venerdì 11 aprile 2014

La ferita da umiliazione



Liberamente ispirato da Le cinque ferite e come guarirle di Lise Bourbeau

Questo articolo segue quello dal titolo Le ferite e le maschere. In esso si spiega come nel testo della Bourbeau sopra menzionato si identifichino 5 ferite primarie che viviamo da bambini e che ci spingono a “indossare” una maschera per proteggerci dalla sofferenza secondo il seguente schema:
MASCHERA
FERITA
Fuggitivo
Rifiuto
Dipendente
Abbandono
Masochista
Umiliazione
Controllore
Tradimento
Rigido
Ingiustizia

Ogni persona può avere vissuto più di una ferita, anche tutte e cinque.

Per qualcuno una ferita  può essere prevalente rispetto alle altre, mentre per altri possono esserci una o più ferite leggere.

Qualcuno può anche manifestare caratteristiche di tutte le maschere in egual misura.

Alcune ferite possono essere molto ben nascoste.

Per comodità espositiva ho deciso di seguire l’ordine dei capitoli del libro originale.

Oggi affrontiamo la FERITA DA UMILIAZIONE.

La Bourbeau scrive “l’umiliazione ha a che vedere con l’azione di sentirsi sminuito, di sminuirsi o di sminuire qualcun altro oltraggiosamente. I sinonimi di questa parola sono sminuire, vergogna, mortificazione, vessazione e degradazione”

Questa ferita ha a che fare con l’avere e con il fare e si risveglia quando il bambino sente che uno dei suoi genitori si vergogna di lui o ha paura di provare vergogna.

E’ una ferita che si manifesta nei confronti del genitore che si è occupato dello sviluppo fisico del bambino, quindi, solitamente, la mamma.

Può essere che un bambino viva questa ferita quando si fa la pipi addosso, quando combina un guaio, quando è vestito male, oppure quando sta scoprendo la propria sessualità e viene ripreso dalla madre ad esempio perchè lo ha sorpreso a masturbarsi.

I campi in cui può essere vissuta questa ferita sono comunque i più vari.

La persona con una ferita da umiliazione può incarnare la maschera del masochista, per la cui descrizione completa vi rimando al libro della Bourbeau.

Qui basti sapere che il masochismo porta la persona a ricercare dolore e umiliazione e a volte addirittura a provare piacere nel soffrire.

Ecco un riassunto delle sue caratteristiche.

Spesso non gli piace procedere velocemente, e se non procede velocemente quanto gli altri prova vergogna.

Il masochista tende a farsi carico di troppe cose. Conosce infatti le sue necessità ma difficilmente le ascolta.

Spesso prova vergogna di se stesso o teme che gli altri si vergognino di lui.

E’ molto abile a convincersi che facendo cose per far contenti gli altri sta facendo veramente ciò che vuole, infatti spesso si ripete e ripete alle persone che va tutto bene e trova scuse e giustificazioni anche per chi lo umilia.

Fa del proprio meglio per rendersi utile prima ancora che gli venga chiesto, sempre per non sentirsi umiliato e sminuito, ma così facendo sminuisce e umilia gli altri, lanciando loro il messaggio che senza di lui non possono cavarsela..

Spesso si fa soffrire togliendosi tempo, sovraccaricandosi di impegni, anche altrui, dandosi dell’incapace, ingrassando troppo, indossando abiti che non gli stanno bene.

Molte volte tende a tenere tutto sotto controllo per far si che nessuno possa trovare un motivo per farlo vergognare.

Di solito è iper sensibile e quindi fa sempre il possibile per non ferire nessuno. Se qualcuno che ama si sente infelice si addossa la colpa e quindi tende a scusarsi anche per cose che non ha fatto.

Di solito gli riesce benissimo di attirarsi persone e situazioni che lo umilino, ad esempio la donna che si attira un marito che fa la corte ad altre davanti a lei, o la persona che ogni volta che esce a cena si sporca i vestiti rovesciandosi addosso qualcosa ecc.ecc....

Ecco qui alcuni suggerimenti per utilizzare EFT se vi siete sentiti in sintonia con la descrizione di cui sopra:

Anche se mi sento indegno mi apro alla possibilità di avere un valore e di riconoscerlo...

Anche se spesso mi vergogno di me, beh forse potrei accettarmi come sono...

Anche se tendo a farmi carico di troppe cose, mi devo ricordare che se continuo così resto schiacciato, sotto tutti questi pesi che mi prendo...

Mi capita di sentirmi infimo rispetto agli altri...

Anche se amo così tanto il cioccolato e i dolci che mi vergogno di me quando li compro, chissà cosa pensano gli altri a vedere il mio carrello....

Sono troppo grasso.....

Mi sembra davvero di mancare di volontà.....

Mangio davvero troppo, non vorrei, ma mangio troppo ... e me ne vergogno....

Io faccio sempre del mio meglio per rendermi utile, non vorrei mai che gli altri pensassero che non sono generoso e disponibile...

Ho paura di provare vergogna di me...

Ho paura che mia moglie (marito) e i miei figli si vergognino di me, grasso (oppure altro aggettivo) come sono.....

Anche se ho questo ricordo, che a cinque anni la suora ha riso di me davanti a tutti i bambini perchè mi ero sporcata tutto il grembiulino io mi amo e mi accetto e riallineo la mia energia al mio presente.

Anche se ho questo ricordo della maestra delle elementari che mostrava il mio quaderno pieno di errori a tutti i bambini, e tutti mi additavano e ridevano, mi amo e mi accetto completamente e profondamente...

Anche se mi faccio carico sempre di tutti, e così facendo mi dimentico di me.... mi permetto di farmi carico solo di quello che riesco..

Spesso sento la necessità di controllare tutto, non voglio nulla fuori posto, non posso permettermi di tralasciare la pulizia di casa...

Ho molte difficoltà ad esprimere le mie necessità....

Non riesco a tollerare che qualcuno soffra....non mi piace far soffrire nessuno.....

Ho bisogno di rendermi utile...

Mi sento in dovere di farmi carico delle cose, se le cose non vanno bene ho bisogno di chiedere scusa....

Anche se mi scuso continuamente per tutto, anche per cose che non ho fatto, ma mi dispiace che si siano verificate, magari posso partecipare al campionato mondiale delle scuse.....


Queste frasi vogliono offrirvi degli spunti...

Potete anche rileggere il riassunto della descrizione del masochista e lasciare che emergano pensieri, convinzioni, immagini che vi riguardano più direttamente. Così facendo troverete le frasi migliori per voi sulle quali fare abbondante tapping...

Buon lavoro.

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