lunedì 29 luglio 2013

EFT E CHESTNUT BUD: per chi ripete sempre gli stessi errori e non riesce ad imparare dall'esperienza.



Introduzione

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento.

CHESTNUT BUD – stato d’animo negativo

Se ti innamori sempre dello stesso tipo di persona, se tendi a ripetere sempre gli stessi errori, se vivi sempre lo stesso tipo di esperienze, sul lavoro, con gli amici o in famiglia, se ti sembra che nella tua vita alcune cose si ripetano “come fotocopie”, allora Chestnut Bud è il rimedio giusto.
La persona in uno stato Chestnut Bud negativo ha poco interesse per il presente e vive con una certa dose di accelerazione e superficialità gli eventi, pensando che quelli negativi dipendano solo dalla sfortuna. Cerca di risolvere i propri disagi buttandosi nel futuro, cominciando una cosa prima di averne conclusa un’altra. Chestnut Bud non cresce quanto potrebbe, e finisce per avere atteggiamenti infantili. Spesso fa progetti ma non li porta  a termine. Difficilmente impara dall’esperienza, al punto che qualche volta vede qualcuno accanto a sè commettere un errore e lo fa puntualmente tale e quale. Ha poco contatto con la realtà e si ritrova quindi nelle stesse situazioni senza riuscire a comprenderne la “lezione”.


CHESNUT BUD – stato d’animo trasformato

Il rimedio Chestnut Bud stimola la persona ad avere un buon contatto con la realtà, ad elaborare e metabolizzare le esperienze passate per poterne trarre gli insegnamenti che la vita gli offre e  trovare nuove soluzioni e nuove prospettive sulle cose. Chestnut Bud è utile per aumentare la propria capacità di auto analisi  e riuscire a valutare e comprendere con obiettività i comportamenti propri e degli altri. Stimola la crescita emotiva e spirituale e aiuta la persona ad evolversi.


CHESTNUT BUD ed EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo CHESTNUT BUD

PER CHI TENDE A RIPETERE SEMPRE GLI STESSI ERRORI

Punto karate: Anche se tendo a fare sempre gli stessi sbagli, mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: non so proprio come sia possibile ma vivo sempre lo stesso tipo di esperienze
Sopracciglio: mi piacerebbe che tutto cambiasse
Lato dell’occhio: ma mi capita sempre la stessa cosa
Sotto l’occhio: faccio sempre gli stessi errori
Sotto il naso: è sempre così
Sotto il labbro: è così per l’ennesima volta

Clavicole: sembra che io non impari mai
Sotto ascella: o forse è solo sfortuna
Sotto seno: questa cosa capita sempre a me

Se si ha in mente un tipo di evento in particolare che tende a ripetersi nella nostra vita si può picchiettare a partire da questo:

Anche se mi succede sempre che……. Mi amo e mi accetto comunque e mi apro alla possibilità che possa essere l’ultima volta

PER CHI TENDE AD INNAMORARSI SEMPRE DELLO STESSO TIPO DI PERSONA (ad esempio un uomo già impegnato)

Punto karate: Anche se mi innamoro sempre di uomini sposati (ma potete dire anche "sbagliati"), mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi
Sopra la testa: mi capita continuamente
Sopracciglio: e poi soffro ogni volta
Lato dell’occhio: mi illudo sempre che qualcosa cambi
Sotto l’occhio: ma poi mi innamoro sempre dello stesso tipo di uomini
Sotto il naso: e finisco per soffrire
Sotto il labbro: è proprio una sfortuna, che tutti gli uomini che mi piacciono siano già impegnati (sbagliati)

Clavicole: non lo faccio certo apposta
Sotto ascella: ma mi capita sempre
Sotto seno: ogni volta credo che tutto andrà bene, che sarò finalmente felice

Pollice: e poi mi accorgo che non è così
Indice: vorrei una storia diversa
Medio: penso di meritarmi di meglio
Anulare: mi innamoro sempre dello stesso tipo d’uomo
Mignolo: mi succede sempre.

lunedì 22 luglio 2013

EFT E CHERRY PLUM: per chi ha paura di perdere il controllo.







Introduzione

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento.

CHERRY PLUM – stato d’animo negativo

Chi si trova in uno stato d’animo Cherry Plum negativo ha paura di perdere il controllo di se stesso e delle proprie azioni e si sente come se fosse in una pentola a pressione. Può lasciarsi andare a scatti d’ira violenti, a gesti che gli sembra di non poter controllare, spesso può trovarsi ad affermare “mi sento al limite, mi sento come se stessi per esplodere, mi sento fuori controllo.”
Una persona può trovarsi in uno stato Cherry Plum quando si è molto arrabbiata e non ha elaborato la rabbia, finendo per trattenerla.
Cherry Plum è utile nei casi in cui si sia perso il controllo nel rapporto con il cibo (es. bulimia)

CHERRY PLUM – stato d’animo trasformato

Il rimedio Cherry Plum è utile per ritrovare il proprio autocontrollo  e anche per accettare certi lati “negativi” del nostro carattere e superare la paura che prendano il sopravvento. Il fiore agisce aiutando la persona a riscoprire la propria forza interiore, ad andare oltre i propri timori e a gestire in maniera adeguata emozioni e sentimenti.


CHERRY PLUM ed EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo CHERRY PLUM

PER CHI HA PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO

Punto karate: Anche se mi sembra di scoppiare, mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: sento che sto per perdere il controllo
Sopracciglio: questa situazione non la reggo più
Lato dell’occhio: ho paura di fare un gesto sconsiderato
Sotto l’occhio: mi sento esplodere
Sotto il naso: mi sembra di stare in una pentola a pressione
Sotto il labbro: non reggo più

Clavicole: sto per scoppiare
Sotto ascella: sto per perdere il controllo
Sotto seno: ho paura di perdere il controllo

Valutare dove si trova la paura di perdere il controllo nel proprio spazio personale.
Cercare di attribuirle una forma ed un colore.
Picchiettare sull’immagine emersa.


PER CHI SENTE  DI AVER PERSO IL CONTROLLO NEL RAPPORTO CON IL CIBO

Punto karate: Anche se ho perso il controllo nel mio rapporto con il cibo, mi apro alla possibilità di amarmi.
Sopra la testa: mi  sembra di non poter resistere senza mangiare
Sopracciglio: io vorrei non mangiare, ma non ci riesco
Lato dell’occhio: mangiare è più forte di me
Sotto l’occhio: ho bisogno di mangiare anche quando non ho fame
Sotto il naso: devo mangiare in orari e posti impensati
Sotto il labbro: non riesco a dire di no al cibo

Clavicole: non so resistere
Sotto ascella: non so controllarmi
Sotto seno: ho paura di non sapermi limitare


Pollice: continuo a mangiare anche quando non serve
Indice: non ho il controllo quando mangio
Medio: non sono capace di controllarmi a tavola
Anulare: il cibo ha il sopravvento su di me
Mignolo: non ho il controllo quando mangio

sabato 13 luglio 2013

EFT PER UN AMORE FINITO







Sara è una ragazza con begli occhi azzurri, un aspetto piuttosto carino e che ispira simpatia. A un primo sguardo pare una ragazzina, anche se ha quasi 40 anni. Quando viene da me mi dice che sta prendendo una miscela di fiori di Bach per la fine di una storia, che ha deciso di interrompere lei dopo due anni e mezzo, in quanto non aveva futuro. Sta assumendo Star of Bethlem per il trauma, Willow perche le è uscito un herpes sul labbro, sintomo di rabbia trattenuta (che mi dice essere rivolta verso se stessa), Crab Apple perché afferma di non piacersi, Pine per il senso di colpa, Sweet Chesnut per incoraggiare la propria trasformazione e Wild Oat per trovare la propria strada nella vita.
Mi racconta di aver interrotto la propria relazione perché il suo compagno era un uomo sposato. Dice che si sono dati molto e lei ha investito parecchio nella storia, ma sta per compiere 40 anni e si è resa conto di non avere nulla, niente compagno (da poter chiamare tale), niente casa, niente figli, non un lavoro stabile e nessuna prospettiva certa. “A parte nome e cognome, a volte non so nemmeno chi sono.”
Le chiedo come la fa sentire quello che mi ha appena detto.
Mi risponde che sente un magone, la sensazione di non sapere da che parte andare. Cosa farà e come lo farà le appaiono un’incognita.
Partiamo con un giro su questo:
Anche se ho un magone, all’idea di non sapere da che parte andare…
Anche se non so cosa fare e come potrò farlo…
Anche se sto vivendo un momento di sospensione….
Dopo questi primi giri chiedo a Sara cosa le manca.
Mi risponde che le manca la sicurezza in se stessa perché non accetta di essere cambiata, di aver preso peso, di vedere nello specchio che i vestiti “la strizzano”. Aggiunge che perfino i pigiami che le stavano molto larghi le stanno tutti stretti.
Facciamo altri giri:
Anche se mi vedo grassa e non accetto che i vestiti mi strizzano…
Anche se nessun uomo potrà più interessarsi a me, perché io non mi accetto, figurarsi qualcun altro, così strizzata nei vestiti…
Anche se non mi amo e non mi accetto per niente
Aggiungo un po’ di provocazione dicendole che a me risulta che gli uomini i vestiti li vogliano togliere….
Sara si mette a ridere e dice “Si, ma a vedermi strizzata nei vestiti rinunciano”
Le chiedo come va dopo questi giri.
Risponde che due anni fa stava molto bene ma ora è arrabbiata con se stessa..
Picchiettiamo:
Anche se sono arrabbiata con me stessa….
Mentre picchietta le chiedo per cosa in particolare e mi risponde che è arrabbiata con sé perché non ha concluso nulla, bensì ha fatto tutte le “sciocchezze” che non voleva fare, comprese quelle che avevano già fatto i suoi genitori e che non voleva assolutamente ripetere.
La faccio picchiettare:
Anche se sono così fedele alla famiglia che ho fatto i loro stessi sbagli, così ho mostrato loro, e anche a me stessa che non sbagliano solo loro, e posso capirli…
Anche se è colpa loro, che potevano insegnarmi meglio..
Sara si rilassa molto.
Mi dice che effettivamente l’ultima frase la fa sentire meglio, che pensa davvero di non avere avuto buoni esempi, perché la madre è stata per venti anni l’amante di un uomo sposato e il padre ha lasciato la famiglia per un’altra donna…
Le do il là:
Anche se sono troppo figlia…
Sara mi corregge e aggiunge che si è sempre sentita tanto madre dei suoi, che fra l’altro, essendo lei la prima figlia, riponevano su di lei tutte le loro aspettative e volevano che non facesse i loro stessi errori.
Andiamo avanti:
Anche se i miei genitori avevano su di me così tante aspettative che non c’era gusto, a essere migliore di loro…e farli contenti… e così ho scelto di fargliela pagare…
Sara fa un sospiro enorme..
Mi dice “NON MI SONO ESPRESSA! - Mia madre soprattutto aveva aspettative, ma la verità è che in una casa ero in un modo e non andava bene, poi andavo a casa di papà, cercavo di essere diversa e mi dicevano che non andava bene, nessuno mi accettava com’ero…Ho avuto paura di esprimermi.”
Le suggerisco un nuovo giro:
Anche se con me facevano il tiro alla fune… e non andavo mai bene com’ero….
Sara sorride – “Ma sai che hai proprio ragione, è così che mi sentivo!”

Le chiedo di chiudere gli occhi e di immaginare un foglio bianco.
Continuando a picchiettare i punti delle dita le chiedo di immaginare che disegno potrebbe esserci sul foglio se dovesse essere un’immagine che rappresenti la sua situazione attuale.
Ci pensa un po’ è dice di vedere montagne e una vallata con un sentiero aperto e diritto.
Le chiedo come la fa sentire l’immagine.
Mi risponde che la fa stare bene, là fuori c’è un mondo tutto da esplorare.
Finiamo con un giro di EFT generativa:
Mi apro alla possibilità si accogliere qualunque cosa sia utile per me ora, scelgo di accogliere nuove esperienze, se è questo che va bene per me….
E ancora:
Scelgo di amarmi, accetto di amarmi, mi apro alla possibilità di amarmi, mi concedo di amarmi, voglio amarmi…
Scelgo l’amore, scelgo  la gioia, scelgo la vita, scelgo il benessere, scelgo ciò che la vita mi offre…
Lascio aperte le porte per accogliere tutto ciò che può arrivare.
Quando picchietta l’ultima frase Sara fa un altro sospiro e il suo viso cambia. Prima fa una smorfia che è quasi di dolore, poi si illumina….
“Che bello, che bello, grazie, sento che è tutto cambiato e che ho messo ordine.”
Ci salutiamo e Sara dice che continuerà con EFT e i fiori di Bach.
Picchiettare le ha consentito di mettere le cose in prospettiva, di capire da cosa sono derivate molte delle sue scelte di vita e come il suo rapporto con la famiglia di origine aveva finito per condizionare la sua vita.
Quando esce dal mio studio Sara ha con se nuova forza e nuova consapevolezza, e si incammina con entrambe lungo il nuovo “sentiero” che ha davanti, aperta a qualunque cosa la vita le riservi.

sabato 6 luglio 2013

EFT E CERATO: per chi non ha sufficiente fiducia in se stesso e sente il bisogno di chiedere costantemente consiglio agli altri.


Introduzione

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento.

CERATO – stato d’animo negativo

Cerato è per gli incerti e gli indecisi, per chi una volta prese le sue decisioni si tormenta, all’idea di avere sbagliato e comincia a chiedere consiglio a tutti, finendo spesso per farsi fuorviare rispetto alle proprie intenzioni. Cerato non ha fiducia in se stesso e quindi, quando deve passare ai fatti, sente la necessità di capire cosa farebbero le persone intorno a lui, se fossero al suo posto. La persona in uno stato Cerato negativo a volte arriva a sfinire chi ha accanto con le sue continue richieste di consigli e spesso, dopo avere ascoltato le idee di tutti, si trova molto più confuso di prima e finisce per non ascoltare nessuno.
Cerato prende un sacco di informazioni, fa un sacco di corsi, si interessa di un sacco di cose, prova un sacco di strade. Basta un niente e rimette in discussione tutto ciò che aveva fatto per seguire una strada nuova che sembra migliore ma in realtà è sempre insoddisfatto perché non segue il suo vero sentire.


CERATO – stato d’animo trasformato

Il rimedio Cerato porta le persone a ritrovare la fiducia nel proprio sè. Il fiore aiuta a elaborare le informazioni che si hanno e a prendere autonomamente le proprie decisioni, senza bisogno di chiedere costantemente aiuto agli altri. Chi assume questo fiore smette di essere dispersivo, ritrova il coraggio di agire secondo il suo sentire e accetta il fatto che le proprie decisioni sono le migliori per sé.
Cerato è utile anche per stati transitori, come quando una persona deve prendere una importante decisione e non si sente lucida a sufficienza per farlo, oppure quando tende a rimandare per non decidere. Lo stesso rimedio va benissimo quando si sta per sostenere un esame e si sente la necessità di trovare maggiore lucidità e concentrazione nello studio o quando si è troppo sotto l’influenza di qualcuno o qualcosa.


CERATO ed EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo CERATO

PER CHI E’ INDECISO FRA PIU’ SOLUZIONI

Punto karate: Anche se sono molto indeciso sul da farsi, mi amo e mi accetto completamente e profondamente…
Sopra la testa: a volte vorrei sapermi decidere
Sopracciglio: invece non sono sicuro
Lato dell’occhio: ho bisogno di chiedere consiglio
Sotto l’occhio: gli altri sanno decidere più di me
Sotto il naso: ho bisogno di consiglio
Sotto il labbro: non so decidere da solo

Clavicole: devo prendere più informazioni
Sotto ascella: chissà cosa farebbero gli altri al mio posto?
Sotto seno: potrei scegliere, ma non sono sicuro

Continuare a picchiettare i punti delle dita e vedere che cosa emerge.
Eseguire altri giri su ciò che è emerso dal primo picchiettamento.

PER CHI HA NECESSITA’ DI TROVARE PIU’ CONCENTRAZIONE E LUCIDITA’ IN VISTA DI UN ESAME  (EFT GENERATIVA)

Punto karate: Anche se penso di non riuscire a concentrarmi a sufficienza, mi amo e mi accetto comunque.
Sopra la testa: voglio concentrarmi di più
Sopracciglio: posso concentrarmi di più
Lato dell’occhio: scelgo di concentrarmi di più
Sotto l’occhio: mi è possibile concentrarmi di più
Sotto il naso: accetto di concentrarmi maggiormente
Sotto il labbro: so che posso trovare maggiore lucidità

Clavicole: posso affrontare l’esame (ma va bene anche qualche prova in genere, tipo uno spettacolo o una gara)
Sotto ascella: voglio affrontare l’esame
Sotto seno: scelgo di affrontare l’esame

Pollice: sono lucido
Indice: sono concentrato
Medio: faccio ricorso a tutta la mia capacità di concentrazione per rendere al meglio
Anulare: l’arte di concentrarsi non ha segreti per me
Mignolo: sono lucido e concentrato e pronto a studiare e a ricordare tutto quello che mi serve.


PER CHI SI SENTE TROPPO SOTTO L’INFLUENZA DI QUALCUNO

Punto karate: Anche se mi sento “vittima” di x, mi apro alla possibilità di ascoltare il mio vero io
Sopra la testa: mi sento insicuro se non è lui a dirmi cosa fare
Sopracciglio: lui sa cosa è meglio per me
Lato dell’occhio: o almeno questo è quello che credo io
Sotto l’occhio: ma sono insoddisfatto
Sotto il naso: sto perdendo il mio tempo
Sotto il labbro: non riesco ad avere abbastanza fiducia in me stesso

Clavicole: io non so fare da solo
Sotto ascella: meglio se chiedo ancora consiglio a x
Sotto seno: ho paura di non saper decidere da solo


Pollice: x è molto più deciso di me
Indice: meglio se faccio come x
Medio: se x mi dice che va bene così è giusto
Anulare: sento che non posso decidere da solo
Mignolo: x sa cosa è meglio.