domenica 28 agosto 2016

Quando una ghianda diventa quercia..... Eft al servizio della nostra unicità...





Una ghianda, a vederla così, sembra soltanto una ghianda; un frutto appetitoso per molti animali, un seme e nulla di più.
La verità, però, è quasi sempre molto più complessa di ciò che sembra all'apparenza.
Una ghianda racchiude già, dentro di sé, tutto ciò che serve per dar vita ad una splendida e solidissima quercia.
Allo stesso modo, penso che ogni individuo racchiuda già, dentro di sé, tutto ciò che gli serve per realizzare il proprio scopo sulla Terra.
Anche quando sembra che non sia così...
Anche quando non abbiamo le idee molto chiare...
Anche quando siamo disperati...
Anche quando tutto sembra buio e confuso...
Anche quando vorremmo poter cambiare tutto...
Anche quando c'è semplicemente qualcosa che ci sembra stonato, un 1% che non è esattamente come vorremmo...
Quelli sono proprio i momenti migliori per guardarsi dentro, in cerca delle nostre risorse più profonde e dei nostri talenti naturali.
Quelli sono i momenti buoni per riconsiderare tutta la nostra Vita e chiederci se la stiamo davvero vivendo o se ci stiamo soltanto passando attraverso come se fossimo addormentati...
Quelli sono momenti buoni per "risvegliarsi" e prendere contatto con "il Sentiero" sotto i nostri piedi.
Quelli sono i momenti buoni per liberarci dalla paura e riconoscere finalmente chi siamo e le nostre vere potenzialità.
Questo è il mio augurio per voi, che possiate ricontattare la vostra Essenza più profonda e possiate seguire il canto del vostro Cuore.
Il Cuore Sa.



Ma molto semplicemente, che cosa ci potrebbe aiutare a tirare fuori la nostra unicità, rimuovere i blocchi che ci impediscono di manifestarci appieno, sviluppare i nostri talenti?
Fra le diverse risorse disponibili io ho raggiunto alcuni dei risultati migliori con le Tecniche energetiche, e oggi desidero parlarti di EFT.

 
E. F. T. è un’arte che negli ultimi anni ha trovato sempre più diffusione nel mondo, come semplice metodo di auto- aiuto. La sua storia inizia nel 1995 grazie alla fortunata scoperta di un ingegnere statunitense, Gary Craig.
Ma cosa significa E.F.T.? EFT è una tecnica, ma ancor più un insieme di diverse tecniche che presuppone una visione olistica dell’individuo, cioè considera la persona come un insieme complesso di mente, anima, corpo ed ENERGIA.
Nell’universo infatti tutto è energia e allo stesso modo anche nel corpo umano scorre energia.
Secondo i principi della medicina tradizionale cinese è possibile identificare un complesso sistema di circuiti energetici che viaggiano nel corpo, detti meridiani. Non possiamo vedere a occhio nudo l’energia che scorre nei meridiani, ma possiamo renderci conto di come scorre dagli effetti che manifesta ogni giorno nella nostra vita.
Perchè EFT funzioni non serve conoscere approfonditamente i meridiani energetici, però è interessante sapere che essi attraversano il nostro corpo e che i meridiani principali sono 14.
Esistono dei collegamenti tra i meridiani e l’epidermide, chiamati agopunti, che sono poi i punti comunemente utilizzati nella pratica dell’agopuntura. Ciascun meridiano prende il nome dall’organo o dal sistema cui è collegato e uno squilibrio energetico a livello di quel meridiano può portare uno squilibrio in quel organo o sistema.
La scoperta alla base di EFT è che “la causa di ogni emozione negativa è un’interruzione nel sistema energetico del corpo.”
Le emozioni sono un complesso sistema di comunicazione fra la nostra parte inconscia e quella conscia. Sono un spia luminosa che ci comunica sempre qualcosa su noi stessi e sulla nostra visione del mondo. L’emozione infatti è sempre una conseguenza, mai una causa. Essa emerge da qualcosa che abbiamo “incontrato” sul nostro cammino e che possiamo chiamare “attivatore”.  In realtà non ci sono emozioni giuste o emozioni sbagliate, bensì emozioni adeguate ad uno stimolo ed emozioni inadeguate. Se la nostra reazione è adeguata vuol dire che siamo sintonizzati nel presente e stiamo affrontando un evento nel nostro Qui e Ora, avendo a disposizione tutta la nostra libertà di azione. Se stiamo provando un’emozione negativa essa ci comunica qualcosa su di noi e sul modo in cui stiamo rapportandoci all’evento. Se non riusciamo a gestire l’evento perché esso non è “digeribile” all’interno della nostra visione del mondo, per il livello di consapevolezza che abbiamo in quel momento, oppure se la nostra reazione viene caricata di informazioni (energia) non digerite del passato o di ansie rispetto al futuro, noi scivoliamo fuori dalla nostro Qui e ora e ci perdiamo nel passato o nel futuro e siamo portati a provare emozioni negative, dovute ad un’alterazione nel nostro sistema energetico.
Le emozioni negative si manifestano sostanzialmente in tre modi:
1 come sentimento o stato emotivo disarmonico,
2 come disagio a livello mentale,
3 come disagio a livello fisico (es. tensione muscolare).
Eft, nella sua forma base, combina la ripetizione di alcune semplici frasi per consentirci di restare focalizzati a livello mentale sul disagio che stiamo provando e la stimolazione di alcuni punti sui meridiani tramite l’uso delle dita per riequilibrare il nostro sistema energetico. Così facendo questa tecnica è in grado di aiutarci ad acquisire una maggiore libertà emozionale e maggiore consapevolezza rispetto agli eventi della nostra vita.
Sono  moltissimi i modi in cui EFT  si è sviluppata e fusa con altre metodologie per il benessere, dalle più “sacre” alle più profane, passando dalla cosiddetta “eft giurassica” ad applicazioni sempre più creative.
Quello che non è mai cambiato è la sua semplicità di base, che la rende un’efficacissima tecnica di auto-aiuto, utilizzabile anche dai bambini piccoli e un utilissimo strumento per operatori delle relazioni di aiuto.
Per eseguirla basta focalizzare un disagio, preparare un’affermazione di partenza  personalizzandola a seconda del “problema che vogliamo trattare” ed eseguire una sequenza di picchettamenti, massaggi o semplice tenuta dei punti sui meridiani.

La frase di base si formula così:
anche se ho………..(problema x), mi amo e mi accetto completamente e profondamente
oppure
anche se ho………(problema x), mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi completamente e profondamente

La sequenza consiste nell’attivare i punti sui meridiani con
Massaggio
Picchettamento
Semplice tenuta

In maniera assolutamente libera.



Generalmente però, soprattutto le prime volte, si parte con la preparazione sul punto Karate, indicato nella figura allegata (che altro non è se non il punto con cui sferrano il colpo coloro che praticano Karate) e andando dall’alto verso il basso nella seguente successione:

sopra la testa
sopracciglio
lato dell’occhio
sotto l’occhio
sotto il naso
mento
clavicola
sotto il braccio
sotto il seno

pollice
indice
medio
anulare
mignolo

Durante la sequenza è importante seguire ciò che emerge e continuare a picchiettare su quello restando sintonizzati…

Prima di iniziare a lavorare conviene identificare il disagio e misurarlo, secondo la scala SUDS, che ci consente di attribuire a ciò che sentiamo un punteggio soggettivo da 1 a 10.

Poi possiamo partire.

Quindi per esempio una sequenza tipo potrebbe anche andare così

Problema: sono arrabbiata con la mia amica X
Punteggio 9

Punto karate  - Anche se mi sento molto arrabbiata con la mia amica x, mi apro alla possibilità di amarmi e accettarmi completamente e profondamente
sopra la testa – mamma mia quanto sono arrabbiata, provo una rabbia 9
sopracciglio – non credevo di essere così arrabbiata
lato dell’occhio – non è nemmeno la prima volta
sotto l’occhio – e mi sento in colpa per questo
sotto il naso – non vorrei litigare con la mia amica X
mento – vorrei capirla di più
clavicola – mentre a volte vorrei che sparisse
sotto il braccio – a volte vorrei che lei mi capisse di più
sotto il seno – non capisce niente

pollice – come quella volta che non mi ha ascoltata quando le davo dei consigli
indice – mi sono sentita mortificata
medio – vorrei solo che mi desse più considerazione
anulare – ah che noia sta rabbia
mignolo – mi arrabbio spesso

Questa sequenza è solo a titolo esemplificativo e spero possa farvi capire quante cose possono emergere durante l’applicazione di EFT su un tema specifico. E normale sia così.

Dopo un giro completo di eft l’intensità di ciò che avevo portato come disagio potrebbe essere sparita, scesa, essere rimasta uguale, oppure essere aumentata di livello.
Ovviamente l’obiettivo è portare il disagio a 0.
Nel primo caso va benissimo, e potrete applicare eft a qualcosa d’altro.
Nel secondo caso è necessario fare ancora giri sul disagio focalizzato e seguire ciò che succede fino a completa risoluzione.
Se nulla è cambiato forse avete scelto un problema troppo generico, ci sono altri aspetti da trattare perché il problema è bello “cicciotto” oppure datato nel tempo o si tratta di qualcosa “che ricapita” continuamente. Oppure potrebbe essere che non stiate applicando la tecnica in modo corretto o nel modo più adeguato a voi o potrebbe essere che da soli non siate in grado di trattarlo in modo adeguato, perciò è sempre utile ricorrere al consiglio di qualcuno di più esperto.
Se l’intensità è aumentata, non spaventatevi, perché, come diciamo in gergo “avete pescato un pesce”, cioè avete centrato un argomento caldo sul quale probabilmente la vostra mente conscia aveva posto un velo di protezione; basta applicare Eft finché non riuscite a fare scendere l’intensità trattando tutto ciò che vi viene in mente.

Anche se questo articolo voleva solo essere un’introduzione all’arte di Eft spero di avervi instillato la curiosità necessaria affinché possiate approfondire il tema e trarne beneficio.

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