domenica 29 ottobre 2017

KALA – NON ESISTONO LIMITI


Se chiudo gli occhi rivedo l’immagine di uno dei miei insegnanti del Csv (centro volontariato sociale – ndr) che qualche anno fa, alla fine di un bellissimo intervento sulla comunicazione, ha affermato “E ricordate: le gabbie dentro cui crediamo di essere hanno sbarre che ci siamo creati con i nostri stessi pensieri.”
Allora quella frase fu per me illuminante, perché entrò, “spaccando” l’ordine costituito e facendomi venire moltissimi dubbi su come avevo pensato che il mondo potesse essere fino a quel momento!
Ricollegandomi a quella affermazione mi sento di dire che quelle sbarre possiamo sempre abbatterle, perché in fin dei conti noi abbiamo molto più potere di ciò che pensiamo….A tale proposito giova ricordare il secondo principio dello sciamanesimo hawaiano, una cosa che a molti potrebbe sembrare assurda, cioè che non esistono limiti!
Se pensiamo all’Universo come ad un’enorme massa di energia in continuo movimento e trasformazione, ci sarà più facile renderci conto che, seppure noi appariamo come una cosa separata dalle altre cose, e anche le nostre esperienze sembrano limitate, in realtà questa è una verità solo apparente.
 
 
Ogni nostro limite fisico, come ad esempio la legge di gravità che ci tiene ancorati al suolo, o i nostri cinque sensi, che ci danno dei mezzi per percepire la “realtà” che ci circonda, non sono altro che “limitazioni creative”, perché ci rendono in grado, una volta incarnati in un corpo fisico, di esperire una determinata tipologia di esistenza in questa dimensione.
Inoltre, il fatto di avere giusti limiti fra noi e gli altri ci dona la possibilità di esercitare una passione distaccata, cioè aiutare le persone e condividere, senza venire travolti dalle loro sofferenze o lutti.
Tra noi e gli altri, però, non esistono dei confini reali perché noi siamo collegati a tutto il resto dell’universo come se ci fosse un’immensa tela di ragno che unisce ogni cosa.
Per fare un esempio molto banale a dimostrazione di questo, vi chiedo di ricordarvi se nella vostra vita vi sia mai capitato di pensare ad una persona che amavate, o ad un carissimo amico o familiare lontano e nel giro di pochi minuti/qualche ora ricevere una telefonata proprio di quella persona.
Mi chiedo, allo stesso modo, se vi siate mai trovati a dire una frase del tipo “ero fuori casa e sono rientrata, pareva che me la sentissi che era successo…..” Oppure, in qualche caso più estremo magari vi sarete trovati anche voi a “sentire” che a qualche vostro conoscente/amico/familiare era successo o stava per succedere qualcosa, pur non avendo ancora ricevuto nessun avviso.
Ebbene, tutti questi fenomeni sono la prova più semplice che nessuno di noi è un’entità isolata e dovrebbe farci capire che perfino ogni nostro pensiero, di odio o di amore, ha effetto su tutto l’universo.
Mai sentito dire, per caso, che il battito di una farfalla in Europa può causare uno Tsunami in Giappone?
Certo, magari questa affermazione cita un esempio un po’ forte, ma non significa altro che la nostra idea di separazione è un’idea puramente concettuale e assolutamente infondata.
Se quindi diamo per scontato questo tipo di interconnetività, non solo fra le persone ma fra tutto ciò che esiste, in un mondo che risulta essere ciò che di lui pensiamo non ci sono limiti neppure alla nostra realizzazione, ovvero alle esperienze che possiamo creare a nostro vantaggio.
Questo perché è sufficiente cancellare dalla nostra idea del mondo le “limitazioni castranti”, imposteci dall’esterno, dalle figure di riferimento quando eravamo piccoli, o dalle nostre stesse esperienze dolorose e portare nella propria consapevolezza nuovi aspetti del mondo per fare esperienza anche delle cose che ora reputiamo “estreme”… come ad esempio diventare milionari, avere finalmente successo in tutti i campi della nostra vita, usare la nostra saggezza innata per auto-guarirci o perfino vivere felici e contenti per tutta la vita.
In fondo anche i miracoli hanno una spiegazione molto semplice: la fede!
In tutte le sacre scritture, infatti, Gesù non fa altro che ribadire che è la fede delle persone a “salvarle”, cioè la loro CAPACITA’ DI AGIRE CONSIDERANDO UNA COSA (la guarigione, la liberazione, il perdono) COME POSSIBILE.
Certo, proprio perché non siamo soli nell’universo, il limite alla condivisione di qualcosa dipende anche da altri intorno a noi e da ciò che essi credono e più sono le persone che credono nella possibilità di un cambiamento desiderato più sarà facile ottenerlo.
Ma per quanto riguarda ogni singolo campo della nostra esperienza personale, espandere la nostra consapevolezza all’idea che non esistono limiti, se non quelli che noi stessi decidiamo di darci, potrebbe comunque aprirci alla possibilità di manifestare nella nostra vita un grado di benessere mai vissuto prima!
Penso valga la pena provare!

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