domenica 26 aprile 2015

La libertà di essere se stessi.











Ieri era il giorno della Liberazione e prendendo spunto da questa celebrazione mi sono trovata a pensare alla parola LIBERTA’ nel suo senso più ampio.


Mi sono chiesta che cosa significhi oggi, per me, la libertà?

Quanto mi sento libera?

Cosa mi può far dire di essere libera, davvero?

E’ vero, buona parte del mio lavoro consiste nell’utilizzare e insegnare tecniche che mirano alla “libertà” emozionale, quindi con la libertà ho una certa confidenza.

In questo momento, dopo il cammino percorso, le esperienze vissute e le competenze messe insieme negli anni credo di potere affermare con una buona dose di convinzione che, a mio avviso, LA LIBERTA’ PIU’ IMPORTANTE CUI PUO’ AMBIRE UNA PERSONA E’ LA LIBERTA’ DI ESSERE SE STESSO, senza condizionamenti da parte di altri, dovuti ad esperienze passate, a traumi non elaborati, a vissuti non digeriti, e senza tutte quelle convinzioni introiettate nel corso dell’esistenza sulla base di ciò che ci hanno detto, che abbiamo visto, che abbiamo vissuto o anche, soltanto, di ciò che pensiamo che sarebbe meglio per coloro che amiamo.

La vera libertà è libertà di esprimere se stessi, di inseguire i propri desideri, di fare quello che si ama, di manifestare i propri talenti, di realizzare la propria missione.

Sperimentare le vera libertà è possibile quando siamo in contatto con la nostra ESSENZA profonda e siamo in grado di lasciarci guidare verso ciò che è meglio per noi, senza opporre resistenze dovute alla paura.

Raggiungere la vera libertà passa spesso dal togliere strati polverosi di idee ammuffite, di fantasie marcescenti, di ricordi stantii ma cui siamo ancora aggrappati, molto più che dall’ottenere qualcosa di nuovo.

Per fare esperienza della libertà che desideriamo diventa indispensabile rimuovere il giudizio che abbiamo su noi stessi e sul mondo, abbandonando le paure, il senso di colpa, le vergogne, la frustrazione.








Una frase di Efim Tarlapan dice “Se sei libero sei tu che crei il mondo; se non sei libero il mondo crea te!”

Questo breve aforisma contiene una grande verità.

Quando siamo prigionieri di ciò che abbiamo vissuto, delle nostre idee, delle nostre convinzioni, delle esperienze passate, e anche di tutte le soluzioni che abbiamo messo in atto per risolvere le nostre difficoltà senza riuscirci è come se fossimo schiavi di un vecchio programma: la realtà che manifestiamo allora non potrà che essere condizionata da questo programma e non avremo la possibilità di ottenere ciò che realmente vogliamo.

Ma allora che cosa si può fare?

Se in questo momento non ci si sente liberi, anzi, peggio, ci si sente proprio bloccati, impantanati in una situazione apparentemente senza via d’uscita come si può cambiare il nostro stato?

Innanzi tutto focalizzando chi vogliamo essere.

Cosa vogliamo realizzare?

Quali sono le cose in cui siamo naturalmente bravi?

Cosa ci rende felici?

Cosa ci fa sentire speciali?

In secondo luogo chiediamoci: Che cosa ci impedisce di esprimere al meglio noi stessi?

Non abbiate esitazioni, fatevi la stessa domanda più e più volte, prendete appunti, su tutto quello che emerge.

Se conoscete SET fatevi le domande picchiettando e se ancora non lo conoscete leggete prima qui come si fa: http://eft-veneto.blogspot.it/p/blog-page.html.

Quindi picchiettate su tutto ciò che è emerso che vi crea disagio.

Io qui vi regalo una traccia che potete seguire così come è o modificare a vostro piacimento:  



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Grazie
Virna

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