sabato 26 aprile 2014

SCEGLIERE O NON SCEGLIERE....


immagine gentilmente concessa da Sara Stradi



Ho come la sensazione che a volte si debba prima di tutto imparare a distruggere, per poi poter ricostruire….

Lo so, lo so, la parola distruggere non è bellissima, ma rende abbastanza bene l’idea di ciò che intendo.

Non penso certo ad un atto di violenza, bensì ad un atto di coraggio.

Ogni volta che vedo persone rifiutarsi di prendere una decisione mi ripeto che scegliere è già una scelta.

Non giusta, non sbagliata, non siamo qui per giudicare.

Però è una scelta.

E’ la scelta che porta al mantenere lo stato delle cose senza fare nulla per cambiarlo. Salvo poi dire “era inevitabile che andasse così”.

Ebbene, in questi ultimi tempi ho deciso di non scegliere più la “non scelta”.

Fondalmentalmente IO OGGI SCELGO perché sono passata dal non scegliere e mi rendo conto, ora, con il senno di poi, di quanto fossero le mie paure, i miei schemi mentali e i miei personali “incubi e deliri” a tenermi per il bavero della maglietta.

La verità poi, è che non scegliere, non cambiare, non agire, ci mette nella posizione comoda di vivere ciò che si conosce, avendo in più il bonus (vantaggio) di poterci lamentare di ciò che non và. Così almeno ci sentiamo compresi. Quando infatti usciamo fuori e diciamo agli altri, siano essi amici, vicini, parenti o semplici sconosciuti, cose come “eh sa com’è, il governo è così e resta così…. – la malattia mi è venuta e mi tocca tenerla… - non sa che angoscia con mia moglie, ma stiamo insieme, ormai, che vuole che faccia…- sono i giochi della politica, non cambieranno mai.” ci prendiamo il nostro posto nel mondo delle “vittime”, ci ritagliamo un ruolo, un riconoscimento, otteniamo perfino qualche “poverino” che mai guasta per farci sentire compresi……e in più ci togliamo dalla bruttissima posizione che hanno le persone conscie del loro potere….. quella posizione che si traduce in una semplice frase che vi regalo tanto per scrollarvi un po’: “SE IO POSSO CAMBIARE LE COSE CHE NON MI PIACCIONO ALLORA SI PRESUME CHE PRIMA O POI IO ALZI IL MIO BEL SEDERE DALLA SEDIA E COMINCI A FARLO”.

Dunque, dicevamo che ci sono passata…. Proprio così.

Sono stata anche io una campionessa del quieto vivere.

Non osavo cambiare le cose che non amavo e mi ripetevo che tutti i miei guai erano esterni a me.

Mi sentivo intrappolata e incapace di cambiare gli eventi.

Finché non mi sono detta che forse, dopotutto, sarebbe stato più fruttuoso usare la logica e fare una lista. Anzi due.

Allora se pensate di essere fra quelle persone che si ritrovano a dire “ah ma la cosa X è così e io non ci posso fare nulla perché va così/è andata così e non posso proprio intervenire” vi do un paio di suggerimenti.

1 - Chiedetevi se è vero. Fate una lista di tutto quello che non vi piace. Fate una lista di tutto ciò che non volete, che cambiereste, che vorreste diverso. Poi, per ognuno degli elementi messi nella prima lista fate un elenco di possibili passi che potete fare per cambiare le cose. Anche se sono  piccoli, anche se sono minuscoli, anche se vi sembrano insignificanti, stupidi o inutili fate una lista di passi concreti e reali che potete fare in un tempo che va da subito ad un settimana. Mi raccomando però, devono essere passi concreti e reali e devono dipendere solamente da voi. Vi faccio un esempio. Immaginate di avere un lavoro che odiate. Un capo che vi sta antipatico. Un ruolo che non vi soddisfa. Nella lista numero uno mettete “IL LAVORO”. Nella lista numero due mettete cose come:
1 scrivere un curriculum
2 parlare con il capo per farmi dare un incarico migliore
3 parlare con la collega per vedere se possiamo scambiarci dei compiti
4 iniziare a guardare su internet nuove offerte di lavoro
5 parlare con il capo per aver un confronto costruttivo e reimpostare le cose.

Una volta messe nero su bianco delle opzioni concrete di cambiamento potreste rendervi conto per la prima volta che non avete mai messo mano al piccone, per smantellare quello che non và, solo perché non vi eravate resi neppure conto che era in vostro potere farlo.

Spesso è utile imparare a “distruggere” le nostre idee su noi stessi e sul mondo, per poi essere in grado di costruirne di nuove.

2 - Usate E.F.T. e S.E.T. per smantellare le vecchie convinzioni, le paure, le idee che avete su voi stessi, sul mondo, sulla situazione che state vivendo. Così facendo creerete nuovo spazio, per far entrare ciò che di migliore l'universo ha in serbo per voi.

Per cominciare vi faccio qualche esempio molto pratico.

ANCHE SE PENSO DI NON POTERE IN NESSUN MODO CAMBIARE LA SITUAZIONE MI APRO ALLA POSSIBILITA' DI POTERLA CAMBIARE LO STESSO...


ANCHE SE PENSO DI NON POTERE IN NESSUN MODO CAMBIARE LA SITUAZIONE MI APRO ALLA POSSIBILITA' DI ACCETTARLA, E ACCETTARE E' GIA' CAMBIARE LE COSE...

ANCHE SE NON PENSO DI AVERE IL POTERE SULLA MIA VITA, CREDO CHE TUTTO CAPITI PER FORTUNA O PER "SFIGA", MI APRO ALLA POSSIBILITA' DI ESSERE IO CHE CREO IL MIO DESTINO...

ANCHE SE A QUALCHE LIVELLO HO GENERATO E ANCORA OGGI MANTENGO "QUESTA SITUAZIONE" (SCENA, FANTASIA, CREDENZA), RECUPERO TUTTA LA MIA ENRGIA COINVOLTA NELLA SUA INCONSAPEVOLE CREAZIONE E LA RIPORTO NEL MIO CENTRO..

Sono solo pochi spunti... ma mi auguro che vi servano di sprone per prendervi la responsabilità delle vostre scelte, e delle vostre vite.

Virna

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