domenica 30 giugno 2013

EFT E LA PAURA DELLA MORTE




Giulia mi chiama una mattina per fare una sessione nel pomeriggio. Conosce già E.F.T. e la applica spesso con successo. Decidiamo di fare una sessione tramite Skype.
Quando le chiedo che cosa posso fare per lei mi racconta di essersi recata ad una visita medica di controllo un paio di giorni prima e che al termine della visita le hanno prenotato un ulteriore accertamento fra quindici giorni per verificare alcuni valori che non sembravano esattamente nella norma, perché “è meglio verificare che non ci sia nulla che non và.”
Giulia dice che questa frase così vaga, pronunciata dal medico, le ha dato il là per perdersi in un sacco di pensieri che l’hanno messa in uno stato di ansia molto grande.
“Vorrei riuscire a tenere sotto controllo le mie emozioni” – mi dice – “Ho paura di tutte le situazioni che non so controllare, tipo quando devo fare esami scolastici o medici. Ho lavorato molto da sola e và meglio ma devo tornare dal dottore fra 15 giorni e il mio pensiero ricorrente è: Oddio chissà che cosa ho. Questa paura mi paralizza, non riesco più a vivere serena.”

Giulia è visibilmente agitata. Tutta la sua attività di pensiero è concentrata sulla frase detta dal dottore e sul fatto che non ha assolutamente nessuna risposta certa in mano in questo momento sul proprio stato di salute. Dovendo restare nel dubbio per giorni, cerca di prepararsi ad ogni responso immaginabile e così pensa a tutte le possibili ipotesi che potrebbero verificarsi dopo il prossimo controllo, soffermandosi con dovizia di particolari ad immaginare le situazioni più funeste.

Quella che sta colpendo Giulia è una sorta di ansia anticipatoria che le impedisce però di vivere il presente, tutta presa com’è da fantasie negative per il futuro.

Cominciamo a fare EFT insieme:
Anche se ho tutta questa paura, mi amo e mi accetto così come sono….
Anche se la paura mi paralizza……
Anche se sto vivendo un momento di sospensione….
Anche se mi faccio un sacco di seghe mentali…
Anche se vedo già il mio funerale…….
Anche se ansie e paure mi paralizzano….
Anche se ho paura di morire….

Chiedo a Giulia dove si trova questa ansia nel suo corpo.
Lei mi risponde che è nel suo stomaco e che ci vede una casa nera, senza finestre, senza niente, solo la sagoma di una casa, buia  fredda, senza porte né finestre. Aggiunge che la casa è così buia e fredda che non ci può vivere nessuno.

Continuiamo i giri di EFT su questa immagine.

Anche se ho questa casa nera, buia e fredda nel mio stomaco mi amo e mi accetto…

Dopo il primo giro Giulia mi dice che la casa si è spostata nello sterno e le toglie il respiro. Si sente soffocare.

Anche se ho questa casa nera nello sterno che mi fa soffocare…
Anche se mi sento soffocare e provo ansia ed angoscia…

Giulia dice di sentirsi un po’ meglio ma che sente ancora una paura 6.

Le dico di immaginare la morte su di un palcoscenico, in una rappresentazione e le chiedo “la morte di chi sarebbe ?”
Mi risponde “Di mio marito, di mia mamma, dei mie cari…, ma molto di più la mia… è di morire io che ho paura, paura da paralizzarmi.”

Le chiedo quale sarebbe la cosa più brutta e terribile che potrebbe succedere se lei morisse.
Mi risponde che ha paura di morire e di essere rifiutata da Dio.
Facciamo abbondante EFT su questo.
Anche se temo di morire e di essere rifiutata da Dio…
Anche se non so se sono pronta a morire…
Anche se non voglio morire…. Mai….

Introduco alcuni giri di EFT generativa sulla morte come cambiamento di stato, sulla possibilità di accettare che non possiamo avere il controllo totale degli eventi e che la morte fa parte della vita.

Mi apro alla possibilità di accettare che la morte fa parte della vita…
Accolgo l’idea che la morte è una cosa naturale…
Mi apro alla possibilità di accogliere l’idea che non posso sapere quando morirò, né quando moriranno i miei cari…
Accetto che non posso controllare tutto…
Accetto di vivere ora e qui e di non pretendere che coloro che amo muoiano solo quando lo dico io, come dico io e se lo dico io e soprattutto se a me và bene….
Accetto l’idea di vivere senza temere di morire…

Alla fine dei giri Giulia sorride, si sente più sollevata e mi dice che si rende conto di essersi “imprigionata da sola”, di essere lei stessa a paralizzarsi. “Faccio molta fatica a lasciare andare le cose, da sempre. Mi rendo conto che mi “incateno” alle cose, anche alla vita! Non voglio passare 15 giorni a preoccuparmi. Ho la visita fra 13 giorni. Voglio vivere 12 giorni e il 90% del 13° normalmente, mi concederò un po’ di paura nei cinque minuti prima del controllo, prima di entrare nell’ambulatorio del medico. Questo è quello che farò”.

Le chiedo in modo provocatorio se è sicura di non volere spendere i prossimi giorni a procurarsi preventivi delle imprese di onoranze funebri e dei fiorai per non correre il rischio di arrivare impreparata al suo funerale.
Giulia scoppia a ridere in una risata bella e sonora e mi manda a quel paese dicendomi inoltre che se ho premura di pensare alla morte si può procurare qualche preventivo, ma per me.

Decisamente EFT ha aiutato Giulia a cambiare prospettiva.



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