Ti capita o ti è mai capitato di sentirti invisibile?
Ti capita o ti è mai capitato di sentire di non essere ascoltato, accolto, perfino visto per ciò che sei?
La verità è che molte persone, negli anni della prima infanzia hanno vissuto una ferita da indifferenza, che, se non sanata, continua a condizionare il loro modo di vivere le proprie relazioni con gli altri, anche una volta diventati adulti.
La ferita da indifferenza viene spesso provocata da un atteggiamento di distacco da parte di uno o di entrambi i genitori, che porta il bambino a pensare di “non essere visto per ciò che è”, di non esistere agli occhi degli altri.
Le motivazioni per cui un bambino può vivere una ferita da indifferenza possono essere le più disparate: genitori troppo impegnati, troppo assenti anche se non fisicamente, segreti, lutti o altri figli che paiono distrarre dal bambino in questione, nostalgia per altri figli premorti, legami familiari inconsci.
A volte, pur essendo i genitori attenti alle necessità del figlio, la stessa ferita nasce per il modo in cui il bambino percepisce la risposta dei genitori rispetto ai suoi bisogni, ad esempio perché il bambino avrebbe delle necessità che i genitori non sono in grado di comprendere.
Qualunque ne sia l’origine, se il bambino vive episodi in cui si sente trattato con indifferenza inizierà a dubitare della sua stessa possibilità di sopravvivere e a vivere quotidianamente in uno stato di paura che, se non elaborato, si ripercuoterà anche sulla vita adulta. Il bambino che vive una ferita da rifiuto può acquisire delle strategie di sopravvivenza differenti, come ad esempio cercare di fare di tutto per essere visto, anche adottando comportamenti estremi, o, al contrario, cercare di mettersi in risalto il meno possibile, per restare nella discrezione della sua invisibilità, quasi che ormai sentisse come un pericolo esporsi alle attenzioni degli altri.
Se la ferita primaria non viene risolta, tutte queste strategie vengono perpetuate anche quando ci si trova, da adulti, a vivere il ruolo di partner, amici, genitori, colleghi di lavoro, o perfino nonni.
Questo finisce per creare inevitabili problemi nella possibilità di interagire con gli altri e soprattutto con coloro che che si amano. Fin troppo spesso, infatti, le persone che si hanno accanto vengono caricate del dovere di compensare la propria ferita, di far sentire speciali, di dare tutte le attenzioni che si pensa di non aver avuto prima e si riversano su di loro, qualora questo non accada, rabbia, dolore e sfiducia che hanno origine nel passato, oppure le si tratta con distacco e indifferenza, restando sempre in superficie nei rapporti, per l’inconscio timore di ricevere un amore fino a quel momento sconosciuto.
La soluzione è affrontare il passato e utilizzare le tecniche energetiche per sciogliere quei mondi congelati che ci impediscono di vivere al meglio la nostra vita, riuscendo finalmente a superare la ferita da indifferenza e sviluppare in modo magari inedito le nostre doti, i nostri talenti e anche la nostra fiducia in noi stessi.
Se quello che hai letto ti sembra familiare puoi ascoltare questa registrazione di una mia partecipazione alla WEB RADIO VISIONE ALCHEMICA dove abbiamo parlato di ferita da indifferenza:
Nessun commento:
Posta un commento