A volte ci aspettiamo che gli altri possano realizzare
i sogni che noi non siamo stati in grado di inseguire.
Avete mai sentito o pronunciato una di queste frasi?:
Non sei la persona che credevo.
Pensavo che avresti fatto un lavoro migliore.
Non sei l'uomo che ho sposato.
Cosa ti è successo, sei cambiato, non ti riconosco più.
I miei figli non corrispondono ai miei desideri.
Mi aspettavo di più da lui (lei).
Quella mia amica mi ha delusa.
Avrei detto che tu fossi un altro tipo di persona.
Mi sono fidanzata, ma mi aspetto che da un momento all'altro qualcosa vada storto.
Non c'è da aspettarsi nulla di buono dal loro rapporto.
Sapete che cosa hanno in comune queste frasi?
Sono tutte basate su delle aspettative.
Avere delle aspettative sugli altri significa non poterli "guardare", osservare davvero, non poter entrare in relazione con loro per quello che sono.
Li possiamo percepire appena, come da dietro un pesante velo.
Quando abbiamo delle aspettative sulle persone che amiamo, siano essi
i nostri patner o i nostri figli, non ci rendiamo conto che mettiamo
fra noi e loro una distanza incolmabile, fatta di tutte le fantasie che
nutriamo costantemente nei loro confronti e che quasi sempre sono non soltanto rigide, ma anche profondamente irrealistiche.
Allo stesso modo, avere delle aspettative sulla vita e su come le cose dovrebbero andare ci porta a non avere una visione realistica, bensì ci predispone alla delusione e ad un mare di problemi che vanno dalla semplice incomprensione, al rancore, alla delusione e fino alla sgradevole possibilità di attivare quella che comunemente viene chiamata "la profezia che si auto-avvera" a nostro sfavore.
Il sociologo Robert Merton fu il primo ad adottare
questa definizione nel 1948: “una supposizione o profezia che per il
solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento
presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria
veridicità”.
Immaginate cosa può accadere per esempio se noi abbiamo aspettative di tradimento o di abbandono e non facciamo che farle pesare al nostro compagno/a.
Quando ci facciamo guidare dalle nostre aspettative siamo come persone che entrano in una stanza piena di opere d'arte con gli occhiali dalle lenti deformanti e credono di trovarsi di fronte a scenari da film horror.
E questo capita sia che abbiamo aspettative negative che positive.
Ma le aspettative fanno danni anche su chi ne viene caricato.
Quando io ero piccola nella mia famiglia vigeva "un tacito accordo", stipulato mio malgrado, secondo il quale io che ero la minore delle figlie, e l'unica arrivata in un periodo più prospero e in cui le femmine non erano messe da parte a discapito dei maschi, avrei dovuto adempiere al compito di studiare e realizzare le aspettative infrante di tutte le generazioni precedenti, studiando al fine di garantirmi una posizione sociale che alle altre era stata negata.
Per questo motivo io DOVEVO fare il massimo in ogni occasione, perchè ero la privilegiata che poteva giocarsi l'occasione e la DOVEVO fare fruttare a ogni costo.
Quando portavo a casa un voto che era meno che il massimo ricevevo biasimo e sguardi torvi.
E il clima si logorava.
Questo ha contribuito a far nascere in me ansia da prestazione, scarsa autostima e la sensazione, che mi ha accompagnata per moltissimi anni, che niente di quello che facevo fosse mai abbastanza.
E' importante rendersi conto che sia le aspettative positive sia quelle negative sono dovute a pensieri, ricordi o credenze che influenzano la nostra visione della realtà impedendoci di vivere una vita pienamente realizzata e serena.
Attraverso le tecniche energetiche potete lavorare per sciogliere tutti questi ricordi, credenze e fantasie.
Da dove cominciare?
Innanzitutto possiamo ricorrere alla stimolazione del sistema energetico.
Se non sapete come si fa leggete qui: http://eft-veneto.blogspot.it/p/blog-page.html
Se vi sembra di ricoscervi fra quelli che nutrono aspettative, sia positive che negative, e questo vi crea disagio, potete iniziare a picchiettare, oppure tenere entrambe le mani incrociate all'altezza del cuore e ripetete la seguente frase:
LIBERO TUTTA LA MIA ENERGIA CONGELATA NELLE MIE ASPETTATIVE RISPETTO A ....(rapporto, lavoro, vita, esame, persona) E GUIDO QUESTA ENERGIA NEL MIO CENTRO.
Se invece siete quelli che vengono fatti oggetto di aspettative (positive o negative) e la cosa vi mette sotto pressione potete ripetere:
ANCHE SE X HA QUESTE ASPETTATIVE NEI MIEI CONFRONTI E CIO' MI FA STARE IN TENSIONE CONTINUA, A MI SENTO INADEGUATA/O TUTTO QUESTO PUO' CAMBIARE E SCELGO CHE CAMBI
oppure
ANCHE SE X HA TUTTE QUESTE ASPETTATIVE NEGATIVE NEI MIEI CONFRONTI E LA COSA MI ANGOSCIA, MA NON TROVO SOLUZIONE, SCELGO CHE TUTTO QUESTO CAMBI.
Ricordate che potete anche stimolare il sistema energetico con il solo picchiettamento (FARE SET) e riflettere su quanto questo articolo ha fatto emergere in voi, sulle vostre aspettative e sulle aspettative presenti o anche passate che sentite come un carico su di voi.... l'obiettivo è picchiettare finchè non arrivate ad una condizione di sollievo.
Vi ringrazio per aver letto questo articolo e non esitate a condividerlo con coloro che pensate che potrebbero trarne beneficio
Virna
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