martedì 25 giugno 2013

EFT E CENTAURY: per chi non riesce a dire di no e finisce per farsi sfruttare.





INTRODUZIONE

Per chi ha poca dimestichezza con EFT e con i FIORI DI BACH rimando alle apposite sezioni di questo stesso blog, dove potrete trovare degli articoli introduttivi, utili per un primo incontro con entrambe queste straordinarie risorse.

Per chi sta visitando per la prima volta EFT-VENETO, questo che state leggendo fa parte di una serie di articoli che hanno l’intento di suggerire come si possano combinare l’uso di EFT con l’assunzione dei Fiori di Bach.

Per comodità espositiva e per non generare confusione viene trattato un singolo fiore alla volta

Buona lettura e Buon picchiettamento
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CENTAURY – stato d’animo negativo

Centaury è la persona che dice sempre di si, gentile, disponibile e amichevole, non riesce però a fissare dei limiti e spesso finisce per essere sfruttato, al punto da diventare “lo zerbino” di qualcuno. La persona in uno stato Centaury negativo si lascia facilmente sottomettere da persone più forti e reprime i propri desideri e le proprie necessità per compiacere gli altri. Spesso i Centaury si accollano troppo lavoro, oppure si lasciano convincere a prendere strade non proprie, come ad esempio il figlio che si lascia convincere a prendere in mano l’attività dei genitori, o quello che bada ai genitori anziani e malati ma senza farsi una vita propria. La vocazione di Centaury è quella di mettersi al servizio degli altri, ma è un problema quando per far ciò si lascia calpestare.
Spesso Centaury accontenta gli altri per necessità di sentirsi accettato, di gratificazione, oppure per la paura del rifiuto e della solitudine. Centaury ha difficoltà nell’autoaffermazione e finisce spesso nel ruolo di vittima.


CENTAURY – stato d’animo trasformato

Il rimedio Centaury interviene per aiutare le persone a definire i propri confini ed ascoltare le proprie necessità. Aiuta a farsi valere e distinguere quando è il caso di andare incontro agli altri oppure no. Centaury non cambia le caratteristiche di gentilezza e disponibilità della persona, ma le consente di comprendere quali sono i suoi ritmi e i suoi desideri, potenziando la sua volontà. Il fiore aiuta anche a riconnettersi al proprio Sé e a non aver più bisogno del riconoscimento degli altri per sentire di esistere e ritenersi utile.


CENTAURY ed EFT

Ecco alcuni giri da sperimentare nel caso che vi riconosciate nella descrizione data poco più sopra o che stiate già assumendo CENTAURY

PER CHI NON SA DIRE DI NO

Punto karate: Anche se non so proprio dire di no, mi amo e mi accetto comunque…
Sopra la testa: a volte vorrei saper dire di no
Sopracciglio: mi piacerebbe imparare a dire di no.
Lato dell’occhio: la mia famiglia (o i colleghi, o il fidanzato) mi sfrutta troppo
Sotto l’occhio: e io quasi non ho più le forze
Sotto il naso: devo fare tutto io…
Sotto il labbro: non so dire di no

Clavicole: tutti si aspettano che lo faccia io
Sotto ascella: finisco sempre per fare quello che dovrebbe fare X per aiutarlo e non riesco a fare il mio.
Sotto seno: non posso dirgli di no

Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sul fatto di non sapere dire di no.
Vedere che emozione è collegata al fatto di non sapere dire di no e partire con un altro giro cominciando con
Anche se provo (RABBIA, TRISTEZZA, DOLORE, RASEGNAZIONE ecc.) per il fatto di non saper dire di no, provo ad amarmi e accettarmi…


PER L’ANSIA DA APPROVAZIONE E LA PAURA DI NON ESSERE ACCETTATI

Punto karate: Anche se ho tanta paura di non essere accettata da mia mamma (o chiunque altro), e così faccio di tutto per accontentarla, provo ad amarmi comunque
Sopra la testa: ma io voglio essere amata da lei
Sopracciglio: farei di tutto per accontentarla
Lato dell’occhio: ha bisogno di me
Sotto l’occhio: mi è impossibile dirle di no
Sotto il naso: le sue necessità sono più importanti delle mie
Sotto il labbro: ciò che voglio io può aspettare

Clavicole: e poi non è così importante
Sotto ascella: voglio che mia mamma mi accetti
Sotto seno: non voglio farla soffrire

Pollice: preferisco sacrificarmi
Indice: mi turba se non riesco a soddisfare le sue aspettative
Medio: mia madre si aspetta da me che l’aiuti
Anulare: meglio restare a sua disposizione che deluderla
Mignolo: voglio farla contenta.


PER CHI SI SENTE “VITTIMA”

Punto karate: Anche se mi sento “vittima” del mio capo ufficio (o chiunque altro), mi apro alla possibilità di ascoltare il mio vero io
Sopra la testa: mi sfrutta continuamente
Sopracciglio: mi devo sottomettere a tutte le sue richieste
Lato dell’occhio: non posso mai fare di testa mia
Sotto l’occhio: ho paura che non noterà mai quanto faccio per lui
Sotto il naso: forse se faccio di più lo farò contento
Sotto il labbro: non riesco mai a dirgli di no

Clavicole: anche se c’è da lavorare fino a tardi
Sotto ascella: o fare doppi turni
Sotto seno: ho paura di perdere la sua stima se non accetto, e poi magari mi licenzia


Pollice: preferisco fare quello che mi chiede
Indice: mi turba se non riesco a soddisfare le sue aspettative
Medio: voglio tanto rendermi utile
Anulare: ma a volte mi sento svuotato e stanco
Mignolo: spesso mi sento esausto.

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