L'antica filosofia degli sciamani hawaiani si
basa su concetti di bellezza, amore, accettazione e flessibilità, oltre che
sull'armonia e sulla cooperazione fra gli individui. Qui di seguito, nelle prossime settimane, troverete
una spiegazione molto semplice dei 7 principi fondamentali che stanno alla base
di questa filosofia e che ne racchiudono tutta la saggezza.
Ma prima vorrei raccontarvi le origini di questa
filosofia.
Secondo la leggenda, molto tempo prima della
nascita di Atlantide, una razza superiore proveniente dalle Pleiadi arrivò sul
nostro pianeta in cerca di rifugio da una catastrofe che aveva distrutto il
loro pianeta originario. Altri abitanti di quelle stelle colonizzarono un altro
pianeta. Quelli arrivati sulla Terra diedero vita ad un continente noto con il
nome di Mu. Il popolo di Mu diffuse la propria filosofia per il mondo e per molti
secoli le razze si incrociarono e una civiltà sempre più prospera ed efficente
si affermò nel pianeta. Un giorno però, la popolazione che aveva colonizzato
l'altro pianeta chiese aiuto ai fratelli terrestri, che li ignorarono per non
turbare la propria pace, andando però contro i loro stessi principi. A quel
punto gli esseri dell'altro pianeta arrivarono a farlo esplodere auto
distruggendosi. Ne seguì uno sconvolgimento del sistema solare che portò sulla
Terra molti terremoti ed eruzioni vulcaniche. Il continente di Mu scomparve.
Presto apparvero altre civiltà come Atlantide, che però finì anch'essa
distrutta da lotte fratricide e dall'uso scellerato del potere.
La tradizione
degli Huna continuò a vivere fra piccoli gruppi sparsi qui e là sul pianeta. Un
periodo felice seguì per la parte del popolo che aveva deciso di stanziarsi
nella zona delle Hawai, ma presto le cose andarono storte e le lotte per il
potere portarono la civiltà Huna ad instabilità sociale e oscuramento
culturale. Quando arrivò James Cook tutte le isole erano in guerra. Gli
insegnamenti antichi erano però stati salvati da alcuni saggi, o sciamani
(secondo alcuni la parola deriva da una lingua della Siberia e significa
"la persona che conosce", secondo altri arriva dal sanscrito sramana
e vuol dire "uomo ispirato dagli spiriti - portatore di luce - uomo
saggio). Oggi la conoscenza degli Huna si va rapidamente diffondendo nel mondo
anche grazie all'opera di persone come Serge Kahili King, autore di parecchi
libri sulla filosofia dello sciamanesimo hawaiano.
Come anticipavo la saggezza degli Huna è
racchiusa in sette principi basilari che, se appresi/compresi e applicati nella
vita di tutti i giorni, ci possono aiutare ad aumentare la nostra
consapevolezza e a migliorare la salute, le relazioni e il nostro
benessere generale.
In realtà ognuno di questi principi fa già parte
della nostra consapevolezza più profonda e tutto ciò che dobbiamo fare per
tornare in loro possesso è ri-scoprirli e permettere che scendano dentro di noi
e agiscano da soli.
Il primo di questi principi, IKE, è direttamente
collegato proprio con la
CONSAPEVOLEZZA, e si può esprimere con la seguente
affermazione: "IL MONDO E' COME PENSIAMO CHE SIA".
Ciò significa che tutto ciò che affrontiamo nel
mondo, persone e esperienze, sono plasmate direttamente dai nostri pensieri e
attraverso essi sono filtrate e reimmesse nella nostra riserva esperienziale
per cementare o meno le convinzioni che abbiamo.
In parole semplici possiamo pensare all'Universo
come ad una enorme distesa di energia. Tutto ciò che fa parte dell'Universo è
perciò esso stesso composto di energia, compresi noi e il mondo che ci circonda
(si anche il gatto che è appena salito sul mio pc) e compresi perfino i nostri
stessi pensieri, che proprio perchè esistono sono essi stessi una forma di
energia. Come ci ha chiarito negli ultimi decenni la fisica quantistica, tutto
ciò che è energia vibra a diverse frequenze, proprio come sono diverse le
frequenze delle differenti stazioni radio (per inciso anche quella che mia figlia
di là sta ascoltando a un volume assurdo :-)). Le frequenze di un certo tipo ne
attraggono altre simili, e respingono invece quelle differenti. Ciò che
capita ogni istante nella nostra vita è che determinati nostri pensieri,
vibrando su frequenze di un certo tipo, manifestano esperienze che hanno la
stessa frequenza vibratoria. In altre parole gli sciamani delle Hawaii tendono
a descrivere la realtà come un enorme sogno collettivo, dove ognuno segue il
suo proprio sogno che per certi tratti segue, si incrocia, si fonde con quello
di altri. Se ammettiamo che questo possa essere vero, possiamo anche ipotizzare
che ogni volta che cambiamo modo di pensare su una cosa, emettendo frequenze
differenti, proprio come passassimo dall'emettere musica rap a un brano di
classica, cambiamo anche ciò che arriverà a noi come esperienza. Ora, la nostra
visione del mondo è un riflesso di molte cose, in particolare dei pensieri
primari che abbiamo fatto su di esso attraverso le prime esperienze della
nostra incarnazione e il modo in cui le abbiamo elaborate. Senza dubbio grossa
influenza nell'originare le nostre esperienze primarie e quindi il nostro
"imprintig" lo hanno avuto fin da subito i nostri genitori e il loro
modo di vivere il nostro arrivo, le loro credenze, gli schemi che a loro volta
avevano acquisito nell'arco delle loro vite. Già nella fase della gravidanza
abbiamo "percepito" tutto ciò che a livello energetico capitava nel
nostro spazio personale. Questo ha fatto in modo che in noi si fissassero determinati
concetti sulla realtà. E questi concetti stanno alla base di ciò che via via
abbiamo manifestato nel nostro vivere quotidiano. Le esperienze e le credenze
primarie, poi , influiscono su come noi percepiamo tutto ciò che arriva dopo.
Faccio un esempio pratico: se quando avevo un anno la mamma mi ha lasciato
senza preavviso a casa con una sconosciuta perchè è capitata un'emergenza e io
ho vissuto il fatto come un abbandono e un tradimento che mi hanno
profondamente ferito e mi hanno fatto vivere uno stato di ansia insopportabile
finchè non è tornata, sarò portata a vedere magari l'improvviso desiderio di
mio marito di andare via per un week end con gli amici come un abbandono e
invece di prendere bene la cosa litigherò e mi renderò la vita più difficile
perchè non voglio rivivere lo stesso senso di ansia originario, anche se non mi
ricordo assolutamente dell'episodio scatenante. Nella tradizione sciamanica si
insegna che ogni qualvolta cambiamo i nostri pensieri su un determinato evento
cambiamo anche l'esperienza che avremo sul piano fisico, cioè la realtà. Se la
vita è un sogno allora possiamo intervenire per cambiarlo modificando i
pensieri che danno origine a quel tipo di sogno.
Ecco perchè è importante portare l'attenzione sui
pensieri e sulle convinzioni che abbiamo preso per "verità", di modo
da imparare a guardarci intorno per percepire altre possibilità nel caso che
quelle che abbiamo ci conducano alla sofferenza e all'insuccesso.
Se ci aspettiamo che il mondo sia un posto
pericoloso in cui vivere, sicuramente faremo esperienza di questo, e gli aventi
che ci capitano ci indurranno a confermare ancora di più i nostri timori, ma se
cambiamo prospettiva e ci sintonizziamo sulle esperienze positive, emetteremo
gioia e gratitudine, anzichè paura, e questo porterà altra gioia e gratitudine
nella nostra vita....
Gli sciamani, oltre a essere esperti nel
manipolare il "sogno" sono molto flessibili e tolleranti verso ogni
credenza perchè non esiste soluzione univoca e ciò che va bene per me, come
vedremo più avanti, non è detto che possa andare bene per altri.
Essere consapevoli dei propri pensieri ci regala
un grande potere, perchè attraverso la consapevolezza smettiamo di essere
vittime del "destino avverso" e possiamo renderci conto di come i
nostri pensieri influenzano la nostra vita e ci mettono o meno in uno stato di
benessere, inoltre ogni volta che siamo consapevoli di ciò che pensiamo
possiamo modificarlo e sintonizzarci sul buono e sul bello anzichè sulla paura,
anche grazie a tecniche efficaci come Eft e Logosintesi che ci rendono in grado
di smontare le nostre convinzioni limitanti e accedere finalmente a tutte le
nostre risorse!
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