Qualche volta il “viaggio” che e’ la tua vita fa una capriola
inattesa, rispetto a ciò che pensavi sarebbe stato il suo corso, e poi finisce,
e tu con lui, a gambe all’aria. E allora, da quella posizione con la testa in
giù e le gambe in su ti può sembrare di trovarti in stallo, come l’appeso dei
tarocchi, in una situazione spiacevole, in un momento di buio. Magari hai vissuto
un evento che ti ha scombinato i piani e le intenzioni, ti trovi nel dolore o
nella confusione e non sai come uscirne.
Qualche volta in questi momenti è davvero difficile non
farsi sovrastare dalle emozioni e venirne sommersi, e qualche volta questo
stato emotivo molto precario o assolutamente squilibrato nel quale sei venuto a
trovarti va ad inficiare tutta la tua vita, rendendoti meno efficace,
efficente, produttivo, impedendoti di reagire in maniera proattiva agli
stimoli, compromettendo lavoro e rapporti, perchè e’ come se fossi scollegato
da te stesso.
Qualcosa che prima girava non gira più e tu non hai la
minima idea di come fare.
Può essere che questo sia avvenuto in seguito ad un evento
particolare, come dicevo, come il moroso che ti ha lasciato, l’aver vissuto un
lutto per la morte di una persona cara, l’aver perso il lavoro, l’aver ricevuto
una diagnosi che sembra una “condanna”. E’ accaduto quel qualcosa che “non
avresti pensato mai” e sei in apnea, con gli occhi spalancati come quelli di un
pesce palla e la stessa espressione che pare vuota, perchè il vuoto è nella
direzione che non c’è più.
Oppure può essere che tu senta che sei finito in un buco
nero, ma senza una ragione apparente.
Allora il rischio è di finire “interrotti”, come un
giocattolo rotto, tanto più se magari, per quelle trame destiniche che sempre ti
aspettano al varco perchè l’anima le ha disegnate per evolvere, non è nemmeno
la prima volta che vivi la stessa esperienza, o comunque l’accaduto del
presente ti collega per emozioni e intensità a qualcosa di già avvenuto.
ECCO, è proprio qui che c’è la tua grande, immensa occasione
per scendere nella profondità di te stesso e crescere, e allinearti sempre di
più alla tua Essenza.
Perchè come dice Jodorowsky e io non mi stanco di ripetere, in
molti punti delle tua vita può sembrarti di incappare in un tranello, ma dove c’è
la “trappola” apparente c’è anche il tesoro: è come fossero due facce della
stessa medaglia, e sta a te scegliere quale faccia guardare.
Quando sei nel dolore, nella confusione, nel buoi sei
esattamente come Dante davanti a Virgilio, pronto a scendere negli inferi e fare
un viaggio in contatto con l’anima e tutto ciò che ti trattiene, e tutto ciò
che ti può far evolvere.
In questi momenti ti vengono richiesti il coraggio, la
pazienza e la forza di antrare in contatto con te stesso e prestare
semplicemente ascolto a ciò che si manifesta.
Allora puoi utilizzare il tapping, stimolando il sistema
energetico dei meridiani e chiederti:
Che cosa sento adesso, a livello del corpo?
Quali emozioni sto vivendo?
Quali sono i pensieri, le convinzioni, le idee che si
manifestano?
Mi è capitato di sentire le stesse emozioni in altre
occasioni?
Quando mi sono già sentito così cosa era successo?
Se restando in contatto con le mie emozioni e le mie sensazioni esploro il mio spazio
personale, chi o che cosa trovo (ricordi, idee, immagini, credenze)?
Cosa dico, penso, racconto su ciò che sta succedendo?
E per ogni cosa che emerge, sempre continuando a stimolare
il sistema energetico, ripeti:
Rilascio ogni attaccamento emotivo a........ (emozione,
ricordo, pensiero, idea, fantasia).
Se non sai ancora cosa sono le tecniche energetiche, dette tapping, guarda pure qui:
Ricorda che non c’è notte così nera che non sia seguita dall’alba,
ma se senti che è un momento in cui non ce la fai da solo chiedi aiuto, alla
famiglia, agli amici, ai vicini, a degli esperti.
Buon viaggio di scoperta con il tapping.
Virna
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