è possibile, grazie all’incontro di tutte le parti che ci compongono, grazie al “matrimonio sacro fra il maschile ed il femminile che è in noi”.
Il Genio Femminile, come percorso di crescita si sviluppa utilizzando il sostegno di svariati strumenti come la tecnica energetica EFT (Emotional Freedom Technique) ed esercizi creativi, espressivi e visualizzazioni.
In questo laboratorio, attraversiamo insieme alcuni momenti che corrispondono a tappe ben precise, di una strada di prove che percorriamo tutti i giorni, come ad esempio: la separazione dal femminile, l’identificazione con il maschile, imparare a dire di no, guarire le ferite, integrare maschile e femminile, ma con una nuova consapevolezza. Le convinzioni, le esperienze di vita ed i modelli di educazione, che ci allontanano da ciò che siamo e/o non ci permettiamo di essere, sono fortemente presenti nella nostra esistenza e questo percorso di crescita aiuta a riconoscerli, farli emergere, accoglierli, superandoli lasciando andare ciò che non ci appartiene più e aprendoci alla concreta possibilità di Ri-scoprire la nostra natura.

Iscrizioni entro il 25 febbraio. Il Seminario avrà luogo al raggiungimento di minimo 6 persone.


Contributo per il seminario 50 euro.



 MAGGIO

Seminario “Tecniche energetiche per l'Autostima”
17 maggio dalle 9:00 alle 13:00
Via MOGNO 34 – CAMPOSAMPIERO - PADOVA  
Per informazioni e iscrizioni :
Virna Trivellato: 3485417466
L'autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l'autoapprovazione del proprio valore personale fondato su autopercezioni. La parola autostima deriva appunto dal termine "stima", ossia la valutazione e l'apprezzamento di se stessi e degli altri.
Chi di noi ha una bassa autostima crede di non valere niente, si sente insignificante, pensa di non suscitare simpatia, non ha fiducia nelle proprie capacità, preferisce non esporsi, affronta solo le realtà conosciute, si sente a disagio e disarmato nei confronti del futuro ed ha la paura che le cose siano destinate a peggiorare.

Il lavoro sull’autostima con EFT ed altre tecniche energetiche rende possibile:

* il rilascio immediato dei blocchi che hanno causato la scarsa fiducia in noi stessi;
* l'allineamento al nostro vero se;
* il recupero della fiducia in noi stessi;
* il recupero della gioia di sentirci sempre al posto giusto nel momento giusto padroni del nostro destino.



Il costo è di 50,00 Euro. Iscrizioni entro la fine di MARZO. Il seminario partirà con un minimo di 6 iscritti.


sabato 20 dicembre 2014

LE LUCI E LE OMBRE






Chiunque desideri fare il coach, o lo sia già, agisce, nel lavoro come nella vita, sulla base di alcuni presupposti fondamentali, primo fra tutti che in ogni individuo ci siano già tutte le risorse per realizzare al meglio il proprio scopo su questa Terra.

Quello che un coach tende a fare, perciò, non è fornire soluzioni facili, o sostituirsi al cliente nel processo decisionale, bensì aiutare gli altri a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità, orientando il singolo verso la definizione dei risultati da lui desiderati e quindi guidandolo nell'individuazione e nell'utilizzo di qualità che egli spesso non sfrutta, pur possedendole.

Mi piace pensare che il coach, un coach con la C maiuscola, possa fungere da faro, di modo che la persona che gli si affida sia agevolata nel vedere sia le luci, cioè i propri potenziali, magari mal impiegati, sia le ombre che porta in sè sotto forma di schemi e convinzioni limitanti, paure e insicurezze al fine di lasciarle andare. 

Troppo spesso infatti facciamo come il protagonista di quella favola che mi hanno raccontato qualche anno fa, che non si voleva più muovere dalla sua stanza, certo che se lo avesse fatto un fantasma sarebbe saltato fuori dall'armadio per divorarlo. Così facendo quell'uomo sprecò moltissimi anni di vita, finchè un ragazzino ignaro entrò nella stanza con una torcia, e illuminando l'interno dell'armadio gli permise di vedere che il tanto temuto fantasma era solo un cappotto appeso ad una gruccia di legno.

Lo so, questa storia sembra un estremizzazione, eppure molti di noi si bloccano, invece di agire, terrorizzati da chissà quanti e quali "fantasmi". Convinti che un passo falso potrebbe costare loro la vita, la tranquillità, la reputazione, la stima degli amici e dei familiari, restano ingabbiati in situazioni non desiderate, imposte da altri, scelte per default e a volte anche assurde, pur di non affrontare il cambiamento, incapaci di rendersi conto che così facendo tradiscono se stessi e si relegano in una zona d'ombra.

Certo, lavorando su me stessa e con le altre persone mi sono resa conto che il cambiamento è la cosa che terrorizza di più. Prima di tutto perchè tendiamo ad affezionarci ad un'idea di noi, messa insieme a volte anche con molta fatica nel corso degli anni, e lasciarla andare sembra quasi voler dire che perderemo la nostra identità. In secondo luogo molti hanno ereditato o appreso da soli una teoria secondo la quale il cambiamento è comunque dannoso, quasi che la felicità si possa raggiungere solo nella staticità. Purtroppo però, facendo questo, contraddicono il primo principio fondamentale della vita, e cioè il MOVIMENTO. Se ci fosse staticità infatti ci sarebbe morte, mentre la vita rinnova continuamente se stessa attraverso il cambiamento.

Imparare a gestire un cambiamento, anche molto radicale, nella nostra vita, passa da una tappa obbligata. Aumentare la propria consapevolezza e l'autoconsapevolezza di cui siamo in possesso, cioè sapere cosa sta esattamente accadendo fuori  e dentro di noi senza lasciarsi fuorviare da emozioni, ricordi, aspettative e desideri.

Quali sono le difficoltà maggiori nel fare questo?
Superare il mormorio incessante dei pensieri attraverso l'osservazione.

ASCOLTO, ASCOLTO, ASCOLTO, di se stessi, delle proprie emozioni, dei propri pensieri, senza resistere, ma diventando osservatori esterni di tutto ciò che avviene è un utilissimo mezzo per aumentare la consapevolezza, e l'autoconsapevolezza e per renderci LIBERI, perchè ABBIAMO SEMPRE IL CONTROLLO SU CIO' DI CUI SIAMO CONSAPEVOLI, MENTRE CIO' DI CUI NON SIAMO CONSAPEVOLI CI CONTROLLA.

Ogni volta che fate qualcosa, cominciate a portare la vostra attenzione su quella cosa. Chiedetevi esattamente cosa state facendo, toccando, sentendo, provando, gustando, pensando.

Vivete ogni momento con più presenza.

OSSERVARE, PERCEPIRE, ASCOLTARE vi consentiranno di mappare la realtà del vostro QUI ed ORA e vi apriranno al cambiamento.

Ogni volta che ci troviamo a "rivivere qualcosa" come se stessimo seguendo un cannovaccio che ci imprigiona, ogni volta che ci sembra di non riuscire a uscire da un determinato schema di azione, ogni volta che vogliamo operare un cambiamento consapevole nella nostra vita,  nel nostro modo di agire, dobbiamo prima di tutto RICONOSCERE CHE E' IN ATTO UN COMPORTAMENTO, poi ACCETTARE CHE SI TRATTA DI UNA REAZIONE CONDIZIONATA e infine ESSERE DISPOSTI A LASCIARE ANDARE QUEL DETERMINATO COMPORTAMENTO, verificando quali sono le ombre, le zone comode, i vantaggi secondari che lo stesso ci consente di mantenere....

Se sapremo fare questo, se sapremo portare luce nelle nostre aree più buie allora nulla ci impedirà di ABBANDONARE CONSAPEVOLMENTE IL CONDIZIONAMENTO O L'ABITUDINE DANNOSI E VIVERE LIBERI DI ESPRIMERE FINALMENTE IL NOSTRO VERO IO.

Con l'articolo di oggi il blog chiude per ferie.

Grazie a tutti coloro che mi leggono, che sono qui per la prima volta, che pensano già di tornare per scoprire le novità di Gennaio.






Nel frattempo Buon Natale e Felice Anno Nuovo e se le feste vi fanno venire l'orticaria magari vi servirà leggere questo altro articolo:

http://eft-veneto.blogspot.it/2013/12/appunti-rapidi-per-sopravvivere-alle.html

Arrivederci al 10 gennaio 2015.

lunedì 15 dicembre 2014

Liberarsi dalla SINDROME DEGLI ANTENATI E DINTORNI con LOGOSINTESI










Ripubblico, leggermente rivisto, un vecchio post, che avevo scritto due anni fa.



Mi ricordo con estremo piacere l’espressione di Harrison Ford quando, nei panni del "serio insegnante di archeologia" INDIANA JONES, ripeteva alla classe che “la x non indica mai il punto dove scavare… quindi scordatevi dei film” salvo poi, più avanti nella pellicola, recuperare il Santo Graal solo grazie ad una provvidenziale serie di mattonelle disposte ad X in una chiesa…
Utilizzando tante diverse tecniche di auto aiuto e facendo anche alcune sessioni con colleghi operatori, per superare alcuni “scogli”personali, mi sono resa conto che non sempre è necessario “scavare”.
Non siamo sempre tenuti, per sciogliere le nostre zone d’ombra, ad andare a scavare nel passato e nelle storie familiari.

Non è sempre necessario riconnettersi al “trauma” nostro o dei nostri antenati, che chiamerei il “trauma originario”, MA PUO’ ESSERE MOLTO UTILE, anzi, direi, in certi casi addirittura RISOLUTIVO.
La psicogenealogia, o psicologia transgenerazionale è nata sostanzialmente grazie al lavoro della psicologa Anne Ancelin Schützenberger,considerata la fondatrice della materia. Essa studia tutte le relazioni fra noi e i nostri avi, come una sorta di “rapporti tessuti con fili invisibili”…che possono influenzare le nostre vite e ripercuotersi sul nostro benessere fisico, emotivo e psicologico.

Nel suo libro, la Sindrome degli antenati, e negli altri testi da lei scritti, la terapeuta francese (della quale vi consiglio i video su youtube) spiega come a volte, anche a distanza di molte generazioni, la vita delle persone sia condizionata da traumi, lutti, eventi irrisolti, segreti non detti.

Tutta questa sommatoria di vissuti, se non elaborati, formano come delle catene invisibili che finiscono per essere tramandate in eredità, un po’ come i caratteri somatici, e vincolano l’esistenza dei discendenti, privandoli di libertà e della possibilità di essere autenticamente se stessi. Quando parlo di essere autenticamente se stessi mi rifaccio nuovamente alla Schutzenberger, che ha giustamente sottolineato, in più di una intervista, che “essere liberi è scoprire cosa si è e incarnare questo, magari in modo inedito”, anziché fare ciò che vogliono che facciamo i nostri genitori oppure il contrario esatto per protesta.

Paure irrazionali, insicurezze, ma anche patologie vere e proprie, a volte potrebbero essere il risultato di una mancata elaborazione di eventi capitati ai nostri avi, trasmessi attraverso lo spazio e il tempo mediante una sorta di contenitore psichico universale (concetto che si avvicina molto all’idea del “l’inconscio collettivo” di Jung). Sempre secondo gli studi della Schutzenberger “è come se tutti noi fossimo in una matrice, che genera, come uno stampino, permettendo la ripetizione di comportamenti e di immagini”.

Le nuove teorie della fisica forniscono molte ipotesi su come si potrebbero ripensare i concetti di spazio e tempo, ma al di là del motivo e del modo, che ancora non sono stati identificati  e provati, pare, per riassumere, che si possa verificare il ripetersi di particolari traumi psichici e fisici di generazione in generazione, a volte dando addirittura vita ad un fenomeno detto Sindrome da anniversario (quando un evento, in una generazione, si verifica nella stessa data, oppure, per il singolo soggetto, alla stessa età di un avo al verificarsi dell’evento primario cui il secondo evento è agganciato. Es: stato ansioso in una nipote nei giorni in corrispondenza della tragica morte nel nonno in guerra trent’anni prima).

In poche parole è come se ci fosse una memoria ereditaria degli eventi che si trasmette inconsciamente da avo a discendente e così via, in uno speciale gioco di incastri proprio di ogni famiglia.

Secondo il principio delle costellazioni familiari, infatti, ogni famiglia è un sistema a se stante, come una costellazione, dove ogni individuo è allo stesso tempo elemento autonomo (come una stella), ma anche collegato a tutti gli altri..
Questo sistema ha un proprio vissuto, un proprio archivio di credenze, un patrimonio di dolore, di non detto, di irrisolto, di colpe, di ferite e di sofferenze che vanno elaborati e lasciati andare, per poterci godere la nostra vita liberi dalle catene del passato.

Oltre a AGER, che mi ha aiutata a rompere le catene invisibili che avevano legato la tragica morte di mio padre a quella di mio nonno paterno (il secondo rinvenuto cadavere il 9 di ottobre del 43 in un fosso e l'altro, annegato il 9 ottobre 1988 in un fiume), la mia pratica con la LOGOSINTESI, di cui sono operatrice, mi ha di recente fatto incontrare uno strumento estremamente efficace, e che non smette di sorprendermi, tutte le volte che lo uso in una sessione: LE LOGO-COSTELLAZIONI.

Attraverso una rappresentazione nello spazio della parte della costellazione familiare che il cliente vuole indagare, realizzata con l'uso di semplici foglietti su cui sono scritti i nomi dei familiari, vivi o defunti, e lasciando agire "il campo", la persona riesce a recuperare la propria energia incatenata in eventi "traumatici" passati rielaborando quanto successo e riuscendo ad acquisire una nuova prospettiva sul passato, che porta cambiamenti immediati e a più lungo termine nel presente e nel futuro.

Probabilmente in un prossimo articolo vi racconterò di come una logo costellazione da me partecipata come cliente abbia sbloccato la mia situazione finanziaria, andando a modificare molte delle mie credenze sul denaro e sui pericoli collegati all'avere denaro.

Per oggi però mi limito a dirvi che una delle LOGO- COSTELLAZIONI più semplici si può fare per ripulire il nostro spazio personale da convinzioni, idee, ricordi o credenze legati alla nostra prima infanzia, e quindi alle figure genitoriali, che ancora influenzano la nostra vita, bloccando lo sviluppo del suo pieno potenziale.

 
Insomma, per concludere, sebbene non sia assolutamente necessario scavare nel passato proprio o degli avi, a volte può essere molto utile farlo, soprattutto in caso si vogliano sbloccare situazioni inspiegabilmente stagnanti o fermare una “catena di eventi sempre uguali”, causate da un determinato evento primario, magari persino “non detto”, tenuto segreto a tutti i discendenti per vergogna che rappresentano simbolicamente“una grande X” per la nostra famiglia, e quindi sono proprio il posto dove scavare…per ritrovare il tesoro della nostra libertà personale.


Se volete saperne di più non esitate a scrivermi in privato!


fonte immagine: web

sabato 6 dicembre 2014

EFT PER LE MAMME



E’ con piacere immenso che vi annuncio che fra un ritardo e una rielaborazione sta per venire alla luce un nuovo progetto che porterà a corsi e seminari nel 2015.

Il neo-nato progetto è realizzato in collaborazione con una grande amica e una bravissima doula, Emanuela Pamio ed è tutto pensato per le mamme, per chi lo sta per diventare, per chi vorrebbe esserlo, ma anche per chi vuole conoscere meglio il mondo di una mamma. La prima opera che ne è nata è un libroc he unisce il sapere delle doule a suggerimenti di tecniche energetiche per accompagnare il periodo di vita delle donne e di chi le circonda, da prima del concepimento ai primi 18 mesi di vita del bambino.

Anche se vi posso anticipare per ora solo la bozza della copertina, vi avverto che tutto il nostro lavoro è già nelle mani di quel sant’uomo che in copisteria riesce a dare forma materiale alle mie idee più fantasiose, e speriamo, da “mamme” in ansiosa attesa, di potervi presentare la nostra creatura libraria prima di Natale.

Perciò se conoscete mamme in attesa o neo mamme potete già prenotare una copia da regalare a Natale. Il costo del libro è 15 euro a copia. Se desiderate l’e book invece lo potete ordinare in formato pdf a 8 euro.

Per anticiparvi qualcosa ecco un articolo di Emanuela, con appendice energetica.

Nel link anche il sito di Tramamme per comprendere meglio chi è e cosa fa uno doula.

Buona lettura.

Virna e Emanuela

 Il nostro piccolo koala di EMANUELA PAMIO

Edito in orgine da  http://www.tramamme.it/Puntodoula.html       

Ci sono dei periodi nella vita in cui ci manca l'aria...non alludo ai momenti in ascensore o in spazi ristretti in cui temiamo di essere diventati claustrofobici....
 
Alludo ad un periodo preciso della vita dei nostri figli...più o meno dagli 8 mesi ai 3 anni.

In realtà per alcuni bambini il periodo è breve, per altri è tardivo, ma quasi tutte le mamme lo hanno sperimentato...i bambini diventano delle vere e proprie "cozze", non si fa a tempo ad allontanarsi un attimo, che è subito: "mammaaaaa!"

Dopo un po' si desidera tanto la solitudine eremitica delle montagne himalayane, perchè spesso non si riesce nemmeno a farsi una doccia, e guai a chiudere la porta del bagno!.

Come sopravvivere?

Cominciamo intanto a vedere l'altro punto di vista...dalla parte del bambino.
Per lui noi siamo "l'aria", siamo la sua tranquillità, la sua forza, il suo punto di riferimento.
Non c'è dimostrazione più grande di affetto...in fondo lui non ci chiede cibo, macchine, soldi...un bambino ha bisogno solo di noi quando si koalizza, solo di noi, noi in persona.

Credo sia fantastico.

Abbiamo l'opportunità di provare "l'esserci " per lui in modo totale, essere accettati solo per quello che siamo.

E' una bella sensazione.

Ma spesso non riusciamo ad assaporarla perchè la vita ci risucchia in un vortice di tempi stretti e appuntamenti improrogabili.
E quando il bimbo poi ha la possibilità di sentire il beneficio della nostra presenza non vuole rinunciare.

I nostri pensieri sono incalzati da una innumerevole serie di voci che ci mettono in guardia sul fatto che non lo stiamo rendendo autonomo, che rimarrà per sempre un mammone, che sarà dipendente e incapace di sviluppare una vita sua.
Sono le voci del nostro passato, di quello che abbiamo sempre sentito dire dei bambini, fomentate dalle nostre paure.
La paura di essere sopraffatti, di non essere presi in considerazione, di non essere rispettati nei nostri spazi...e chi più ne ha più ne metta.

Queste voci riescono persino a sovrastare il nostro cuore....e lui cosa ci dice? riusciamo invece a sentirlo?

Molto spesso la nostra voce affettiva viene messa a tacere, come spesso abbiamo imparato a fare in ragione di una più logica voce razionale.

Ci si mette anche la nostra stanchezza e la voglia sacrosanta di avere un po' di spazio per sè a peggiorare la situazione.

Il risultato è un corto circuito emotivo che a volte ci tira fuori il peggio.

Il nostro bimbo ci guarda con gli occhioni lucciconi e ci dispiace

Da mamma di tre bambini  già un po' cresciuti, vi assicuro che ascoltare i bisogni dei propri figli è sempre benefico...nel frattempo però bisogna anche cercare di ascoltare i propri bisogni e non è sempre facile. Bisogna prendersene cura, e darsi empatia.

Non ci piove che una mamma abbia bisogno del proprio spazio di movimento ma se lo rapportiamo alla situazione, al tempo relativamente breve rispetto a tutta la vita di nostro figlio, le cose già si ridimensionano; non ci salteranno al collo per sempre, ci saranno momenti  più avanti in cui saremo noi a voler saltare al loro collo ;-).

Una cosa che aiuta molto con i bimbi è spiazzarli, giriamo le carte in tavola, cambiamo punto di vista e aspettative, loro di solito reagiscono sempre con molta curiosità.
Allora facciamo noi le cozze! appena si distraggono zac! subito torniamo ad appiccicarci....,
chiediamo di seguirci in ogni stanza in cui dobbiamo andare, poniamo attenzione  e cura alla grande paura che stanno vivendo in questo periodo, che è fisiologica e che ha alla sua base l'immaturità di prevedere gli eventi a lungo termine.
E' un gioco e tale deve restare, (l'atteggiamento non può essere infatti: adesso ti faccio vedere io come ci si sente) ma in questo modo riusciamo a  vivere in modo diverso una relazione che può sfiancarci, e magari finalmente i bimbi possono riempire il sacchettino :"mammaquivicino" che sembra non sia mai pieno.

Possiamo appurare infatti attraverso questo gioco, che una certa autonomia la desiderano anche loro, che il loro è proprio un bisogno di incontro con noi, di sapere che la mamma ha voglia di stare con loro e non devono stare sempre all'erta, per paura che la mamma non torni più.

Di fatto il tempo in più che si "perde " a saldare la connessione con nostro figlio, si recupera dopo con una più breve durata del periodo.

Ovviamente dobbiamo davvero prenderci uno spazio anche breve ma vuoto da tutti i pensieri, chiudiamo gli occhi sul lavello, o sul divano da riordinare e proviamo ad essere li e basta.

 Impariamo a delegare, l'unica cosa che non possiamo delegare è proprio l'esserci con nostro figlio.

A volte "esserci "può anche voler dire solo contatto fisico e mente libera per lui, questo non toglie che cose meccaniche come lavare i piatti non possano essere fatte, basta metterselo a zainetto dietro la schiena (davanti è possibile ma rallenta i movimenti e si riesce a sopportare meno carico) con una fascia, con un marsupio (ergonomico), un mei tai etc...anzi può essere importante che loro possano immergersi con noi nella vita, seguirci, imparare dai nostri movimenti, dal nostro atteggiamento.
In questo caso, più ci si muove e meglio è.

Non voglio dire che solo noi possiamo instaurare un legame con lui, anzi, è importante che possa creare legami affettivi profondi con gli adulti che ruotano attorno.
Se proviamo a pensarci però ogni legame è insostituibile e unico, la sensazione di "abbraccio di mamma" è diversa (non migliore o peggiore) da "abbraccio di papà" o "abbraccio di nonno e nonna"
E' importante ricordarcelo.
Anche il nostro bimbo infatti un po' di aspettative le ha, per quello, per quanto a noi possa sembrare uguale che stia con uno o con l'altro, per lui può non essere così.
Se ha bisogno di "abbraccio di mamma" in quel momento, non è così scontato che possa accettare anche "abbraccio di papà" o viceversa.


Appendice energetica... eft e set per i momenti in cui i nostri figli fanno i koala...


Se qualcuno di voi è gà abituato a “lavorare” sul proprio sistema energetico utilizzando gli articoli del blog magari avrà già iniziato a picchiettare...

Se non lo avete ancora fatto vi chiedo di iniziare la stimolazione dei punti, mentre ci prendiamo il tempo per delle riflessioni:

Scrive, giustamente Emanuela:
“Ci sono dei periodi nella vita in cui ci manca l'aria...”

Ecco qui, volevo tanto essere mamma e il tempo per me è finito... mi sembra che sia finita la mia vita, adesso è tutta vita da mamma........

“ non si fa a tempo ad allontanarsi un attimo, che è subito: "mammaaaaa!"

E io mi sento in gabbia, in prigione, non riesco neppure a fare la doccia....
Sogno una doccia, e penso che fuggirei in un eremo...
Possibile che mio figlio non voglia stare anche un pò con qualcun’altro...

La vita corre veloce, è vero e per qualcuno potrebbe sembrare che chieda di essere WONDER MAMMA...

Anche se non so proprio quando poter riuscire a fare tutto, e mi sento inadeguata, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...

Anche se mi pare che esista solo il bambino, che mi reclama continuamente, e non riesco più a fare nulla, la casa è uno schifo, non so come farò, tutto questo può cambiare, e mi apro alla possibilità che cambi presto.

Poi ci sono anche i grilli parlanti, da un lato quelli che ci dicono che dovremmo guardare di più i figli, dall’altro quelli che ci dicono che dovremmo guardarli meno, che ci sono i super manuali, per insegnare i figli a star soli, a dormire soli, a costruire da soli un razzo intergalattico e chi più ne ha più ne metta....

Anche se sembra proprio che tutti abbiano qualcosa da dire sul mio essere mamma, e a me da fastidio da impazzire, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo..

Anche se ho paura che se adesso do troppa corda a mio figlio ne faccio un mammone, che non sa stare senza di me, tutto questo può cambiare, e mi apro alla possibilità di trovare il giusto equilibrio per noi.....

Anche se i figli di chiunque altro sono perfetti, dormono, mangiano, si lavano da soli, vanno già all’università, e i miei mi stanno sempre appiccicati.... e mi manca l’aria, semplicemente osservo questa sensazione e mi apro alla possibilità che tutto cambi...


“Queste voci riescono persino a sovrastare il nostro cuore....e lui cosa ci dice? riusciamo invece a sentirlo?”

Anche se non so cosa voglio davvero fare e cosa faccio e non faccio per paura, mi apro alla possibilità di ascoltare ciò che è meglio per me...


Anche se a volte sono esausta e mi arrabbio e scatto e urlo, e poi mi sento ancora più male, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...

Anche se sto sempre con i miei figli e forse mi sono dimenticata i miei bisogni, mi apro alla possibilità che tutto cambi...

Anche se forse sono entrata così tanto nel ruolo di mamma che mi sono dimenticata di fare la moglie, e ora che c’è il bimbo la luna di miele non me la ricordo nemmeno più, ma io c’ero per caso?, resto aperta alla possibilità di trovare un equilibrio buono per me e anche per il bimbo e suo padre....

Anche se ho troppo lavoro, e non posso stare con mio figlio e mi sento in colpa, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo.

Anche se vorrei riuscire a far tutto, ma poi finisco esaurita e ho fatto tutto male e tratto male anche il piccolo, mi apro alla possibilità di delegare qualcosa....

Anche se mi sembra di essere giudicata, sia che stia con il piccolo tutto il tempo sia che non lo faccia, mi apro alla possibilità che tutto questo cambi..

Anche se forse mi fa comodo stare sempre con i bambini, così non devo rimettermi in gioco come donna, osservo questa possibilità ...

Anche se vorrei tanto il libretto di istruzioni, ma il fatto che non esiste mi fa star male, e sembra tutto difficile, non so come fare, mi apro alla possibilità di affontare una difficoltà alla volta e utilizzare le mie doti per risolverla...

Le frasi appena lette sono solo degli spunti, non vogliono certo essere esaustive ne pretendono di trattare le mille sfumature di emozioni e pensieri che può aver fatto emergere in ciascuno l’articolo di Emanuela, perciò, se per così dire vi sembra di avere ancora i lavori in corso, vi invito a picchiettare su quanto emerso in voi e ricordate che più vi esercitate più riuscirete a innalzare la vostra consapevolezza, sciogliere le idee limitanti e trovare le soluzioni migliori per ciascuno.

E se avete qualcosa da condividere non esitate a scriverci.

Buon tapping e a presto....