venerdì 10 gennaio 2014

La dieta delle “cattive abitudini”.





Fonte immagine: http://www.affaritaliani.it/oroscopo/quotidiano/bilancia.html

Copio da Wikipedia:

Dieta

La dieta, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, «modo di vivere», in particolar modo nei confronti dell'assunzione di cibo. Regime alimentare, in italiano corrente, si sovrappone abitualmente al termine dieta. Questo indica metodi per variare il peso corporeo, per attenersi a prescrizioni relative a particolari quadri clinici, come quelle per ottenere differenti risultati sul proprio fisico.

Cattive abitudini

Una cattiva abitudine è un modello di comportamento negativo. Alcuni esempi includono: procrastinazione, irrequietezza, mangiarsi le unghie.[...]
Ci sono molte tecniche per la rimozione di cattive abitudini una volta che esse si sono stabilizzate. Uno dei metodi prevede l'identificazione e la rimozione dei fattori che innescano l'abitudine e che incoraggiano la sua persistenza a lungo termine.


Ci siamo lasciati da poco il 6 gennaio alle spalle, e dato che l’Epifania tutte le feste porta via, almeno secondo il detto popolare, i giornali, i programmi tv e internet sono, come ogni anno in questo periodo, pieni zeppi di consigli pratici su come mettersi a dieta dopo le feste. Viste le esagerazioni alimentari dei periodi festivi appena trascorsi e una volta archiviati i mille ritrovi a base di pranzi, cene, spuntini e merende a casa di amici, colleghi e parenti, è finalmente giunto il momento buono per mettersi in riga e adottare un regime alimentare, ma anche di vita, più sano.

E’ il momento buono per mettersi a DIETA....

Cibo a parte, io sono convinta che ogni momento dell’anno possa essere quello buono, se lo desideriamo, per iniziare una dieta dalle “cattive” abitudini che ogni giorno zavorrano la nostra esistenza.

Ma quali sono le “cattive” abitudini?

Tutti i comportamenti che dentro sentiamo non adeguati per noi, ma che tuttavia continuiamo a perpetuare e che ci rendono “schiavi”

Qualcuno, leggendo sopra, potrebbe anche star pensando a certe dipendenze, come fumare, abbuffarsi, bere alcolici, lo shopping compulsivo, considerando che esse sono senza dubbio "cattive" abitudini...

Ma certe abitudini, o certe dipendenze che fanno parte della nostra vita, sono davvero "CATTIVE"?

La mia risposta è NO.

Esse influenzano la nostra esistenza, a volte anche in modo molto pesante e spiacevole, compromettono i nostri rapporti personali, la nostra felicità, forse anche la nostra salute... ma non sono cattive.... anzi..

Certe abitudini e le forme di dipendenza che abbiamo, anche le più sciocche, sono la soluzione migliore che in qualche momento abbiamo adottato per gestire un qualche stato di malessere interiore.

Immaginate per un attimo un bambino piccolo, diciamo sui cinque anni.... un giorno sente mamma e papà gridare forte.... dentro è tutto uno scombussolamento, si domanda che succede, pensa, forse, che se fanno così non lo amano, che se litigano è colpa sua, in lui si mescolano emozioni come dolore, rabbia, senso di colpa, paura.... nel frattempo scende dalla stanza da letto e va in cucina, e l'ansia sale... sente grida sempre più forti, e l'ansia sale ancora... pensa che sarà di lui, si domanda come potrà essere la sua vita se i suoi continuano a litigare, o, peggio, se uno dei due se ne và...... prende dell'acqua, poi vede una merendina sul tavolo, e la prende, la mangia, e in quel momento, vuoi perchè l'atto stesso di mangiare lo distrae per un momento dalle urla che sente, vuoi perchè il sapore dolce ha effetto consolatorio, il suo sistema (mente -corpo) "registra" che l'ansia scende.

E' in quel momento che, ad esempio, si può creare un'abitudine che poi rischia di divenire "cattiva", perchè può finire per danneggiarci sul lungo perdiodo.

Ma che si tratti di ingerire troppo cibo, ricorrere sempre ai dolci, di mangiarsi le unghie, di fare shopping in maniera incontrollata, di non respirare mai a fondo, di non nutrire mai i nostri sensi di aria aperta e campagne e sole e luce......ogni periodo dell'anno è buono per iniziare una dieta dalle abitudini che non riteniamo più efficaci per noi.

Quello che però dovremmo evitare è prendercela con queste abitudini.

Il primo passo per lasciarle andare è infatti accettare che se le abbiamo messe in atto ci sono stati un motivo valido e anche una utilità e, soprattutto, che queste abitudini erano quanto di meglio potevamo fare per il livello di consapevolezza che avevamo quando sono iniziate.

Dietro un'abitudine vissuta come negativa o una dipendenza ci sono delle cause emotive.

Oggi, se riteniamo che non ci siano più utili, allora possiamo decidere di cambiare le nostre abitudini.

Ma lavorare sull'abitudine o sulla dipendenza può avere effetti limitati.

La via più efficace è lavorare sulle "radici" delle abitudini e delle dipendenze, cioè sulle cause emotive.

Per rendere un cambiamento stabile è infatti necessario rimuovere ciò che causa la risposta automatica che sta insita nell'abitudine.

Ecco qualche suggerimento su come "mettervi a dieta da una abitudine inadeguata" per voi oggi.

Prima di tutto considerate la vostra vita,  in tutti i suoi aspetti e ponetevi le seguenti domande.
Prendete pure appunti che vi serviranno in un secondo momento.

C'è una abitudine o una dipendenza che vorresti abbandonare?

Ad esempio mangiarsi le unghie, fumare, magiare cioccolato?

Ti ricordi quando è comparsa questa abitudine nella tua vita?

Ti ricordi che cosa era successo subito prima?

Cosa provavi?

Ti ricordi uno o più episodi legati a questa abitudine, che non vuoi più?

Elenca, se possibile, il più vecchio, il più intenso e il più recente che ricordi.

Riesci a ricordare che tipo di pensieri ti vengono subito prima che scatti la molla di questa abitudine?

Che emozione senti subito prima che questa abitudine si manifesti?

Hai mai provato a smettere?

Che soluzioni hai adottato?

Che cosa secondo te non le ha rese efficaci?

E poi che cosa hai fatto?

Quali credenze hai fatto tue in relazione a questa abitudine?

Che svantaggi ti da questa abitudine?

Che vantaggi ti da questa abitudine?

Cosa succederebbe se lasciassi andare quasta abitudine?

C'è qualcosa che ti fa paura se immagini di lasciare andare questa abitudine?

Pensa intensamente a questa abitudine (ad esempio mangiarsi le unghie)... se qualcuno o qualcosa nel tuo spazio personale la provocasse, chi o che cosa sarebbe?

Una volta che hai preso appunti puoi utilizzare il tapping, cioè EFT o SET su tutto quanto è emerso rispondendo a queste domande...

Continua a picchiettare su ogni aspetto, tenendo conto di pensieri, convinzioni, ricordi, fantasie...

Se è emerso che pensi di non poter cambiare la situazione, picchietta su questo, prima di tutto, e su tutto ciò che pensi del cambiamento.


Ricorda che le abitudini o le dipendenze a volte possono essere molto complesse... e ci può volere del tempo per cambiarle, perciò stai sereno/a se non riesci a cambiare tutto subito.

A volte consideriamo una dipendenza o un'abitudine "cattiva" perchè lo dicono gli altri...
Potrebbe essere che il lavoro su di te ti porti a comprendere che quell'abitudine a te non sembra poi così male (ad esempio mangiare un cioccolatino ogni sera anche se hai la cellulite, bere latte in una casa in cui sono tutti già diventati vegani, andare sui tacchi alti anche quando nonna ti urla: "dove vai con i trampoli"). In questo caso EFT e SET hanno dato comunque i loro frutti. 
Adesso sei libero di decidere se continuare con questa abitudine o meno senza che le cause siano emotive oppure l'influenza delle altre persone.

E mi raccomando, se ti và di approfondire il discorso, non hai che da scrivere, chiamare o commentare questo articolo.

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