domenica 28 febbraio 2021

E.F.T. - presentazione e ripasso

 



Oggi voglio riparlare di una delle tecniche che utilizzo nei miei lavori e nei corsi e percorsi che presento e che sarà suggerita sia negli articoli che nei video che preparerò per te: EFT
Se non la conosci forse questo è il momento di scoprirla, mentre se la conosci già può essere un buon momento per ripassarla o per metterla definitivamente al tuo servizio per il tuo benessere personale.

E.F.T. è una sigla. 

Il nome esteso è Emotional Freedom Techniques ovvero, tradotto in italiano, Tecniche di liberazione emozionale e consiste in un insieme di tecniche di auto aiuto ideate dall’ingegnere statunitense Gary Craig, nel 1995, a partire dalla Terapia dei Campi Pensiero dello psichiatra Roger Callahan.
Il metodo si basa sulla stimolazione di una serie di punti del corpo connessi con la rete dei Meridiani (Medicina Tradizionale Cinese) mentre si ripetono frasi utili a tenere la mente focalizzata sulla tematica da trattare. Quindi, per spiegarsi meglio, nello stesso momento si attivano i punti con un leggero picchiettamento, un massaggio o semplicemente tenendoli premuti con un dito e contemporaneamente si lasciano fluire i pensieri (e le sensazioni), descrivendoli opportunamente con parole o frasi (la cosiddetta preparazione e i promemoria).


QUI DI SEGUITO LA PIANTINA DEI PUNTI DA STIMOLARE:







Perchè EFT funzioni non serve conoscere approfonditamente i meridiani energetici, però è interessante sapere che i meridiani principali sono 14. Esistono dei collegamenti tra i meridiani e l’epidermide, chiamati agopunti, che sono poi i punti comunemente utilizzati nella pratica dell’agopuntura. 

EFT, infatti, è anche detta ”agopuntura senza aghi”. I punti scelti per essere attivati attraverso EFT sono 14, uno per ogni meridiano principale, facilmente raggiungibili e stimolabili utilizzando le dita.
Generalmente soprattutto le prime volte, si parte con la preparazione sul punto Karate, indicato nella figura allegata (che altro non è se non il punto con cui sferrano il colpo coloro che praticano Karate) e si prosegue andando dall’alto verso il basso nella seguente successione:


sopra la testa – partendo dalla sommità delle orecchie è il punto più in alto, accanto alla “fontanella” dei neonati
sopracciglio – il punto alla fine del sopracciglio sopra il naso
lato dell’occhio – sull’osso nell’angolo esterno dell’occhio
sotto l’occhio – sull’osso proprio sotto l’occhio
sotto il naso – fra il naso e il labbro superiore
mento – sotto il labbro inferiore, nell’incavo fra labbro e mento
clavicola – circa un pollice in basso e di lato rispetto all’angolo formato dalla clavicola e dallo sterno
sotto il braccio – in linea con il capezzolo maschile sul lato del corpo
sotto il seno – in linea con il capezzolo
pollice
indice
medio
anulare
mignolo




Seguire l’ordine esatto è molto utile all’inizio, quando non si conoscono bene i punti e si deve imparare. Più si diventa pratici più sarà possibile eseguire la sequenza in modo libero oppure stimolare solo alcuni o appena un punto per ottenere la stessa efficacia. Abbondare nel picchettamento è comunque sempre utile e questo perché più si stimola il sistema energetico maggiori sono i benefici che è possibile avere.
Non è importante il tempo, ognuno ha una sensibilità propria, può essere che su un punto ci venga voglia di soffermarci più a lungo e sarà comunque efficace. Inoltre molti punti, dal sopracciglio a quelli sulle dita sono su entrambi i lati del corpo. Si può tranquillamente scegliere se picchiettare un lato, entrambi o alternarli. 

Se stimolare un punto crea disagio è meglio saltarlo. Se però il disagio è lieve può essere interessante provare comunque la stimolazione e stare ad ascoltare le proprie reazioni, senza giudicarle.
Alla stimolazione dei punti si accompagna la ripetizione di alcune semplici frasi per consentirci di restare focalizzati a livello mentale sul disagio che stiamo provando.
Per scegliere la preparazione adatta al momento basta che ti focalizzi sul disagio che vuoi trattare e prepari un’affermazione di partenza (preparazione, appunto) personalizzandola a seconda del problema in questione.
La frase scelta deve dar voce a ciò che davvero pensi/provi rispetto al problema.
Nella sua forma base la frase di preparazione si formula così
anche se ho………..(problema x), mi amo e mi accetto completamente e profondamente
ad esempio, 
anche se ho questo brutto mal di testa sopra la tempia sinistra, mi amo e mi accetto completamente e profondamente
oppure
anche se ho………(problema x), mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi completamente e profondamente
o, infine
anche se ho ………(problema x), non mi va bene per niente e anzi mi fa schifo avere questo problema…
Se quando ripeti “mi amo e mi accetto completamente e profondamente” senti che non ci credi, è un ottimo segnale. Qualcosa dentro di te sta reagendo e ti mostra che probabilmente devi cominciare il tuo “lavoro” proprio da ciò che ti impedisce di amarti. Puoi comunque riformulare la frase terminandola, come indicato sopra con:
“mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi…”
oppure
“mi concedo di pensare che magari un giorno potrei amarmi ed accettarmi…”
o qualunque altra formula ti faccia sentire più a tuo agio.
È molto probabile che dopo un po’ di pratica ti accorgerai che il paletto di demarcazione fra l’accettarsi e non accettarsi si sposterà autonomamente sempre più a favore della prima ipotesi.
Durante la sequenza è importante seguire ciò che emerge e continuare a picchiettare su quello restando sintonizzato…cioè ripetendo a voce alta o a mente i pensieri che sorgono spontanei. Se non sai ancora bene come fare, non preoccuparti. È solo questione di allenamento. Forse non hai mai imparato ad ascoltarti, ma ora puoi cominciare a farlo e finirai per accorgerti che è molto utile. Se non senti nulla va bene comunque, basta continuare a mantenere l’intenzione di osservare e prima o poi qualcosa emergerà.







EFT ti permette di sciogliere tutte le cariche emotive eccessive che ora sono diventate limitanti per la tua vita, scongelando la tua energia rimasta intrappolata in esperienze dolorose già vissute ma non elaborate, e ancora attivamente presenti sotto forma di ricordi, convinzioni e  fantasie.
EFT è prima di tutto utilissima nella gestione dello STRESS, nel trattare STATI EMOTIVI DIFFICILI (paure, dipendenze, ansie, blocchi, ricordi traumatici), nell’individuare e sciogliere conflitti causa di sintomi fisici (tensioni fisiche dovute allo stress) e nell’abbandonare comportamenti indesiderati. EFT è utile anche per migliorare la propria AUTOSTIMA, scoprire i propri TALENTI, migliorare le proprie RELAZIONI, lasciar andare le ferite del passato, focalizzare meglio gli OBIETTIVI per il proprio futuro, e per tante altre tematiche. 




Oltre la forma classica di EFT molti operatori, fra i quali, in Italia Andrea Fredi in particolare, hanno sviluppato negli anni un sacco di strategie differenti, che combinano la tecnica originale a diverse altre contribuendo a rendere sia l'auto trattamento, che il percorso con un operatore, sempre più profondi ed efficaci; oltre che offrire una risposta nei momenti di crisi, EFT è diventato così un vero è proprio strumento di crescita spirituale dell'individuo.
Di tutte queste evoluzioni ti parlerò strada facendo o attraverso dei suggerimenti pratici negli articoli che trattano di tematiche specifiche...

SPERIMENTA PURE TUTTO QUELLO CHE SENTI RISUONARE CON TE! 



Buon approfondimento di EFT e buona sperimentazione.

V.

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