Per introdurre l'articolo di oggi ho deciso di usare una celebre favola.
Vi consiglio di stimolare il vostro sistema energetico mentre la leggete, e se non sapete come si fa aprite prima questo link:
oppure scaricate il mio e-book gratuito, CON EFT E SET NEL PAESE DELLA CONSAPEVOLEZZA dal link nel lato destro di questa pagina.
LE RANE CHE ABITAVANO VICINE (Esopo)
Due ranocchie erano vicine di casa.
Una abitava in stagno profondo e discosto dalla strada, l'altra in una
pozzanghera sulla strada stessa. Quella dello stagno consigliava l'altra
a trasferirsi da lei, per godere una vita più comoda e più sicura, ma
questa non le dava retta e diceva che non poteva staccarsi dalla sua
dimora abituale; così andò a finire che passò di là un carro e la
schiacciò. Così, anche tra gli uomini, ci sono di quelli che, attaccati
loro sciocche abitudini, piuttosto che cambiare in meglio, son disposti a
morire.
Per alcuni di noi lasciare andare le vecchie idee e le vecchie abitudini, con tutto ciò che comporta, è molto semplice, per altri appare quasi una metafora del lutto, della perdita, di qualcosa di assolutamente indesiderabile e che come tale andrebbe evitato come la peste.
Anche io mi sono trovata spesso nella stessa situazione, in passato.
C'erano nella mia vita idee e abitudini che non mi facevano vivere bene, portando avanti le quali non mi sentivo più a mio agio, il fumo, per dirne una, ma anche mangiare troppi dolci, oppure infilarsi sempre in qualche relazione poco soddisfacente e poco equilibrata.
Ebbene, nella vita di tutti noi possono esserci delle vecchie abitudini, che finiscono per essere negative per il nostro benessere.
Ma decidere semplicemente di smettere senza far ricorso all'auto consapevolezza, nella maggior parte dei casi non solo non si rivela utile, bensì ancora più dannoso dell'abitudine stessa di cui ci vogliamo liberare.
Quando ho deciso di smettere di fumare la prima volta non sapevo cosa stavo facendo. Una sera ho semplicemente promesso a me stessa che non avrei più toccato cicca, e dopo qualche giorno sembravo un'isterica, me la prendevo con tutti, bevevo 4 caffè ogni mattina, e in poco tempo ho iniziato a mangiare e mangiare e mangiare e sono ingrassata di 10 chili.
Che cosa è successo? E come è possibile porvi rimedio?
Ancora, come è possibile evitare di fare il mio stesso sbaglio?
Prima di tutto è necessario rendersi conto che dietro le nostre cattive abitudini c'è semplicemente la soluzione migliore che abbiamo trovato, in un determinato momento, per gestire una situazione, stante il livello di consapevolezza e le conoscenze che avevamo in quel momento.
In secondo luogo è bene ammettere che forse quella abitudine che in qualche momento può esserci stata utile, molto probabilmente, a distanza di tempo, non solo potrebbe non esserlo più, ma potrebbe anche porsi come un ostacolo sulla via della nostra crescita personale.
Infine c'è da aprirsi all'idea che probabilmente, se consideriamo un'abitudine dannosa, la via migliore che abbiamo per liberarcene è lavorare sulla motivazione nascosta che ci porta a perpetuarla.
Mi spiego meglio.
E vi invito a fare SET mentre leggete i prossimi paragrafi.
Ovviamente potrebbe essere che fra voi che leggete ci sia qualcuno che non pensa affatto di avere abitudini "negative"... o che non si è mai domandato prima se ne ha, tuttavia questo potrebbe essere il momento giusto per farlo.
Quindi facciamolo insieme?
- C'è per caso, oggi, qualche abitudine nella mia vita che penso che non sia più in linea con chi sono, che credo che non mi porti beneficio, dalla quale potrei volermi affrancare?
Potrebbe essere che fra voi ci sia qualcuno che già da tempo pensa di volersi liberare di qualche abitudine "negativa". In questo caso potrebbe risultarvi utile chiedervi:
che cosa ho fatto fino ad ora per cambiare che non ha dato risultati?
che cosa mi lega a questa abitudine?
che cosa mi spaventa nel lasciarla andare?
cosa potrei concedermi se la lasciassi andare?
ho forse paura di incontrare condizioni migliori nella mia vita?
penso forse di non meritare?
Dietro a qualcosa che consideriamo un vizio o una cattiva abitudine si nasconde quasi sempre una necessità, un vantaggio, quello che in gergo spesso noi coach definiamo un beneficio secondario.
Spesso il compito che svolge una cattiva abitudine è attutire lo stress che ci provocano delle emozioni negative. Ma ricordiamoci sempre che le emozioni sono una reazione a qualcosa che è accaduto nella nostra vita e ci portano un messaggio che è bene per noi comprendere.
Se pensate di essere "schiavi" di qualche "cattiva" abitudine, continuate a picchiettare e ripetete:
Anche se io continuo a (es. fumare, bere), tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...
Portate attenzione a ciò che emerge.
Volendo potete porvi delle semplici domande per iniziare a comprendere meglio come mai mettete in atto un determinato comportamento:
nel quarto di secondo prima che io metta in atto la mia "cattiva abitudine", che cosa accade in me? che pensieri formulo? che sensazioni percepisco nel mio corpo? che emozioni sento?
Una volta che avete identificato le risposte alle domande precedenti chiedetevi:
se questo pensiero, questa emozione, questa sensazione fosse collegata a qualcuno o a qualcosa chi o che cosa sarebbe?
Lasciate che la risposta emerga spontanea...
So che potreste stupirvi di ciò che state pensando.
So che potreste pensare a persone, veder affiorare ricordi, provare emozioni che non avreste mai ipotizzato.
Continuate a picchiettare e osservate fino in fondo ciò che emerge.
Poi applicate questa frase a ciò che è emerso:
Anche se nel mio spazio di percezione c'è traccia di (quanto emerso) e questo condiziona la mia vita e le mie reazioni, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...
La stessa frase è ripetibile per ogni aspetto che dovesse manifestarsi.
Una fantastica occasione per approfondire questo lavoro su se stessi sarà il corso base di EFT E SET del 26 OTTOBRE a CAMPOSAMPIERO - PADOVA.
http://eft-veneto.blogspot.it/2014/09/corso-base-di-eft-e-set-26-ottobre.html
Buona apertura al cambiamento!
Virna
Prima di tutto è necessario rendersi conto che dietro le nostre cattive abitudini c'è semplicemente la soluzione migliore che abbiamo trovato, in un determinato momento, per gestire una situazione, stante il livello di consapevolezza e le conoscenze che avevamo in quel momento.
In secondo luogo è bene ammettere che forse quella abitudine che in qualche momento può esserci stata utile, molto probabilmente, a distanza di tempo, non solo potrebbe non esserlo più, ma potrebbe anche porsi come un ostacolo sulla via della nostra crescita personale.
Infine c'è da aprirsi all'idea che probabilmente, se consideriamo un'abitudine dannosa, la via migliore che abbiamo per liberarcene è lavorare sulla motivazione nascosta che ci porta a perpetuarla.
Mi spiego meglio.
E vi invito a fare SET mentre leggete i prossimi paragrafi.
Ovviamente potrebbe essere che fra voi che leggete ci sia qualcuno che non pensa affatto di avere abitudini "negative"... o che non si è mai domandato prima se ne ha, tuttavia questo potrebbe essere il momento giusto per farlo.
Quindi facciamolo insieme?
- C'è per caso, oggi, qualche abitudine nella mia vita che penso che non sia più in linea con chi sono, che credo che non mi porti beneficio, dalla quale potrei volermi affrancare?
Potrebbe essere che fra voi ci sia qualcuno che già da tempo pensa di volersi liberare di qualche abitudine "negativa". In questo caso potrebbe risultarvi utile chiedervi:
che cosa ho fatto fino ad ora per cambiare che non ha dato risultati?
che cosa mi lega a questa abitudine?
che cosa mi spaventa nel lasciarla andare?
cosa potrei concedermi se la lasciassi andare?
ho forse paura di incontrare condizioni migliori nella mia vita?
penso forse di non meritare?
Dietro a qualcosa che consideriamo un vizio o una cattiva abitudine si nasconde quasi sempre una necessità, un vantaggio, quello che in gergo spesso noi coach definiamo un beneficio secondario.
Spesso il compito che svolge una cattiva abitudine è attutire lo stress che ci provocano delle emozioni negative. Ma ricordiamoci sempre che le emozioni sono una reazione a qualcosa che è accaduto nella nostra vita e ci portano un messaggio che è bene per noi comprendere.
Se pensate di essere "schiavi" di qualche "cattiva" abitudine, continuate a picchiettare e ripetete:
Anche se io continuo a (es. fumare, bere), tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...
Portate attenzione a ciò che emerge.
Volendo potete porvi delle semplici domande per iniziare a comprendere meglio come mai mettete in atto un determinato comportamento:
nel quarto di secondo prima che io metta in atto la mia "cattiva abitudine", che cosa accade in me? che pensieri formulo? che sensazioni percepisco nel mio corpo? che emozioni sento?
Una volta che avete identificato le risposte alle domande precedenti chiedetevi:
se questo pensiero, questa emozione, questa sensazione fosse collegata a qualcuno o a qualcosa chi o che cosa sarebbe?
Lasciate che la risposta emerga spontanea...
So che potreste stupirvi di ciò che state pensando.
So che potreste pensare a persone, veder affiorare ricordi, provare emozioni che non avreste mai ipotizzato.
Continuate a picchiettare e osservate fino in fondo ciò che emerge.
Poi applicate questa frase a ciò che è emerso:
Anche se nel mio spazio di percezione c'è traccia di (quanto emerso) e questo condiziona la mia vita e le mie reazioni, tutto questo può cambiare e cambia mentre lo osservo...
La stessa frase è ripetibile per ogni aspetto che dovesse manifestarsi.
Una fantastica occasione per approfondire questo lavoro su se stessi sarà il corso base di EFT E SET del 26 OTTOBRE a CAMPOSAMPIERO - PADOVA.
http://eft-veneto.blogspot.it/2014/09/corso-base-di-eft-e-set-26-ottobre.html
Buona apertura al cambiamento!
Virna
fonte immagine: web
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